Poesie generazionali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie generazionali)

Non vedo l'ora di diventare nonna

Non vedo l'ora di diventare nonna ancora.
Manca ancora qualche giorno.
Impaziente anche il nonno.
Siamo tutti preoccupati, e ci siamo preparati.
Valige davanti all'uscio della porta,
è pronto persino il pesciolino, con il suo piccolo fagottino.
Non siamo più nella pelle, non vediamo l'ora che scocchi l'ora.
Composta martedì 30 settembre 2014
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    Scritta da: JNero
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Deserta spiaggia
    un sorriso mi increspa le labbra
    lei sorride e il mondo tace

    la brace si sta spegnendo
    il vento soffia flebile e gemendo
    mi racconta d'un ragazzo e d'un affetto

    tento di raggiungerla nella sua dimensione
    mi pento di questa decisione
    si allontana solo di più
    giù nel profondo affondo nel mio mondo
    spero in un salvataggio, ci conto
    da solo sprofondo.
    Composta venerdì 22 agosto 2014
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      una cosa breve

      La sua figura si allontana.
      La mia brutta figura resta con me.
      È stato un attimo.
      Vederla,
      vedere quel viso farsi smorfia,
      il sopracciglio alzarsi.
      Anche il mio specchio
      mi avrebbe fatto sentire meno in imbarazzo.
      Né buonasera né arrivederci,
      ciao o addio.
      Il grande problema degli appuntamenti al buio è quando cessa il buio.
      Composta lunedì 29 settembre 2014
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Una donna

        Scuote la testa
        ancora prima di sentirmi.
        Il no è per tutto,
        che taccia o parli,
        che offra o chieda.
        E muove gli occhi
        ma solo per guardarsi intorno,
        per non vedermi il viso.
        Ha sempre detestato la faccia dei perdenti.
        Forse quando lo diceva pensavo che scherzasse,
        o mi sopravvalutavo.
        Invece mi avvertiva.
        Composta lunedì 29 settembre 2014
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Alle saline

          C'è gente in giro stanotte,
          il clima lo consente,
          il tanto bere aiuta a stare in gioia.
          Anche l'aria ubriaca.
          Per qualcuno è ubriaca.
          Ci si ride su.
          Ride la gente.
          Il riso abbonda,
          ma ormai sulle labbra di molti,
          non solo degli sciocchi.
          Forse sono in molti gli sciocchi.
          Avrebbe tanto lavoro il sale
          se dovesse coprire il riso sulle loro labbra
          ed entrargli nelle zucche.
          L'impresa è tanta,
          ma non c'è il rischio di sbagliare.
          I saggi hanno le labbra cucite.
          Composta domenica 28 settembre 2014
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Il tempo che resta

            Vorrei stare con te,
            nei giorni avenire,
            invecchiare con te,
            in pace,
            e serenamente,
            se possibile;
            non voglio perderti,
            non voglio lasciarti;
            solo stare con te,
            per i giorni che restano,
            condividere con te,
            la vita,
            il futuro,
            le speranze;
            stare con te,
            e tutto quanto chiedo.
            Composta domenica 28 settembre 2014
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