Poesie d'Autore


Scritta da: Antonio Belsito
in Poesie (Poesie d'Autore)
Ti riconosco dagli occhi
come fossero secchi d’acqua:
a pulire il fango,
a scoprire l’inganno,
a denudare l’affanno.
Danno.
Le pupille dilatate,
a volte contratte,
forse distratte,
d’iride superbo,
di colore acerbo,
il fittizio garbo.
Si intravede un cantuccio,
riflesso dal cristallino,
luce buio,
chiaro scuro,
dolce amaro.
E appare un quadro,
tela,
e sopraggiunge la sera,
vera.
Colla trasparente
appiccica pensieri
sin da ieri
anche oggi
per domani
e uno spaventapasseri affoga
mentre si va di moda.
Artificiosamente in voga.
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    Scritta da: Ludo Criacci
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Finalmente arrendevole

    Sono giorni che mi passi davanti
    come ombra sottile che vuol sottrarsi al sole
    dai cui raggi caldi però è attratta.
    Ombra che si colora della tua anima
    e svela quel che tu non sveli,
    spiega quel che tu non spieghi.
    Passi furtiva, leggera, indifferente,
    ma il tuo sorriso chiaro non m'inganna,
    è bianco come petali di margherita,
    m'ami o non m'ami? Mi vien di gridare!
    Ieri, sono entrato in quel bar,
    e guardando dal vetro opaco
    della finestra ti ho notata.
    Uscendo, con passo veloce,
    ho attraversato la piazza deserta,
    e tu, con mia sorpresa, eri li dinanzi a me.
    Sono subito entrato in auto,
    ti ho invitato a fare altrettanto,
    ma tu immobile davanti al finestrino
    con la primavera nel cuore,
    sei rimasta muta, senza parole.
    Com'eri bella, finalmente arrendevole,
    hai dato voce ai tuoi pensieri
    nel momento più inatteso,
    insperato,
    si, proprio mentre fuori pioveva a dirotto,
    e tu, fradicia di pioggia, non avevi l'ombrello.
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      Scritta da: Mariella Buscemi
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      In assenza
      mi sono colta
      all'ombra del tarassaco che si disperde
      _attaccare funi ai nervi
      e portare il respiro dalle vele intatte
      ché solo l'ultimo fiato m'è rimasto
      e l'hai pervaso come l'acqua che inonda
      e l'hai invaso come fa la tempesta

      Con l'asfissia sugli anni
      e la cianosi sulle rughe
      ché il tempo in cui non si riceve amore
      è crepa dell'intera vita

      Il vento ha preso parte ai polmoni smarriti
      e v'è entrato per concedere gli aliti
      -passare dalla tua bocca alla mia

      | Sembrava un bacio |.
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        Scritta da: Angela MORI
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Voglio vita

        Ho camminato troppo ma sento che non è tanto...
        voglio farlo ancora!
        Ho amato troppo ma sento che non basta.
        Voglio amare ancora.
        Ho visto tanto
        ma voglio di più!
        Voglio ridere e piangere
        gioire e soffrire
        voglio semplici sogni di bambina
        e razionali ragionamenti di donna.
        Voglio rimproveri e lodi
        mari e monti,
        applausi e schiaffi,
        amici e conoscenti,
        luce e buio.
        Io amo la mia vita
        così com'è
        e voglio viverla al meglio.
        Sempre
        anche se non è per sempre.
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          Scritta da: dantino
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Nacqui sotto un glicine in fiore
          tanto fui grato che il profumo toccò il cielo
          poi scomparve come un funesto autunno
          avevo gl'occhi di farfalla
          e odor di miele
          riporterò alla terra
          denti consumati e un cuore colmo in dono
          di pensieri e di ricordi sapienti
          come rossi coralli di ornamento.
          Composta giovedì 9 luglio 2015
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            Scritta da: Mariella Buscemi
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Dirò che sono artici e ormai miserabili.
            Aggettivi senza soggetto.
            Interni.
            Interiori.

            Dirò che si sono raggelate in punta di ciglia
            attraverso i condotti malati.
            Permangono a strozzare.

            Sarà poesia incompiuta.
            Incomprensibile.
            Assai spezzata da punti perenni.

            Sarà inquietudine.
            E solitudine.
            Bandirò la mischia
            come il mucchio
            e l'orgia al cuore.

            Sarà rifiuto e allontanamento.
            Saranno entrambi, messi insieme.
            Sarà diminuzione.
            Sarà.
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              Scritta da: Mariella Buscemi
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Lieve,
              Piove.
              Muove.
              S'erge tra i fianchi
              A distendere nuove pieghe
              Di antiche piaghe
              E l'oltre del nostalgico
              Profuma tra i petali
              Dei fogli d'un libro di pelle
              Segnare curva
              Nel ricordo di mani
              E si snoda storia
              E capitolo
              Capoverso sul ventre

              Nei, come punti fermi
              Geografia d'un corpo
              Che mi racconta i tempi
              Premesse tra i seni
              Firme d'appartenenza
              Tra le gambe

              Rinasco da costola mia
              Attraverso il respiro d'un Dio nuovo.
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                Scritta da: Mariella Buscemi
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Abbiamo detto notte a fine giorno
                come se il tempo fosse spazio
                quando la Parola deflagra
                e l'emozione dietro a far tempesta
                Ugole zittite e iridi cieche
                camminarci sulle gole
                metterci impressione di pelle tra le dita
                ungerci e tingerci d'inchiostro virtuale
                impastandoci d'onirico
                Il verbo - sacro - a sud del mio cuore
                imprimere sillabazione errata di respiri contratti
                con i lemmi a flettersi sui meridiani
                di noi paralleli
                Farsi l'amore sui versi piani
                accentando il desiderio
                sdrucciola è l'assenza
                - la tua -
                d'una metrica inversa
                Sull'esitazione d'uno iato a scambiarci i fiati
                eppure, cesura di carne
                dieresi nell'illusione della voce come tocco.
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