Poesie d'Autore


Scritta da: Giorgio De Luca
in Poesie (Poesie d'Autore)

L'ultimo sorriso - (Pianeta droga)

Tra le sue braccia si assopì,
le stesse che un giorno di primavera
lo iniziarono alla breve vita.

Regalò l'ultimo sorriso a colei
che la nutrì d'amore.

Il messaggio di dolore apre
alla speranza per i compagni...

è morto anche per loro...

per salvarli dall'oscuro mondo
e restituirli alla vita.
Composta sabato 4 giugno 1994
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    Scritta da: Marco Barone
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Per noi

    Il tempo fuggente, intenso attimo di passione mutato in amore, imprigiona il mio desiderio nelle profonde celle del castello ove tu mia principessa sogni la vita.
    Animo caldo, forte, infinite battaglie con le emozioni affronto ogni respiro vissuto per conquistare il battito di cuore che focalizza il mio essere nel tuo essere. Sfodero la spada, affronto le tue paure, le rinchiudo nel pozzo senza fondo che costeggia l'entrata del castello e la chiave la divoro... così come divoro le negatività per gettar fuori emozioni positive... onda di luce mi conduce a te, ti sento, ti tocco, ti sfioro... ti ho!
    Sei libera, libera di vivere...
    viviamo il nostro amore
    viviamo la nostra vita
    ora abbiamo la vita
    ora siamo vivi.
    Composta martedì 16 febbraio 2010
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      Scritta da: melunax3
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Ogni anno, mentre scopro che Febbraio
      è sensitivo e, per pudore, torbido,
      Con minuto fiorire, gialla irrompe
      La mimosa. S'inquadra alla finestra
      Di quella mia dimora d'una volta,
      Di questa dove passo gli anni vecchi.

      Mentre arrivo vicino al gran silenzio,
      Segno sarà che niuna cosa muore
      Se ne ritorna sempre l'apparenza?

      O saprò finalmente che la morte
      regno non ha che sopra l'apparenza.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Lamentela

        Guaritore
        grande sapiente
        la mia lamentela bussa alla porta della speranza,
        quale erba guarisce il mille malanni dell'ultima stagione,
        senza fiori profumati, verde rigogliosa,
        nuvole e nebbia coprono lo splendore del sole.
        Il bisbiglio del vento,
        i canticci dei uccellini si perdono nel silenzio dell'udito,
        senza poesia la luna e tutte le stelle.
        Immenso quel vuoto misero di beltà
        come il mare senza acqua,
        il sale nel fango.

        Guaritore
        grande sapiente
        donami l'elisir dell'eterna primavera d'ogni fiori colorati
        intrecciati con i raggi dorati del caldo sole, e
        giovinezza brilla d'amore nei occhi, e
        d'ogni crepuscolo sorge una nuova alba
        diventare ancora più giovane,
        ancora più felice,
        sempre più lontana dalla cupa vecchiaia.

        Guaritore
        grande sapiente
        ascolta il mio cuore che sospira dolente,
        la mia vita se ne va nella muta tenebre morte,
        e miei dolci sogni si alzano nel cielo, si uniscono con le stelle, e
        forse un giorno, nell'azzuro senza margini nell'infinito
        si ritrovano la mia vita perduta.

        Guaritore
        grande sapiente
        vorrei tanto che la morte sia una vecchia porta,
        per entrare in una nuova vita,
        tanto bella,
        tanto felice.
        Composta lunedì 8 febbraio 2010
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          Scritta da: Fiorella Cappelli
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Due Volte Uccisi

          Il pensiero è prigioniero
          e veloce come un lampo
          si attraversa giornaliero
          per due vite, senza scampo

          Mille sogni frantumati
          il dolore resta appeso
          tra momenti consumati
          di giustizia, che l'ha offeso

          Cinque anni solamente
          per due angeli volati
          Nel ricordo della gente
          quei sorrisi... ormai negati

          Resta attonito stupore
          e la storia è già archiviata
          questa Italia che dà un fiore...
          e una pena inadeguata.
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            Scritta da: Eleonora Grassi
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'arte di tacere

            Tacere è un'arte
            Parla solo quando devi dire qualcosa che vale più del silenzio.
            Esiste un momento per tacere, così come ne esiste uno per parlare.
            Il momento di tacere deve venire sempre prima.
            Quando si sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà parlare rettamente.
            Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di debolezza,
            ma parlare quando si dovrebbe tacere indica leggerezza e scarsa discrezione.
            È sicuramente meno rischioso tacere che parlare.
            L'uomo è padrone di sé solo quando tace:
            quando parla appartiene meno a se stesso che agli altri.
            Quando devi dire una cosa importante, stai attent
            dilla prima a te stesso, poi ripetila,
            per non doverti pentire quando l'avrai detta.
            Quando si deve tenere un segreto non si tace mai troppo.
            Il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo.
            Il silenzio può far le veci della saggezza per il povero di spirito.
            Forse chi parla poco è un mediocre, ma chi parla troppo
            è uno stolto travolto dalla voglia di apparire.
            L'uomo coraggioso parla poco e compie grandi imprese:
            l'uomo di buon senso parla poco e dice sempre cose ragionevoli.
            Siate sempre molto prudenti, desiderare di dire una cosa
            è spesso motivo sufficiente per tacerla.
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              Scritta da: Gaetano Ferrieri
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Vita

              Plasmata nella forma odora la pelle diversa,
              difficile agli occhi la vista del sentimento,
              estraneo al mondo guardi l'essere tu,
              se materia non sei essi rifiutano la tua Vita.

              Giochi incontri realtà confuse desideri d'oggi,
              bellezze cercate consumate senza valori,
              interi prati calpestati distrutti astratti colori,
              guardi cerchi trovi perdi il valore è la mia vita.
              Composta lunedì 4 gennaio 2010
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Eppure un tempo...

                Eppure un tempo
                i sogni nascevano
                ad ogni contatto
                e ogni attimo
                non era che l'inizio
                di una nuova alba.

                L'orologio scandiva
                minuti sconosciuti
                infiniti o brevi
                sempre intensi,
                sempre profumati.

                Ogni respiro si confondeva
                tra fantasia e realtà
                raccontando di noi
                e ancora di noi ogni sospiro
                parlava e raccontava
                il pieno di ogni istante.

                Ogni pensiero era la fusione
                di sogni e fantasie.
                Le parole si nutrivano di silenzi
                e i silenzi si saziavano
                di noi e il tempo gridava
                solo amore.
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