Poesie d'Autore


Scritta da: milanoteca
in Poesie (Poesie d'Autore)

Bugie

C'è chi dice piccole bugie per non ferirti, per non farti rimanere male.
C'è chi dice bugie perché non sa dire la verità, non è abituato.
C'è chi dice bugie perché la verità procurerebbe grande disagio a chi non è in grado di reggerla.
C'è chi dice bugie perché sa che l'altra persona sparirebbe se sapesse la verità. E lui la vuole comunque vicina.
C'è chi dice bugie per darsi importanza, per far credere all'altro che...
C'è chi dice bugie perché la verità gli ha fatto sempre male e non vuole che altri l'ascoltino.
C'è chi dice bugie perché in certi casi è più comodo e meno impegnativo. Se l'altro ci crede, il tutto va avanti con le nostre illusioni.
C'è chi dice bugie perché non ha mai conosciuto una verità che lo abbia reso felice, e perché non sa ancora quanto le bugie possano fare di peggio.
C'è chi dice bugie perché la sua verità non è stata mai apprezzata, ma giudicata come segno di arroganza, di prepotenza, di poca sensibilità...
C'è chi dice bugie ed è stanco, perché vorrebbe dire sempre la verità senza essere giudicato.
C'è chi dice la verità solo quando è bella e positiva, se non lo è, preferisce le bugie.
C'è chi mischia la verità alle bugie, per confondere e manipolare la realtà e gli altri, come se realtà e bugie non prendessero prima o poi il loro posto.
C'è chi ha la fortuna di amare davvero e non ha bisogno di dire bugie.
C'è chi dice bugie, proprio perché non ama davvero.
Composta lunedì 13 luglio 2015
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    Scritta da: milanoteca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Che amore è

    Che amore è,
    se dobbiamo accettare di non essere unici per la persona che amiamo?
    Che amore è,
    se improvvisamente, nel bel mezzo della felicità,
    scopriamo cose dette a metà e tradimenti?
    Che amore è,
    se nella consuetudine di una bugia tutto si ripete, togliendo respiro al nostro sentire...
    e cosa possiamo farci
    se il cuore è sfiduciato e l'amore sbiadisce,
    se perdoniamo senza riuscire a dimenticare?
    È proprio colpa nostra se il rispetto viene meno nei gesti di ogni giorno, e assistiamo al nostro cuore che trova una ragione per nascondere ciò che subiamo, o un'altra scusa per giustificare ciò che sente, per potere ancora una volta sperare, lottare, sopravvivere?
    E cosa possiamo farci se l'amore se n'è andato, e con noi la fiducia, perché dentro ci accorgiamo che nulla si è costruito, o lo si è fatto da soli, che tutto si è ripetuto come la più infantile delle illusioni. che forse, proprio perché infantile, non riusciamo ad abbandonare nemmeno in un cuore da adulti?
    Che amore è poi, quello che superficialmente diamo, per delusione e disperazione, che ha tutto il sapore di una vendetta inconscia, di un sentimento deluso che ci ha stracciato la purezza davanti agli occhi, forse in un giorno lontano, forse al primo amore... lasciando un segno indelebile?
    Cosa possiamo farci se fragili e sbagliati ci buttiamo volutamente nelle braccia della passione, nel facile piacere del sesso, quasi fosse una soluzione...
    e starci anche male, a disagio, perché sai che non è amore, quello che avevamo provato e vissuto, prima che ce lo uccidessero.
    E quante lacrime, nel rimorso, nella paura, nella coscienza della disonestà, per punire quel sentimento che ci è stato buttato indietro, che ci ha fatto del male e a cui tanto credevamo, quello che oggi violentiamo con cattiveria, come lui, un tempo, ha fatto con noi.
    Cosa possiamo farci, se non trovare il coraggio di lasciarci, nel nostro rinascere, per ristorare il cuore e ritrovare la dignità che abbiamo perduto, per riscattarne la sofferenza...
    Cosa possiamo farci se per noi, nonostante i molti errori e le mancanze, quell'amore esclusivo, unico e irripetibile,
    esiste ancora?
    Composta sabato 11 luglio 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      E batteva col martello del suo cuore
      e strappava dalla biblica tomba edera di morte
      e vide il volto nudo dell'acqua, dell'aria, del fuoco e della sabbia

      e vide il mare vuoto tra le stelle: solitudine;
      e vide la nostalgia di tutti gli occhi,
      e ogni ala aveva patria in ogni luogo
      l'addio era una foglia e cadeva dal linguaggio

      e dietro di lei il Suo Nome
      irruppe come un falco dalla morte.
      Composta sabato 18 luglio 2015
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il contorno

        Ecco quello che resta -
        te ne sei andata con il mio mondo
        cometa della morte.
        Resta l'amplesso
        del vuoto
        un anello ruotante
        che ha smarrito il suo dito.

        Di nuovo il buio
        funebre legge
        prima della creazione.
        Sfrondata la frivola doratura
        della notte
        che si è concessa al giorno.

        In eredità
        calligrafia di ombre.

        Paesaggi dipinti di verde
        con le loro acque profetiche
        affogati
        nei vicoli ciechi delle tenebre.

        Letto, sedia e tavolo
        sgusciarono pian piano dalla stanza
        seguendo i capelli dell'addio -

        Tutto è migrato con te -
        espropriati i miei beni -

        Ora, mio adorato, mi bevi
        le parole dal respiro
        finché ammutolisco.
        Composta mercoledì 15 luglio 2015
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