Poesie generazionali


Scritta da: Francesco Gatto
in Poesie (Poesie generazionali)

Ricordi d'amore

Eppure eravamo felici, ricordi?
Chiudo gli occhi ed in mente ho il tuo sorriso
e vederlo è puro piacere per i miei occhi
goduria per le mie orecchie
amore per il mio cuore
purtroppo le cose cambiano
i miei occhi ora piangono
le mie orecchie non sentono
il mio cuore sanguina
oh le tue labbra, come scordarle
dolci come lo zucchero
morbide come le nuvole
calde di amore
ogni ricordo ferisce il mio viso con un sorriso
e lacera il mio cuore.
Composta giovedì 10 aprile 2014
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    Scritta da: Fabio Marinaro
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Schiacciato dal peso del vuoto

    Te ne sei andata. Io ho tentato di fermarti a me; ora muoio dentro.
    E nessuno sente niente.
    Io sento il vuoto.
    E nessuno sente niente.
    Non un fischio, non un suono.
    Terrificante vuoto.
    Non c'è odio, né rancore, c'è solo un vuoto di quel grande Amore.
    Composta martedì 13 maggio 2014
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      Scritta da: Marilisa Menegatti
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Essenza

      Un'emozione
      non è compatibile con una reazione.
      Esplodere di gioia
      davanti al suo sembiante
      e mostrare indifferenza
      quando dentro stai piangendo
      lacrime di cristallo
      per un amore talmente forte
      da distruggere un muro di amianto.
      Oh angelo
      se solo tu sentissi il tremito
      che il mio cuore continua ad avere ogni volta
      che i miei occhi si posano su di te.
      Se solo provassi
      per un battito di ciglia
      l'estremo desiderio d'avermi tra le tue braccia
      pari al mio.
      Quante primavere di pioggia
      potrebbero divenire estati
      e quanti inverni freddi
      potremmo scaldare
      perché basterebbe un cenno per infuocare il mio cuore.
      Un cenno. Una parola. Un gesto.
      Lontani in un mondo diverso da questo costruito
      senza un possibile sforzo di convinzione.
      Portami via. Lontano.
      Via da tutto.
      Storie di amori e di guerre
      sarebbero solo un ricordo
      perché attraverso i nostri occhi io vedo il mondo
      un mondo che nessun pittore ha mai potuto dipingere
      nessun fotografo ha mai scattato
      nessuno scienziato ha mai scoperto
      né le parole di un poeta hanno mai sfiorato.
      T'amo angelo
      come nessuno al mondo che sia mai esistito.
      T'amo
      come se tu fossi l'unica brezza che io riesca a respirare
      mancando te
      io muoio d'improvviso.
      Mancando te
      la scia di luce si spegne.
      Mancando te
      l'universo intero perde il senso.
      Tu sei il mio universo
      la mia vita
      il mio senso
      il mio bisogno primario
      tu sei l'essenza di me stessa.
      Composta venerdì 2 maggio 2014
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        Scritta da: Mariella Buscemi
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Ho un battito che m'avanza in aria
        nelle distanze e nelle separazioni
        per colmarmi il dolore al petto
        del bisogno e della mancanza.

        Ho un tocco speciale ed uno spiraglio di pelle
        che conservo quando la solitudine che custodisco
        come sacra mi fa rifiutare anche l'ultimo mio sguardo,
        ché mi abbandono e mi perdo di vista,
        sconfinata ed eccessiva come sono.

        Ho un sussulto ed un respiro,
        una corsa ed una fermata
        che mi instillano siero di vita
        quando mi prende la morte legata al tormento,
        stretta agli umori fragili,
        mi chiude a doppia mandata,
        rendendomi sospetta al mondo.

        Inadatta.
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