Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ma è il mio cuore amore mio

I tuoi occhi m'interrogano tristi.
Vorrebbero sapere i miei pensieri
come la luna che scandaglia il mare.
Dal principio alla fine ho denudato
la mia vita davanti ai tuoi occhi,
senza nulla celarti o trattenere.
Ed è per questo che non mi conosci.
Se fosse soltanto una gemma,
la romperei in cento pezzi
e con essi farei una catena
da mettere attorno al tuo collo.
Se fosse soltanto un fiore,
rotondo e piccolo e dolce,
lo coglierei dallo stelo
per metterlo nei tuoi capelli.

Ma è il mio cuore, mia diletta
Dove sono le sue spiagge e il suo fondo ?
Di questo regno tu ignori i confini
e tuttavia sei la sua regina.
Se fosse solo un momento di gioia
fiorirebbe in un facile sorriso,
lo potresti capire in un momento.
Se fosse soltanto un dolore
si scioglierebbe in limpide lacrime,
rivelando il suo più intimo segreto
senza dire una sola parola.
Ma è il mio cuore, amore mio.
Le sue gioie e i suoi dolori
sono sconfinati, e infiniti
i suoi desideri e le sue ricchezze.
Ti è vicino come la tua stessa vita,
ma non puoi conoscerlo interamente.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Non chiesi nulla

    Non chiesi nulla,
    solo mi fermai al limite
    del bosco, dietro un albero. Gli occhi dell'alba
    erano languidi,
    e la rugiada era ancora nell'aria.
    Il delicato profumo dell'erba bagnata
    indugiava nella nebbia
    sottile che avvolgeva
    la terra. Sotto un banano mungevi la mucca
    con le tue mani tenere,
    fresche come il burro.
    Io me ne stavo immobile.
    Non dissi una parola.
    Fu l'uccello che cantò,
    nascosto, dal cespuglio.
    L'albero di mango
    lasciava cadere i suoi fiori sulla strada del villaggio
    e le api venivano ronzando, a una a una.
    Dalla parte dello stagno
    il cancello del tempio
    di Shiva era aperto
    e un fedele aveva iniziato
    il suo canto.
    Con il secchio
    sulle ginocchia
    tu mungevi la mucca.
    Io rimasi con il mio secchio vuoto.
    Non ti venni vicino.
    Il cielo si destò al suono
    del gong del tempio.
    Gli zoccoli delle bestie
    che andavano al pascolo sollevavano la polvere
    della strada.
    Con le brocche piene
    posate sull'anca,
    le donne venivano
    dal fiume.
    I tuoi bracciali
    tintinnavano e la schiuma traboccava dal secchio.
    La mattina passò e io
    non ti venni vicino.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      A lungo durerà il mio viaggio

      A lungo durerà il mio viaggio
      e lunga è la via da percorrere.

      Uscii sul mio carro ai primi albori
      del giorno, e proseguii il mio viaggio
      attraverso i deserti del mondo
      lasciai la mia traccia
      su molte stelle e pianeti.

      Sono le vie più remote
      che portano più vicino a te stesso;
      è con lo studio più arduo che si ottiene
      la semplicità d'una melodia.

      Il viandante deve bussare
      a molte porte straniere
      per arrivare alla sua,
      e bisogna viaggiare
      per tutti i mondi esteriori
      per giungere infine al sacrario
      più segreto all'interno del cuore.

      I miei occhi vagarono lontano
      prima che li chiudessi dicendo:
      "Eccoti! "

      Il grido e la domanda: "Dove? "
      si sciolgono nelle lacrime
      di mille fiumi e inondano il mondo
      con la certezza: " lo sono! "
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Se il giorno è finito

        Se il giorno è finito
        se gli uccelli non cantano più
        se il vento ormai stanco è cessato
        stendi su di me
        il velo dell'oscurità più fitta
        come hai avvolto la terra
        nella coltre del sonno
        e al tramonto teneramente hai chiuso i petali
        dei fiori appassiti del loto.

        Prima che il suo viaggio finisca
        libera dalla vergogna e dalla povertà
        il viandante che ha la bisaccia vuota,
        le vesti lacere e polverose
        e ogni energia esaurita.

        Rinnova la sua vita come un fiore
        sotto il mantello della tua dolce notte.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Sei fuori in questa notte burrascosa

          Sei fuori in questa notte burrascosa
          per il tuo viaggio d'amore, amico mio?
          Il cielo geme come chi è disperato.
          Non riesco a dormire questa notte.
          Ogni tanto apro la porta
          e guardo fuori nell'oscurità.
          Davanti a me non vedo nulla.
          Mi chiedo dove sia il tuo sentiero.

          Da quale buia riva di nero fiume
          da quale lontano limitare di oscura selva
          per quali intricati abissi di tenebre
          stai camminando per venire da me
          amico mio?
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            O stolto, che cerchi

            O stolto, che cerchi di portare
            te stesso sulle tue spalle!
            Mendicante, che vieni a mendicare
            alla porta della tua casa!

            Deponi ogni fardello in queste mani
            che tutto sanno sopportare,
            non voltarti mai indietro a guardare
            il passato, con rimpianto.

            Il desiderio subito spegne
            la fiamma d'ogni lampada che sfiora.
            È empio - non prendere doni
            dalle sue mani impure.
            Accetta soltanto
            quello ch'è offerto dall'amore.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Nubi su nubi si addensano

              Nubi su nubi si addensano
              e si fa buio.
              Amore mio, perché mi lasci tutto solo
              sulla porta ad aspettarti?

              Nei momenti più intensi del lavoro
              durante il giorno
              sto tra la gente
              ma in questo momento
              così buio e desolato
              solo in te posso sperare.
              Se non mi mostri il tuo volto
              se mi lasci qui in disparte
              non so come riuscirò a sopportare
              queste lunghe ore di pioggia.

              Osservo in lontananza
              l'oscurità del cielo
              e il mio cuore gemendo
              vaga col vento inquieto.
              Vota la poesia: Commenta