Poesie d'Autore


Scritta da: nina.*
in Poesie (Poesie d'Autore)

Linfa

Rammaricarsi sentendo la Tv
La guerra, i massacri, uccisioni
non solo, problemi anche esistenziali
Loro hanno paura, i loro occhi sbarrati
dalla morte

Noi abbiamo paura, di vivere!
L'assolo ti condiziona a pensare
alla morte.

Chiudersi fra quattro mura, per
dolori ricevuti! T'hanno oltrepassato
il cuore con le dita,
non guardarono negli occhi,
c'era già dolore, la vita, gli amici, l'amore
ti tolgono la linfa.

Noi senza amici, senza amore
senza stima... di voi.
Noi che crediamo di rispettare,
entriamo, senza bussare
nella vita altrui, sentirsi sviscerarti
fino alla nausea.

Noi, voi che ci amiamo...,,
ci ammazziamo il cuore, trapassato
da veleno dolce, amore.
Composta mercoledì 22 febbraio 2006
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    Scritta da: Eclissi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Temporale

    Nella montagna nera
    il torrente delira a voce alta
    a quella stessa ora
    avanzi tra precipizi
    nel tuo corpo sopito
    Il vento lotta al buio col tuo sogno
    boscaglia verde e bianca
    quercia fanciulla quercia millenaria
    il vento ti sradica e trascina e rade al suolo
    apre il tuo pensiero e lo disperde
    Turbine i tuoi occhi
    turbine il tuo ombelico
    turbine e vuoto
    Il vento ti spreme come un grappolo
    temporale sulla tua fronte
    temporale sulla tua nuca e sul tuo ventre
    Come un ramo secco
    il vento ti sbalza
    Nel tuo sogno entra il torrente
    mani verdi e piedi neri
    rotola per la gola
    di pietra nella notte
    annodata al tuo corpo
    di montagna sopita
    Il torrente delira
    fra le tue cosce
    soliloquio di pietre e d'acqua
    Sulle scogliere
    della tua fronte passa
    come un fiume d'uccelli
    Il bosco reclina il capo
    come un toro ferito
    il bosco s'inginocchia
    sotto l'ala del vento
    ogni volta più alto
    il torrente delira
    ogni volta più fondo
    nel tuo corpo sopito
    ogni volta più notte.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Più niente

      Una mano sui tuoi fianchi fa presa
      una colpa resa
      di chi già è passato
      e sul corpo devasta
      la tua bocca per la vergogna muta
      senza un accusa.
      Niente resta e la vita ci presta
      ferite che non cancelli
      nemmeno lavandole spesso.
      L'acqua non potrà fermare
      ed il sangue resterà impresso.
      Senza lacrime ancora piangerai
      e penserai che è finita
      eppure la mia vita
      ancora non mi aveva dato tutto il promesso
      dimenticare non concesso...
      Quando penso all'amore
      ricordo quelle mani
      e paura e terrore non mi fanno più vivere
      le sento addosso.... adesso.
      Composta nel 2010
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Un altro inverno

        Un altro inverno è già passato
        come le foglie sei il mio peccato
        ad una ad una cadono giù
        come la mia vergogna
        che più non mi abbandona.
        Tante volte mi son detta... basta
        ma quel vedrai... nella mia testa
        era una speranza per andare avanti
        che si perdeva in pochi momenti
        sola in questa stanza.
        Un'altra estate ancora, più calda del sole
        poi un altro autunno da dimenticare
        e sempre una bugia che spesso
        sono sempre in tuo possesso.
        Non ce la faccio e adesso, per continuare a vivere
        devo mandarti via
        mi ripeti sempre che mi vuoi accanto
        ma quella tua promessa
        come il tempo passa
        e quel vedrai...
        Non sono più la stessa.
        Ora è l'ultima, prometto
        apro quella porta e comunque basta
        appena stringi le mie mani
        ti prego... sai rimani
        vedrai voglio... sentire ancora
        ed una lacrima troppo spesso trattenuta
        tua ed in tuo possesso...
        prendimi ora... prendimi adesso.
        Composta nel 2010
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Vedrai

          Quante volte ripetuto
          e tante volte ti ho creduto
          vedrai...
          Il nostro momento ora e sempre
          non è mai arrivato.
          Ed ho vissuto con le tue promesse
          ormai sempre le stesse
          che mi fa piacere sentire.
          Sola in questa casa
          dove mi vuoi trovare
          quando di me hai bisogno
          quando non hai da fare.
          Vivo il resto dei giorni
          In continui tormenti
          per quei pochi momenti
          eppure farne a meno...
          Il cuore non lo freno.
          Gli occhi con cui ti guarda
          per lui sempre lo stesso
          e intanto il tempo passa
          sono in tuo possesso
          e dimmi ancora e ancora
          vedrai
          per me sarà sempre come prima... adesso.
          Composta nel 2010
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            Scritta da: Gaetano Ferrieri
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Luce

            La luce del giorno si riflette nel tuo sorriso,
            istanti di Vita colti nei colori della natura,
            voli di gabbiani accarezzano le nuvole,
            il mare si confonde nel cielo azzurro.

            Il vento trasporta il profumo di sale,
            odo il suono delle onde nella battigia,
            le mani e gli occhi incontrano l'infinito,
            doni al mondo la gioia d'essere luce viva.
            Composta mercoledì 17 febbraio 2010
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              Scritta da: goccia di miele
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Diritto

              Dormivi. Ti sveglio.
              Il gran mattino reca l'illusione di un inizio.
              Avevi dimenticato Virgilio. Sono qui gli esametri.
              Ti porto molte cose.
              I quattro elementi dei greci: la terra, l'acqua, il fuoco, l'aria.
              Un solo nome di donna.
              L'amicizia della luna.
              I chiari colori dell'atlante.
              L'oblio, che purifica.
              La memoria che sceglie e che riscrive.
              L'abitudine che ci aiuta a sentirci immortali.
              Il quadrante e le lancette che dividono l'inafferrabile tempo.
              La fragranza del sandalo.
              I dubbi che chiamiamo, non senza vanità, metafisica.
              Il manico del bastone che la tua mano attende.
              Il sapore dell'uva e del miele.
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