Scritta da: Marilù Rossi
in Poesie (Poesie d'Autore)
Sera
Come, unendosi, nelle chiome d'oro,
al vento mite, la mia anima
mi dice, libera, che sono tutto!
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Come, unendosi, nelle chiome d'oro,
al vento mite, la mia anima
mi dice, libera, che sono tutto!
Oh ricordi segreti,
fuori delle strade
di tutti i ricordi!
Ricordi, che una notte,
all'improvviso, risorgete,
come una rosa in un deserto,
passione più grande del freddo oblio -,
sentieri della vita
meglio di uno,
che quasi non si vive!
Viottolo
giornalmente arido;
improvvisa meraviglia
d'unica primavera,
dei ricordi dimenticati!
Sei come il fiore
del ramo più alto
del cielo.
Il tuo profumo viene
che buono! Da tanto lontano
come io reco,
col ramo più profondo
della terra, il mio bacio.
Io non sono io
io non sono io
sono colui
che cammina accanto a te senza che io lo veda;
che, a volte, sto per vedere,
e che, a volte, dimentico.
Colui che tace, sereno, quando parlo,
colui che perdona, dolce, quando odio,
colui che passeggia là dove non sono,
colui che resterà qui quando morirò.
Oh i tuoi occhi, ancor fissi
ai roseti del cielo;
feriti, nel misto
di umano e divino,
da spine di stelle!
Il tuo corpo: gelosia del cielo.
La mia anima: gelosia del mare.
Altro cielo pensa la mia anima.
Altro mare sogna il tuo corpo.
Vorrei essere sempre per te, vita,
come il fiore, che durante la notte
dal sogno infinito di tesori
delle sue foglie chiuse,
dona, in un momento, aprendosi col giorno,
tutta l'essenza del suo sogno!
Se ne va, se ne va, se ne va!
Se n'è andato!
E col momento,
se n'è andata l'eternità!
Nel nostro amore, la pena e la gioia
si accendono e si spengono,
come, a primavera,
la mattina e la sera.
Oh soave scontro dolce
dell'ombra e della luce,
della luce e dell'ombra
-né luce del tutto,
né ombra del tutto -,
belle loro due, come quelle due;
simulacro di lotte,
uguali nella disfatta e nel trionfo!
Nella notte d'inverno
galoppa un grande uomo bianco
galoppa un grande uomo bianco
è un omone di neve
ha una pipa di legno
un omaccio di neve
inseguito dal freddo
arriva in paese
arriva in paese
vedendo la luce
si sente sicuro
in una casetta
entra e non bussa
in una casetta
entra e non bussa
e per riscaldarsi
e per riscaldarsi
si siede sulla stufa arroventata
e d'improvviso ecco che scompare
e rimane solamente la sua pipa
proprio nel mezzo di una pozzanghera
e rimane solamente la sua pipa
e il suo vecchio cappello.