Poesie generazionali


Scritta da: Anna Rijtano Mallus
in Poesie (Poesie generazionali)
Quando la notte
è un rigurgitar d'insofferenza
e il rumorio del silenzio
intorpidisce,
per placar l'animo mio avvilito
volgo lo sguardo alla basilica
testimone di mille notti insonni.
La collina su cui s'erge
pare una coltre di luci che brillano
di una luminosità intermittente
come fiaccole al vento.
Più su,
il cielo trapunto
di stelle sfavillanti
sembra una processione
di agili lucciole.
Ma eccone una.
Una soltanto,
imponente e fulgida
quasi la tocco
a quella stella
ho dato un nome: il tuo.
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    Scritta da: Oliviero Amandola
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Se il vento urla, tu chiamami più forte

    Se il vento urla, tu chiamami più forte,
    non lasciare naufragare la tua voce fra mille pensieri,
    reclama quel suono che ti ha fatto cadere,
    e se il vento soffia più forte, tu vola più in alto.

    Angelo, anima mia, tu che hai vissuto una vita non ascoltata,
    dove ogni decisione era solo un pretesto per nuovamente fuggire
    accogli in te la felicità segreta che sa catturare e trattenere al viso il sorriso più puro.

    E adagiando le tue emozioni in un nome, a gran voce,
    chiamami ancora,
    sia che il vento urli o che sia solo più una soffice brezza,
    nella libertà che nell'ultima ora conquista ogni mente confusa,
    tu liberati, e vola lontano da quella presenza mai esistita.

    Vola libera chiamando forte il mio nome,
    cosicché la vita tu possa dire d'averla vissuta
    non solo più guardandola attraverso uno stretto spiraglio di luce,
    ma sognando, ritrovando dei nostri giorni, il loro giusto valore,

    e se il mondo urla fermando ogni tua scelta,
    tu sappi andar oltre, e vola,
    vola alto reclamando a gran voce il tuo pezzetto di cielo:

    Poiché è solo nel sentirsi liberi in ogni orizzonte,
    che attraverso l'immenso, si raggiunge la meta, che da sempre, arricchisce di coraggio una voce che il tempo, pian piano scandisce:

    E se il vento urla, tu chiamami più forte,
    poiché oltre i marosi, giace adagiandosi al sole,
    il mio nome nel tuo.
    Composta mercoledì 24 settembre 2014
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      Scritta da: Roberta De Santis
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Vorrei solo che m'amassi
      oltre le spine oltre il lungo gambo
      oltre la mia volontà di sole
      che è immutabile nel tempo e nello spazio
      egoista io in questa determinazione
      Eppure se trovassi il coraggio di perderti in me
      vedresti il cielo e le infinite sfumature d'azzurro
      nei miei occhi petalo scuro
      sentiresti la linfa del dolore nascere dal rimpianto
      ed esplodere in lacrime e foglie di rugiada mattutina
      i sorrisi della mia vita pulserebbero in te
      come un cuore aggiunto
      e smetteresti d'invecchiare...
      se solo m'amassi...
      Composta martedì 23 settembre 2014
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        Scritta da: dantino
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Ma tu mi ami

        Così semplicemente
        per le mie calde mani, oppure
        per i miei pensieri
        per queste piccole ali, pesanti ed avare
        che ormai... non mi sanno portare
        tu, mi accompagni per mano
        in questa vita forzata e frugale
        che la malinconia nasconde, che faticosa respiro
        che tocchi e sopporti senza mai dire
        tu mi ami
        quando funambolo danzo, sopra fradici panni stesi ad asciugare
        l'universo del pianto, che a volte non vedi
        quando mi fingo morto per non farmi male
        e per non darti dolore
        nuoto senza respiro di cuore, quando tuona di mare in mare
        e suono e parlo
        e tu mi ami
        con le tue bionde mani e con i tuoi occhi buoni
        tu mi ami?
        se dopo ancora e nonostante io
        e nonostante tu
        avrai sempre terso il cielo per farmi provare, ancora, nuovamente il volo
        io non so, cosa rimane
        io spesso non capisco
        ti sono grato per amarti, per sapermi amare
        se tu mi ami
        Chiedo la tua felicità
        non mi accontento del tuo amore.
        Composta martedì 23 settembre 2014
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          Scritta da: Oliviero Amandola
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Credo a i sogni, e all'incendio, che il desiderio, ogni pensiero solleva

          Credo ai sogni, e così ti ho rivista;
          avevi labbra di rosa,
          nella tua pelle
          che profumava di pesca,
          ed espandevi dolcemente nel vento
          l'essenza viva di ogni tuo più sincero sorriso
          ma sulle labbra e negli occhi,
          trattenevi stretto un doloroso rimpianto,
          come fosse un doloroso ricordo,
          per le troppe carezze nel tempo negate.
          Ed io non sapevo,
          quanto già allora nei tuoi pensieri,
          per me, avevi baci si seta.
          ma ad oggi, come te,
          anch'io mi ritrovo ferito dentro ogni pensiero
          così credo all'incendio
          che ogni cuore solleva,
          e credo nella preziosità di uno sguardo,
          che rende raro il cristallo più vero,
          dove è la tua voce,
          che dona ad ogni mia parola,
          la stessa gentilezza di suono
          che solo un fiore, al cuore di chi ama
          da sempre,
          sà segretamente donare.
          Composta martedì 23 settembre 2014
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