in Poesie (Poesie generazionali)
Il tuo respiro
Anche se non posso
sfiorare il tuo viso
a un passo dalle mani
io vivo del tuo respiro
che riempie i miei giorni.
Composta sabato 31 maggio 2014
Anche se non posso
sfiorare il tuo viso
a un passo dalle mani
io vivo del tuo respiro
che riempie i miei giorni.
Vana è l'attesa dei cuori che non si cercano.
Nessun palpitare si ode.
Fiaba triste che la luna nasconde all'imbrunire.
Deserta è la strada dei nostri incontri.
Solo i paperi fanno l'amore questa notte.
Sfasciami il fiato
Anossia emozionale
Diventami trappola dove lasciare il mio pelo
Cadimi tra i seni
palmi e petto
Spegnimi il pudore
e bagnalo in punta di carne
Sbottonami lo sterno
Sii nemico
e lasciami segni visibili
ad ogni schianto di sistole
_diastole illusoria
di sussurri impronunciabili
col sapore sessuale
Poesia sporca
d'una metrica erotica
iato tra costole e vertebre
Prima d'entrarmi
dimorarmi in uno spasmo
ch'io t'attenda tra l'ultimo respiro
ed il primo affondo.
Appoggia la tua mano nella mia,
avvolgi le tue dita, fra le mie,
sfiora con il tuo respiro il mio cuore,
accarezza la mia anima,
scaldala con il tuo sguardo,
abbracciami
e non dir parole ma solo baciami.
Ricordami
e ricordati
che niente
può cambiare
quello che è stato donato
al nostro cuore.
Ti penso amore, sei il mio desiderio.
Steso, le mie membra giacciono vive,
pensieri di te animano sensi alti,
animano voluttà conturbanti.
Quadri, passi condivisi, nascono,
si muovono in spazi nuovi e colori,
sono odori e di noi caldi sapori;
cornice di sogni li racchiude ora.
Te attendo amore che piacere voglio
steso qui in passione di sogni caldi.
Sovrani di regni lunari
ad udire candide lire
impietosire latrati animali
seguirne musica
tra corde e dita
Le pietre siano suddite
e si scambino di posto
ad incalzare le nostre ombre
staccarsi - unirsi
in gemiti come singhiozzi
dominarci il furore
grondanti di liquidi addosso
come guerrieri.
Mescolarci i colori
come chimici magici
inumidirci le labbra tumide
lambirci con le mani timide
stringerci nell'abbraccio a fare nodo
abitarmi come fossi nido
amarci al centro degli sguardi
in ciglia di promesse
sul pianto lungo le guance
la tua presa lungo i fianchi.
Deciduo non senso
c'apre falla
mi vanifica
ammantandomi di vaghezza
etereo
astratto sentimento decadente
accenni di vita sottopelle
fluida
dissolubile
arrestabile
magma liquido
a tratti spegnersi
gelificarsi vicino al cardio
dove mi gonfia il desiderio
irriducibile
irriproducibile
_uccidermi
lento
s-finirmi nell'impossibilità.
E non si vide foglia
toccare il suolo
per aver amato la brezza
nutrirsi d'attesa
rimandare la sconfitta
ma seccarsi d'emozioni
e scricchiolarsi in aria
Ma non si vide alba dopo la notte
né schiuma di mare indicare il movimento
né respiro essere legato alla vita.