Scritta da: Sannino Michele
in Poesie (Poesie generazionali)
Desiderio costante
passione irrefrenabile
nato per te
vive in me
mi inonda la mente
rapisce il cuor mio
ormai succube
del tuo amore.
Composta venerdì 4 luglio 2014
Desiderio costante
passione irrefrenabile
nato per te
vive in me
mi inonda la mente
rapisce il cuor mio
ormai succube
del tuo amore.
Dormo come un bambino
il sonno dei giusti
nonostante i rimorsi
nonostante le colpe, i rancori, nonostante i compiuti torti
vivo il sonno sbagliato, dei giusti
Ho visto, passarmi le sciagure accanto
ho visto la paura, ho veduto sguardi pieni di paura
ho vissuto il sentimento dell'impotenza ed ho pianto
ho compiuto l'illusione, rapinando il vento
degli odori, delle luci e dei colori
ho pianto e mi mancava il tempo
io... sopporto, possiedo spalle forti
io sopporto il mondo
questo pesante e vano, inconsapevole mondo
ho compreso il greve, il gioco e il sogno
tutto e, l'inganno
non piangere ti prego
tu non piangere
muoio, per ogni tua lacrima
ogni volta che piangi.
Il sole si sta alzando lento.
Pigro nel suo viaggio,
illumina pian piano
questo mondo sonnacchioso.
Lo sveglia delicatamente,
accarezzandolo con dolcezza;
gli sussurra parole d'amore.
Come vorrei essere quel fragile papavero
baciato da un monello raggio di sole.
Dipingersi gl'occhi di cieli smunti di pioggia
con i polmoni sulle nuvole
e la pelle riarsa dal sole nero.
Mille corsi dentro,
ma nessun mare intorno
addirittura
l'opera di lavarsi le ferite col sale
per cicatrizzare,
ma non dimenticare di far più male.
E sentirsi attraverso il Dolore,
ché la carne è rimasta
a far da unico senso
l'orecchi taciuti,
gl'occhi ingabbiati dalle ciglia,
la parola mancat
Dal basso.
Lo schianto di certe carcasse
c'aspettano lo sciacallo,
prepararsi a farsi pasto,
poi,
d'improvviso,
commettere il balzo
ed uccidere per non uccidersi,
ché in questa vita che sa di morte
la morte si ha, vivendo.
Mi sei stato onda alta
sciabordio tra le ciglia
mareggiata in punta d'abisso
confuso tra i coralli
come medusa velenosa
uncinarmi il cuore
ed infettarmelo
tramortita
a galla
sul pelo d'acqua
ritrovarmi naufraga
fradicia d'antico sapore di fondali
adesso
solo rena
Branchie nuove in questa moria di pesci.
La notte è buia, come il cuore mio adesso.
Rimbomba il pulsare dei pensieri sulla mente stanca,
per quanto dovrò ancor angosciare questo amor mio?
Colei che tanto canto si culla fra le lacrime dell'alba.
Magnificenza che si affretta a tornare incredula a tanto scempio,
ma costretta a sorgere per alleviar le pene.
Ricordi di eventi passati
impressi nell anima e mai dimenticati
la memoria inganna la mente umana
facendogli credere che la morte sia lontana
e inducendolo a ripensare
a ciò che è stato e spesso a dimenticare
la memoria è come un quaderno
che non potrà mai essere eterno
oggi sono proprio stufo di ricordare
forse a volte è meglio dimenticare
ciò che è successo, le notti passate
a parlare con te, le tue facce svogliate
ma la persona a cui si ripensa difficilmente è al tuo fianco
ma almeno spero che anche tu possa notare che manco.
Dal viaggio tornavi contento.
Mi portasti la ginestra,
così di giallo splendente
e come di Sole inondata
e indorata e profumata
del selvaggio limitar del bosco
ove crescea frugale
tra sassi e sterpi,
da far meraviglia.
E un gesto 'sì premuroso
rendevan le stazzonate vesti,
ancor provate dalla raccolta,
lucenti e preziose,
tanto eran di grazia ricolme
mentre mi porgevi
quel gioiello assoluto.
Or troneggia nella stanza
la natura,
che rivela con te
la sua grande anima.
Come queste mani
è il nostro amore
che elude separazioni e mancanza
dita camminarsi vicine
sui percorsi della pelle
cercarsi di vena in vena
fermarsi ad altezza del desiderio
marciare sul concavo e convesso
come se in noi ci fossero alture
e fossi
e valli
invece
solo corpi.