Poesie generazionali


Scritta da: Mariella Buscemi
in Poesie (Poesie generazionali)
Trafiggimi di spine la spina
e spira d'alito fresco sulle spire
col gusto del tuo respiro guasto
e
ponimi all'ombra dell'ambra
coprimi con foglie
proteggermi come fossi figlia
ed il tuo giaciglio mi sia culla
e le tue braccia, cella,
il sole non mi bruci,
ma non mi renda sola,
scostami ogni velo
e fà ch'io prenda il volo
libera dai rovi di more
bagnarmi nel tuo mare.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Carlo Peparello
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Più tempo

    Più tempo per me stesso, col quale parlavo poco ultimamente
    Più tempo per le persone vere, quelle che lo sono sempre state, senza pause
    Più tempo per le mie passioni, che spesso ho accantonato inutilmente
    Più tempo per riflettere, e non camminare sulle orme che mi sfilano dietro
    Più tempo per prepararmi, nuove sfide devo confutare il buono che c'è in me
    Più tempo per tornare forte, perché ci sono cose che te la prosciugano come vampiri
    Più tempo per dar spazio ai sogni, scacciando realtà che appartengono ad altri
    Più tempo, in modo che il futuro si riprenda il passato.
    Composta lunedì 4 agosto 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvio Squillante
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Benvenuto

      Benvenuto nel mondo dove il rifiuto è la prima dedica,
      benvenuto nel mondo dove se tu sbagli c'è sempre chi predica,
      pronto a metterti sulla forca
      ma tiri la corda solo chi non ha la coscienza sporca.
      Mi spaventa il mare, il mio futuro ma non la mia morte
      e so che se vuoi farcela devi essere davvero forte,
      cadrai e ti rialzerai spesso da solo
      e capirai che sono solo i traguardi a fare l'uomo
      ti farai sempre meno male
      botta dopo botta
      mentre io di delusioni ho fatto già una bella scorta.
      Composta domenica 3 agosto 2014
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvio Squillante
        in Poesie (Poesie generazionali)

        #2

        E se vuoi ringraziamo la sorte
        ma le difficoltà lo sai si superano insieme
        solo se sei forte
        tenerti tra le braccia per me è tachicardia,
        ma vivere al limite è una scelta mia
        anche se mi hai visto buttarmi giù spesso
        per questa vita arpia
        ma se mi baci il male va via
        il mio sorriso si riavvia.
        Stretti nelle mani mi ripeti "In noi ci credi?"
        se guardi i miei occhi a parte l'amore cosa vedi?
        Questa non è una poesia è la mia verità
        racconto agli altri della tua dolcezza, della sensibilità.
        La notte passa ma io resto innamorato di te,
        e mi chiedi ancora il perché.
        Composta domenica 3 agosto 2014
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Il Mercante Errante
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Donne

          Creatura divina,
          si possono scrivere milioni di versi citando l'amore,
          e se ne possono scrivere milioni, che parlano di vita,
          e altri, che ci narrano storie fantastiche,
          ma cosa si può scrivere della creatura perfetta,
          tu donna madre, sorella, amica e amante...
          molti i ruoli, ma semplice l'essere,
          in te la forza non si sprigiona solo fisicamente,
          la tua forza, è qualcosa di più sottile,
          di meno percepibile, ma di un infinita grandezza,
          tu, che con solo lo sguardo, sei capace di penetrare
          l'anima di un uomo,
          tu, che con un bacio, scogli il ghiaccio nei cuori,
          tu, che magicamente dai la vita...
          e anche se sai perfettamente, che saranno
          pochi, coloro che sapranno davvero comprendervi,
          e pochi, coloro che sapranno davvero amarvi...
          ma voi nel vostro infinito amore sarete sempre
          donne.
          Composta sabato 8 giugno 2013
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie generazionali)

            S. M.

            Mery va avanti senza mai dimostrare di avere bisogno,
            Mery non ci crede ma,
            nessuno mai la potrà svegliare da questo brutto sogno.
            Mery non si ricorda più quando non passava indifferente,
            non si ricorda più quando i problemi erano altri,
            l'invidia della gente.
            Mery seduta passa le ore senza più pensare a niente,
            seduta solo a ricordare quelle dolci emozioni
            quando era un fiore,
            quando era primavera tra la gente.
            Quando di sognare non aveva bisogno,
            fino a quando la primavera non l'ha lasciata,
            quel brutto giorno.
            Mery sente Il peso di chi è indifferente,
            Il peso di chi dice che la vita è cosi e non si puo fare niente.
            Mery pensa che qualcosa si poteva fare.
            Mery pensa che qualcuno gli poteva ridare,
            quei petali persi in una buia tempesta,
            e sogna ancora un po' d'amore,
            un raggio di sole, in un giorno di festa.
            Composta giovedì 31 luglio 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Carlo Peparello
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Ruin

              Non esiste un giorno sbagliato
              un momento adatto
              un'occasione
              Siamo fatti di attimi troppo brevi
              troppo attaccati tra di loro
              E noi troppo incuranti delle sfumature
              non sappiamo più goderci un tramonto
              ci sfugge l'infinito fulgore e i suoi colori brillanti
              Della pioggia insultiamo l'impeto
              la pelle ormai è insensibile ad ogni carezza
              Davanti ad un fuoco non ci perdiamo più
              la mente avvizzita non viaggia oltre confine
              Non ci interessa più il passato
              gli esempi sono scomodi e così estranei
              Contiamo soltanto noi proprio quando non contiamo nulla
              Siamo orgogliosi del nostro apparire
              vuoti ed esauriti nell'aspirazione come vecchie miniere
              Comunichiamo senza trasmettere
              Guardiamo in faccia la gente senza ricordarne il colore degli occhi
              I significati non sono più una priorità
              le lezioni di vita già sentite, superflue
              l'esperienza altrui eredità che non ci sfiorano
              Siamo domande che non cercano risposte.
              Composta giovedì 31 luglio 2014
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: JNero
                in Poesie (Poesie generazionali)
                Cerco la magia in ogni attimo
                battito
                di ciglia, di cuore
                sguardo d'amore
                infatuazione, cotta
                le dita che si toccano come sabbia che scotta
                alzi lo sguardo imbarazzato
                sfocato vedi il viso di un angelo e ti chiedi se non rischi di infrangerlo
                quindi lo accarezzi con più cura della sutura dell'anima di uno psichiatra
                l'innata tua bellezza mi rende uno straccio
                un abbraccio troppo lungo per durare un secondo
                il mondo
                si ferma, ci fa da sfondo
                siamo universo
                siamo infinito
                colpito dal tempo perso sfido
                l'eternità a portarti via
                mia
                questo conta
                l'impronta indelebile come sull'anima le tenebre
                mi cambi da dentro
                ti cambio ma stento
                ti tengo in equilibrio sul burrone che separa il mio e tuo cuore
                così lontani così uguali
                Dio dammi le ali
                per volare e raggiungerti.
                Composta sabato 28 giugno 2014
                Vota la poesia: Commenta