in Poesie (Poesie d'Autore)
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Sogno e realtà,
intreccio simbolico
tra il respiro velato
e l'idillio vissuto,
perché per noi
la consapevolezza
non ha confini.
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Sogno e realtà,
intreccio simbolico
tra il respiro velato
e l'idillio vissuto,
perché per noi
la consapevolezza
non ha confini.
Opere poetiche
(in memoria di Karol Wojtyla)
"Se c'è in me la verità
deve esplodere.
Non posso rifiutarla,
rifiuterei me stesso"
Così scriveva Karol Wojtyla
passeggiando in solitudine
tra abeti e betulle del Nord.
Questa verità immolata
sull'altare dell'amore,
è ora esplosa,
coinvolgendo l'animo di tutti,
stretti intorno a lui e uniti
per una speranza di pace.
Pezzi di cielo
si staccano
fondendosi nel profondo
dei pensieri,
e le emozioni
si espandono
oltre la barriera
del suono,
fuori e dentro di noi.
Quando una nuvola
offusca l'orizzonte,
solo allora si scopre
l'importanza di un
cielo azzurro.
E nell'azzurro
le aquile
toccheranno le vette,
volando oltre,
sulla chiara realtà
del nostro noi,
presente negli intenti
del volerci.
Closer to heaven,
la sensazione
di trovarsi
più vicino al cielo.
Sdraiati sull'onda
dei miei sogni,
cullato da pensieri impensati.
Sdraiati sul mio cuore,
gonfio della tua poesia,
dammi i tuoi battiti.
Sdraiati accanto a me,
stringimi,
sulle rive felici
del nostro tempo insieme.
Un battello
lento
si lascia trasportare
dalla corrente,
al centro del fiume,
isolato dalle rive,
figure sfuocate
le accompagnano
con lo sguardo
bramose di salire a bordo
ma consapevoli
della loro esclusione.
Il tempo è l'infinito
e la brezza è la semplicità
del corso degli spazi,
ai quali non servono vele.
Il battello respira,
in previsione
di un'onda contraria,
pronto a sostenerla,
ma sicuro del passaggio.
Sarà bellissimo navigare.
Sarà bellissimo,
perché saremo insieme.
Papaveri rossi,
come labbra socchiuse
in piccoli baci
tra il verde brillante
di remote speranze.
Sarà fuoco, ci brucerà?
Non lo so
e non mi interessa.
Papaveri rossi,
è l'estate che avanza
è la gioia che danza,
sulle stagioni del cuore.
Stanza vuota,
buio colmante,
la voce ti scalda dentro.
Il tono è sicuro,
facile seguirla
e i dubbi non trovano luce,
né il freddo
cerca di riaffacciarsi.
Tu e la voce,
soli, vivete l'istante.
Fuori il mondo
non ha più incertezze
di vacui fuochi.
La voce è la guida
la certezza è il calore.
Del nostro insieme.
Spalle nude bagnate dalla pioggia,
occhi che lasciano lacrime di felicità
e mente che sogna un arcobaleno.
Sabbia rovente scivola tra le dita
e la forza della serenità
non oppone resistenza alcuna.
Troppo di te e più ne vorrei.
Sensi esaltati e sogni
che lasciano estasi mai provate.
Il noi è un bel noi.
Bello è il solo tuo respiro
nella notte.
Frutto maturo
sul ramo più alto
riflesso sull'acqua sorgiva,
nell'impeto prorompente
del suo divenire.
Tu e il pensiero,
la fusione espansa
del natural sentire
di foglie e voglie
che si disseta
del vero di un sogno.