Non te ne andare, ricordo, non te ne andare! Volto, non svanire così, come nella morte! Continuate a guadarmi, occhi fissi, come un momento mi guardaste! Labbra sorridetemi, come un momento mi sorrideste!
Ah fronte mia, datti da fare; non lasciare che si sparga la sua forma fuori del suo ambiente! Comprimi il suo sorriso ed il suo sguardo, fino a farli divenir mia vita eterna!
-Sebbene mi dimentichi di me stesso; sebbene prenda il mio volto, nel soffrir tanto per lui, la forma del suo volto; sebbene io sia lei, sebbene si perda in lei la mia struttura! -
Oh ricordo, sii me! Tu - lei - sii ricordo, tutto e solo, per sempre; ricordo che mi guardi e mi sorrida nel nulla; e ricordo, vita con mia vita, divenuto eterno cancellandomi, cancellandomi!
Sei così bella tu, come il morbido prato dietro l'arcobaleno nel meriggio silenzioso d'acqua e sole, come l'increspamento della primavera di fronte al sole dell'aurora come l'avena fine del serraglio di fronte al sole del tramonto dell'estate come i tuoi occhi verdi col mio sorriso rosso come il mio cuore profondo col tuo amore vivo.
Gioia del sogno, che mai uguagliò nessuna gioia reale! - E che triste gioia quotidiana questa a cui ci adattiamo, dimenticando l'altra, l'altra, l'altra; che sa; ogni giorno, di non essere più che vano seme del fiore del sogno! -.
Il mio amore era così unico come il cielo iridato di una goccia di rugiada, in un fiore dell'alba. Il tuo sole mi colpì nel sangue, evaporò la rugiada, e restai senza cielo.
Chi più di me ha scavato nel profondo la miniera d'Amore, dice, dove risiede il centro della sua felicità: ho amato, ho conquistato e detto, ma se dovessi amare, conquistare e dire, finché non sarò vecchio, non potrei mai comprendere quel nascosto mistero; oh, non è che impostura tutto quanto: e come nessun alchimista ha potuto scoprire l'Elisir, ma ugualmente glorifica il suo fecondo vaso se per caso gli accade di scoprire qualche odorosa sostanza, o nuova medicina, così gli amanti sognano un godimento ricco e prolungato, ma non trovano altro che una notte estiva simile all'inverno. La nostra pace, il denaro, l'onore e il nostro giorno, questo noi pagheremo, per questa vana ombra di una bolla d'aria? In questo ha fine amore, che ogni uomo può essere felice come me se può sostenere la breve vergogna di una farsa nuziale? Quell'infelice amante che afferma non essere i corpi a sposarsi, ma solo gli spiriti, e che pretende trovare in lei un Angelo, in egual modo esatto parlerebbe dicendo di udire nel quotidiano e rozzo strimpellare roco il suono delle celesti sfere. Non sperare che la donna possegga intelligenza, al massimo ha estro e dolcezza, e non è, una volta posseduta, altro che vuota forma.