Poesie generazionali


Scritta da: Andrew Ricooked
in Poesie (Poesie generazionali)

Dietro le quinte

Ti osservo da
lontano.
Nascosto dietro l'immagine di
me stesso.
In silenzio.
E mi interrogo a sorpresa.
Sono impreparato.
Non so darmi una risposta adeguata.

Continuo ad osservarti...

Mi chiedo...
Mi chiedo se nella tua vita così
piena
e
perfetta
ci sia un
posticino
piccolo
riservato
accogliente
anche per
me.

Per me e i miei scheletri chiusi a chiave nell'armadio.
Per me e i mostri che vivono sotto il mio letto.
Per me e per le ombre incollate alle mie mani.
Per me
e
per tutti i miei
difetti
e
i miei
errori
e
i miei
orrori.

Ritagliami uno spazio all'interno del tuo dolce mondo.
Salvami.
Dammi riparo per un po'.
Scalda le mie ossa.
Accarezza la mia carne.
Lasciami respirare di nuovo...

In cambio...
In cambio avrai tutto ciò che di
buono
tengo da parte
per le
occasioni
migliori,
per le
persone
migliori,
per
te.
Composta sabato 14 giugno 2014
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    la casa della stanza murata

    Speriamo solo di non continuare
    ad avercela cosi tanto con noi stessi.
    Quando non ci basterà più il vino,
    come non ci sono bastate le erbe prima,
    a cosa ricorreremo.
    Alle risse tra di noi
    coi coltelli delle cene,
    sporchi di carne infilzata,
    alla testa sbattuta forte sulla pietra
    per fare uscire il nulla,
    ad una stupida tardiva vocazione
    che ci illuda di avere cento guance ancora da mostrare,
    da porgere,
    o alla solita serata di parole,
    i "ti ricordi"
    "mi ricordo"
    i "ma lasciamo stare",
    col solito finale:
    "dai passami il bicchiere".
    Dalle risse di piazza
    a quelle da pollaio.
    E quando i mitra appoggiati al muro
    di quella stanza che nessuno rammenta più
    ci odieranno
    per esser stati presi una sola volta in mano
    e mille volte in giro,
    e le bandiere
    con i colori dell'allora saranno stracci
    per ripulire casa e non la società,
    chi sa che cosa penseremo delle rivoluzioni
    che ci hanno messo in testa
    ed anche nel didietro.
    In un raro momento
    di libertà di mente
    ci accorgeremo quanto si sta bene soli
    senza compagni o camerati,
    senza ideologie.
    E sarà d'obbligo evitare per un po' gli specchi
    che impietosamente ci direbbero
    che tutto questo
    l'abbiamo capito troppo tardi,
    e forse non del tutto,
    e siamo vecchi.
    Ma che triste sensazione
    se quando metteremo il naso fuori,
    magari per comprarci l'ennesimo quartino (di vino)
    ci rivedremo in qualche matto che urla in giro o sventola bandiere che diventeranno straccio,
    o tiene il mitra nascosto sotto il braccio.
    Uno di quei mitra anche lui fra un po' ridotto a ferro vecchio
    ed appoggiato al muro,
    ma in casa d'altri.
    Il muro,
    l'unico nel tempo
    ad essere rimasto duro e puro.
    Composta mercoledì 11 giugno 2014
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Tu vita

      La vita, già la vita,
      una parola semplice
      che copre un infinito,
      la vita, complicata e amorevole,
      vita che spezzi anche i sogni,
      e tu vita,
      quante vite hai preso,
      quante vite
      hai piegato!?
      Tante,
      quanti sogni hai spezzato!?
      Tanti,
      tu vita che
      conosci più
      dolore che gioia,
      tu vita piccola parola.
      grande ne è il senso.
      tu vita. non mi spezzerai
      tu vita non ruberai i miei
      sogni, io vita, non te lo permetto,
      son donna,
      fragile, ma forte,
      riprendo i miei sogni
      e ricomincio. a camminare!
      E, tu vita, non mi fermerai!
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Triste pagliaccio

        Triste pagliaccio,
        nascondi in quel sorriso
        finto le tue
        delusioni,
        e mentre sorridi
        aspetti invano
        il tuo destino,
        destino che arriva e
        non,
        e tu fedele al tuo
        credo inganni
        la vita con un sorriso,
        pagliaccio sei tu,
        si pagliaccio
        di vita
        che mentre sorridi
        guardi speranzoso
        l'infinito, tu che
        nulla vedi, oltre a
        quel che non sai,
        rimani nel tuo sognare,
        e mentre una lacrima
        ingoi aspetti...
        seduto con un sorriso
        dipinto,
        aspetti
        il tuo destino!
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