Poesie generazionali


Scritta da: Ardith
in Poesie (Poesie generazionali)

Amore mio

Mia fraterna amica:
purissima donzella,
compagna di giochi.
Mano nella mano
camminiamo per i
sentieri verdeggianti
del bosco.
Il mio cuore è mutato
non vedo più la
sorella ma la dama
che lei è diventata:
i suoi seni pieni,
le sue lunghe gambe,
le sue leggiadre curve.
In lontananza si odono
le campane di St. Andrews,
gli uccellini si uniscono
festosi al mistico scampanar.
Circondati da alberi di
lussureggianti conifere,
tu mi sorprendi... ti denudi.
La mia virilità scalpita
dolorosamente.
Rispettoso ti rivesto,
amore mio.
Dolcemente ti sussurro:
"Prima ti sposo davanti a Dio".
Composta giovedì 21 giugno 2012
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Grullaggine

    Non c'è peggior soggetto
    che risulti ben accetto
    di chi ride giulivo
    allorché gli chiedi
    di esser comprensivo
    se sei stato così rimbecillito
    da giudicarlo,
    per la diletta figlia,
    un buon partito.
    Difatti meritava la sponsale
    ben altro arsenale
    nell'atto ancestrale,
    se con la testa
    si va a commisurare
    alla necessità di procreare.
    Perciò la scuse
    son obbligatorie
    senza accampare tante storie.
    E così il "maritozzo"
    hai licenziato per quel
    che non aveva realizzato.
    Ma quello allor serafico
    dice: con le scuse
    puliscitici il culo,
    il mio arsenale
    sta al sicuro° (funziona)
    e, al momento,
    sa essere ben duro.
    A te manca una rotella
    e la tua figliola, per me,
    può rimaner zitella!
    La testa conta
    sol fuori dal letto, tieni a mente
    quel che ho detto.
    In tal contesto
    la passione scende in campo,
    si pone a fianco
    e non lascia scampo,
    allor s'impenna l'arsenale
    e si rallegra la sponsale,
    pur nell'essere spirituale.
    Perciò l'amor
    senza passione
    è una vera costrizione,
    che non s'addice
    a dar soddisfazione
    e neanche è utile
    alla procreazione,
    se si vuol dipanare
    la questione.
    Male ho fatto i conti,
    or son io
    che taglio i ponti,
    qui, limite non c'è
    all'ipocrisia,
    vado in pace e tanto sia.
    Ma codesta fanciulla
    non sa amar,
    povera grulla!
    Composta domenica 6 luglio 2014
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      Scritta da: Luigi Berti
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Ricordi

      Ho tanti ricordi belli mi piacerebbe riviverli,
      ma manca la persona con cui li ho stampati,
      nel posto dove è andata non posso entrare io,
      la porta è sempre aperta ma lascia a te la scelta,
      concedo al buon Dio di decidere il tempo mio.

      Sopra le ali della mente sempre sei presente,
      ti porto con me in volo sulle note del passato,
      dove tutto era uno spasso il sorriso sempre pronto,
      il ricordo strizza il cuore e senza te fa anche male,
      è uno spasmo di dolore che porterò fino alla fine.

      Non sono le lacrime sul viso a farmi male,
      ma i ricordi che ho nel cuore a farmi soffrire.
      Composta martedì 8 luglio 2014
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