Scritta da: FEDERICO TOSON
in Poesie (Poesie d'Autore)
Incontro intenso
Gira l'anello in dito
guarda l'occhio del tuo amor
e suggella l'attimo idilliaco.
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Gira l'anello in dito
guarda l'occhio del tuo amor
e suggella l'attimo idilliaco.
Bisbiglia l'oceano di notte
nella consueta magia
dello sbattere di luna.
Amoreggia la luna di notte
la lucina flebile dietro al vetro
riaccende i visi dei due,
entrambi possiedono lacrime
intrise nelle pieghe del volto.
Ora il mento dell'una, al tenero carezzar'dell'altro
s'allarga,
s'espande agli zigomi, fino ad
oscurare le larghe righe della fronte,
per poi sfociare in un isterico sorriso.
La luce si spegne
tra le dita come questa tenera,
fiamma di vita.
Audace creatura
grottesca in termini di lingua,
affabile nella stesura dei tuoi concerti fisici,
che t'affolli delle mie parole
del fulgido amor'mio,
soggiogata cadrai
nell'estrosità
dell'ingenuità umana.
Cuore,
colma il mio dolore,
arreca a me il tuo caldo piacere, ed infine
mordi quel maleficio
dell'incantata lei e strappalo via
dal mio io.
Cade la foglia
leggiadramente cade
intrisa dei tempi che furono.
Soave ella s'appoggia
in una conca d'altre novelle,
sospinte come essa
dalla flebile corrente d'aria
della vita.
Cala l'ombra sulla vita
Il colore fumante dello stesso
Perde calore
Il di lei viso
indietreggia
sprofonda
nell'oscurità del richiamo celestiale.
Colori felici svolazzan a quadri e s'intreccian
nel divenir del cosa.
E ora persone e oggetti si contemplano a vicenda
straziando membra all'altri e fioccando
come semi di girasole.
Calore intenso del capo suo tra la spalla e il collo,
quasi a lenir le mie gote arrossate già
da l'amor funesto del tempo che fu.
La marcia del mio cuore potente,
lei che se ne accorge
lo stupir del volto mio che sta volta m'ha compreso,
compreso e spinto in un angolo, dove luce soffusa
introduce il fascio della vita: bianco
che sà di redenzione
io redento a luccicar le lacrim'mie...
Scoperto
caddo inerme,
stavolta so'l destino suo.
Strana nostalgia di quel qualcosa che non è stata mai mia.
Ch'io ora voglio ch'io ora non posso voler.
ah strana questione
uccidi me
e il mio pansar d'esser Dio.