Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Foglie morte

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ti sei stancata di portare il mio peso

    Ti sei stancata di portare il mio peso
    ti sei stancata delle mie mani
    dei miei occhi della mia ombra
    dei miei tradimenti
    le mie parole erano incendi
    le mie parole erano pozzi profondi
    le mie parole erano stanchezza, noia serale,
    un giorno improvvisamente
    sentirai dentro di te
    il peso dei miei passi
    che si allontanano esitando
    quel peso sarà quello più grave.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Sotto la pioggia camminava la primavera

      Sotto la pioggia camminava la primavera
      con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
      chiusa tra gli pneumatici i motori le stoffe le pelli
      il mio cardiogramma era pessimo quel giorno
      quel che si attende verrà in un'ora inattesa
      verrà tutto da solo
      senza condurre con sè
      coloro che già partirono
      suonavano il primo concerto di Ciajkowskj sotto la pioggia
      salirai le scale senza di me
      un garofano sta all'ultimo piano della casa al balcone
      sotto la pioggia camminava la primavera
      con i suoi piedi esili e lunghi sull'asfalto di Mosca
      ti sei seduta di fronte a me non mi vedi
      sorridi a una tristezza che fuma lontano
      la primavera ti porta via da me ti conduce altrove
      e un giorno non tornerai più ti perderai nella pioggia.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Arrivederci fratello mare

        Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
        arrivederci fratello mare
        mi porto un po' della tua ghiaia
        un po' del tuo sale azzurro
        un po' della tua infinità
        e un pochino della tua luce
        e della tua infelicità.
        Ci hai saputo dir molte cose
        sul tuo destino di mare
        eccoci con un po' più di speranza
        eccoci con un po' più di saggezza
        e ce ne andiamo come siamo venuti
        arrivederci fratello mare.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Angina pectoris

          Se qui c'è la metà del mio cuore, dottore,
          l'altra metà sta in Cina
          nella lunga marcia verso il Fiume Giallo.
          E poi ogni mattina, dottore,
          ogni mattina all'alba
          il mio cuore lo fucilano in Grecia.
          E poi, quando i prigionieri cadono nel sonno
          quando gli ultimi passi si allontanano
          dall'infermeria
          il mio cuore se ne va, dottore,
          se ne va in una vecchia casa di legno, a Istanbul.
          E poi sono dieci anni, dottore,
          che non ho niente in mano da offrire al mio popolo
          niente altro che una mela
          una mela rossa, il mio cuore.
          È per tutto questo, dottore,
          e non per l'arteriosclérosi, per la nicotina, per la prigione,
          che ho quest'angina pectoris.
          Guardo la notte attraverso le sbarre
          e malgrado tutti questi muri
          che mi pesano sul petto
          il mio cuore batte con la stella più lontana.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Se l'amore deve essermi negato

            Se l'amore deve essermi negato,
            perché il mattino spezza il suo cuore
            in canzoni, e perché questi sospiri
            che il vento del sud disperde
            tra le foglie appena spuntate ?

            Se l'amore deve essermi negato,
            perché porta la notte, in dolente
            silenzio, la pena delle stelle ?

            E perché questo folle cuore getta
            getta sconsideratamente la speranza
            su un mare la cui fine non conosce ?
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