Io non posso Io non posso darti di più Non sono più di quello che sono. Ah come vorrei essere sabbia, sole in estate! Che ti sdraiassi rilassata a rilassarti. Che mi lasciassi il tuo corpo quando te ne vai, orma, tenera, tiepida, indimenticabile. E che con te se ne andasse su di te, il mio bacio lento: colore, dalla testa ai piedi bruno. Ah come vorrei essere vetro, o stoffa o legno che conserva il suo colore qui, il suo profumo qui, e nacque a tremila chilometri! Essere la materia che ti piace, che tocchi tutti i giorni e che vedi già senza guardare vicino a te, le cose collana, boccetta, seta antica di cui, quando senti la mancanza chiedi: "Ah! Dov'è?" A come vorrei essere un'allegria fra tutte, una sola, l'allegria di cui ti rallegri tu! Un amore, un amore solo: l'amore di cui tu ti innamoreresti.
Prima costruii sulla sabbia, poi costruii sulla roccia. Quando la roccia crollò non ho più costruito su nulla. Poi ancora talvolta costruivo su sabbia e roccia, come capitava, ma avevo imparato.
Coloro ai quali affidavo la lettera la buttavano via. Ma chi non curavo me la riportava. Allora ho imparato.
Le mie disposizioni non furono rispettate. Quando giunsi, m'avvidi che erano sbagliate. Era stato fatto quel che era giusto. Così ho imparato.
Le cicatrici dolgono nel tempo di gelo. Ma spesso dico: solo la fossa non m'insegnerà più nulla.
Ho sempre ritenuto questo: che l'uomo nasce vecchio, poi, piano piano, diventa giovane. Ringiovanire significa, secondo me, eliminare. Eliminare sempre più, eliminare certe cose inutili che noi facciamo da giovani. Certe cose inutili che ci dannol'impossibilità di essere liberi.
Profili nitidi e colori mai visti, danno ai sensi ciò che gli occhi colgono in armonia con la pace che solo la mente elabora e gusta. Il bello è buono e il giusto dà serenità e gode nel girare in armonia con il tutto, che è noi.
E se mentre guardi il sole il calore penetra nella mente, è il tuo dolce sguardo che riflette in te tutto ciò che io ho visto dalla prima volta. I sassi levigati dal tempo saranno gioielli per noi che sappiamo creare un lago da una goccia di pioggia. Noi creiamo il tempo e il tempo ci vuole.
Credi, le sensazioni cavalcale e godi nell'inebriarti della loro forza. Credo nelle sensazioni e continuo, forte di vibrazioni e gioia di provarle, a pensare a sorridere nel pensare a noi; il sorriso nella mente è la sensazione che lega chi si vuole.
Il sogno di un bacio e l'estasi del pensiero. Un soffio d'alito su ogni centimetro di pelle per rinfrescare i nostri desideri in un sorbetto di baci affogato alla dolcezza.
Solo chi come noi, ama osservare il cielo. Sa sollevarsi oltre la superficialità e sa riflettere in un gesto la serenità del tempo e dello spazio. Accarezzo la nuvola spumeggiante dei tuoi capelli e tu mi guardi con due gocce di cielo.
Il bello della normalità è il sapere di essere unici senza aver bisogno che nessuno se ne accorga. Il bello di un amore è che ci sia senza il bisogno di dirlo a nessuno. Il bello della poesia è danzare sui sentieri delle parole, alimentate dalla dolcezza di un sorriso.
Allungare le mani e cogliere il tuo sorriso, inebria il cuore saziando il volere. E poi il tuo sorriso scivola tra le dita, come perle preziose raccolte in un mare di semplici e trasparenti sensazioni.