Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)
Come crepiti nelle mie mani.
Da quando ti ho conosciuto
ho perso i valori estremi della vita.
Sai quanto pesa una carezza?
Sai cosa sono le mani?
Sono uccelli che cercano orizzonti,
sono uccelli che cercano pace,
sono le mani dell'intelligenza e della ritrosia,
sono il pane quotidiano degli angeli,
sono le ali che cercano refrigerio.
Il tuo volto è un nido d'aria
attraverso il quale io trovo il mio nulla.
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    Scritta da: Ludo Criacci
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il tuo amore

    Lasciami ascoltare
    ancora una volta
    la tua voce.
    Quieta le mie ansie.
    Lasciami guardarti negli
    occhi stringendomi la mano.
    Culla le mie speranze.
    Lasciami sfiorarti i capelli per
    sentire il vento fresco tra le dita
    che asciuga le ferite.
    Lasciami essere il tuo tutto,
    il tuo per sempre,
    per gratitudine,
    per amore,
    per viverti accanto.
    Ricomincio da te.
    Respiro da te.
    Il tuo amore è la mia pace,
    la mia preghiera soddisfatta,
    il tuo amore è la mia casa,
    dove l'anima riluce della tua presenza
    e gira nuda e libera.
    Il tuo amore è un dono di Dio,
    desiderato,
    pregato,
    compiuto.
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      Scritta da: Mariella Buscemi
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Ho corso in un'immobilità indecifrabile
      sul guizzo della vena
      che m'ha scavato l'ultimo battito
      - Sembrava vita in residuo -
      Mi è stato detto che sei l'inverosimile attaccato alle pupille
      il giogo sul collo
      Uomo addormentato tra i miei spazi interstiziali
      intralcio al respiro
      l'inganno e l'illusionista
      il detentore del mio segreto
      la mano che fa male a partire dalla pressione leggera
      E ti ho vissuto come l'incastro
      tra le tessere di carne.
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        Scritta da: Mariella Buscemi
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Ci saremmo detti i riflessi mancati
        come i baci ammazzati dai morsi
        sradicando carne per giurarsi l'appartenenza
        legata agli anulari
        a fare patto di sangue a fiotti

        e nutrirsi

        scambiarsi veleno
        rendendosi liquidi
        nelle ricerche spasmodiche
        di aliti di vita diluiti
        in calici di laudano
        e proiettili d'argento
        a indorare brandelli di pellami

        le vene gonfie come dita sottocute
        muoversi
        come se l'uno fosse nell'altro
        e l'altro dentro all'uno
        condannarsi a un'eternità cosi buia da essere accecante
        e viaggiarsi...
        viaggiarsi cosi dentro da percorrersi
        come si fosse arterie a crocevia di svincoli e umori

        distesa sulle tue gambe
        ti ho bevuto.
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Bello è assai, è cominciato a piovere insomma, una
          somma significativa di gocce come le mosche di
          vetro, diamine, che finezze si va a cercare quest'estate
          che è già sistemata, porta tre sacchi di pettinature con
          sei crocchie e ops, è completamente sospesa col
          culo in su fra rami di pruni, accanto alla
          casa, solo che è un po' esagerata mentre si
          atteggia a merlettaia di quella strangolata più tardi
          la sera, ahi, con delle calze verdognole a rete.
          Composta giovedì 6 agosto 2015
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