Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)

Bellezza

Ti do me stessa,
le mie notti insonni,
i lunghi sorsi
di cielo e stelle – bevuti
sulle montagne,
la brezza dei mari percorsi
verso albe remote.
Ti do me stessa,
il sole vergine dei miei mattini
su favolose rive
tra superstiti colonne
e ulivi e spighe.
Ti do me stessa,
i meriggi
sul ciglio delle cascate,
i tramonti
ai piedi delle statue, sulle colline,
fra tronchi di cipressi animati
di nidi –
E tu accogli la mia meraviglia
di creatura,
il mio tremito di stelo
vivo nel cerchio
degli orizzonti,
piegato al vento
limpido – della bellezza:
e tu lascia ch'io guardi questi occhi
che Dio ti ha dati,
così densi di cielo –
profondi come secoli di luce
inabissati al di là
delle vette.
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sorelle, a voi non dispiace

    Sorelle, a voi non dispiace
    ch'io segua anche stasera
    la vostra via?
    Così dolce è passare
    senza parole
    per le buie strade del mondo -
    per le bianche strade dei vostri pensieri -
    così dolce è sentirsi
    una piccola ombra
    in riva alla luce -
    così dolce serrarsi
    contro il cuore il silenzio
    come la vita più fonda
    solo ascoltando le vostre anime andare -
    solo rubando
    con gli occhi fissi
    l'anima delle cose -
    Sorelle, se a voi non dispiace -
    io seguirò ogni sera
    la vostra via
    pensando ad un cielo notturno
    per cui due bianche stelle conducano
    una stellina cieca
    verso il grembo del mare.
    Composta lunedì 3 agosto 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      I fiori vengono in dono e poi si dilatano

      I fiori vengono in dono e poi si dilatano
      una sorveglianza acuta li silenzia
      non stancarsi mai dei doni.

      Il mondo è un dente strappato
      non chiedetemi perché
      io oggi abbia tanti anni
      la pioggia è sterile.

      Puntando ai semi distrutti
      eri l'unione appassita che cercavo
      rubare il cuore d'un altro per poi servirsene.

      La speranza è un danno forse definitivo
      le monete risuonano crude nel marmo
      della mano.

      Convincevo il mostro ad appartarsi
      nelle stanze pulite d'un albergo immaginario
      v'erano nei boschi piccole vipere imbalsamate.

      Mi truccai a prete della poesia
      ma ero morta alla vita
      le viscere che si perdono
      in un tafferuglio
      ne muori spazzato via dalla scienza.

      Il mondo è sottile e piano:
      pochi elefanti vi girano, ottusi.
      Composta lunedì 3 agosto 2015
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Tutto il mondo è vedovo

        Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora
        tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo
        è vero se è vero che tu cammini ancora, tutto il
        mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo
        è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo
        una lanterna per i miei occhi obliqui. Cieca rimasi
        dalla tua nascita e l'importanza del nuovo giorno
        non è che notte per la tua distanza. Cieca sono
        ché tu cammini ancora! Cieca sono che tu cammini
        e il mondo è vedovo e il mondo è cieco se tu cammini
        ancora aggrappato ai miei occhi celestiali.
        Composta lunedì 3 agosto 2015
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Visto dall'alto

          Su un viottolo giace uno scarabeo morto.
          tre paia di zampette ripiegate con cura sul ventre.
          Invece del disordine della morte - ordine e pulizia.
          L'orrore di questo spettacolo è moderato,
          la sua portata locale, dalla gramigna alla menta.
          La tristezza non si trasmette.
          Il cielo è azzurro.

          Per nostra tranquillità – gli animali non muoiono
          ma crepano d'una morte per così dire più piatta,
          perdendo - vogliamo crederlo – meno sensibilità e mondo,
          uscendo – così ci pare - da una scena meno tragica.
          Le loro animucce mansuete non ci ossessionano la notte,
          mantengono la distanza,
          conoscono i mores.

          E così questo scarabeo morto sul viottolo
          brilla non compianto verso il sole.
          Basta pensarci per la durata di uno sguardo:
          sembra che non gli sia accaduto nulla d'importante.
          L'importante, pare, riguarda noi.
          Solo la nostra vita, solo la nostra morte,
          una morte che gode di una forzata precedenza.
          Composta lunedì 3 agosto 2015
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            Scritta da: Eleonora La Pazza
            in Poesie (Poesie d'Autore, Poesie d'amore)
            Ti manderò un bacio con il vento
            e so che lo sentirai,
            ti volterai senza vedermi ma io sarò li
            Siamo fatti della stessa materia
            di cui sono fatti i sogni
            Vorrei essere una nuvola bianca
            in un cielo infinito
            per seguirti ovunque e amarti ogni istante
            Se sei un sogno non svegliarmi
            Vorrei vivere nel tuo respiro
            Mentre ti guardo muoio per te
            Il tuo sogno sarà di sognare me
            Ti amo perché ti vedo riflessa
            in tutto quello che c'è di bello
            Dimmi dove sei stanotte
            ancora nei miei sogni?
            Ho sentito una carezza sul viso
            arrivare fino al cuore
            Vorrei arrivare fino al cielo
            e con i raggi del sole scriverti ti amo
            Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
            tra i tuoi capelli,
            per poter sentire anche da lontano
            il tuo profumo!
            Vorrei fare con te quello
            che la primavera fa con i ciliegi.
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              Scritta da: Alexandra Romano
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              "Vai via dalla mia mente", non riesco, ogni pensiero mi riconduce e mi ricondurrà sempre a te.
              "Vai via dal mio corpo", non riesco, ogni sensazione la provo solo con te.
              "Vai via dal mio olfatto", non riesco, ogni odore o profumo, mi ricorda e mi ricorderà sempre la tua pelle, il tuoi capelli, le tue labbra... te.
              "Vai via dal mio cuore", non riesco, ogni sentimento ed ogni emozione li provo solo con te.
              "Vai via da me", non riesco... io ti amo.
              Composta nel 2014
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                Scritta da: Lucio Doria
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                In una notte d'estate

                Capelli d'angelo ondeggiano in sensuali volteggi
                abbracciando solitari lampioni, sotto tenui lumiere di ribalte giallastre
                dal caldo apparir, le indefinibili animule siluettano eccitate e festose
                mentre Palpìgradi acrobati cullati dal vento, attendon l'errore fatale.
                Dal dimenar del nudo patagio della giovane Nottola
                scorgo un fare impreciso e frenetico...
                poi il volo si slaccia
                si volta, poi svincola
                si gira e rigira
                imbarda, beccheggia
                e ritorna ubriaca...
                poi, si ricomincia.
                Or il tempo s'è chiuso e il sole discreto s'affaccia...
                È l'alba signori!
                E in punta di piedi andiamci a dormire,
                anche la notte si va a riposare
                come ogni mattina
                e senza, di farvi, rumore!
                Composta venerdì 19 giugno 2015
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