Poesie generazionali


Scritta da: SalMessina
in Poesie (Poesie generazionali)
Sognarti sarebbe stato
Come navigare il cielo
e prenderti ai confini della terra
Dell'universo il canto i rintocchi
Delle campane in festa

Nel vento è come sfidare
Quando si fa sera
Il volo delle aquile le nebbie
i concerti degli amanti
Le splendide serate dell'estate

e camminare l'amore dei sentieri
Le luci nude soavi delle lucciole
Momenti solenni questi
Improvvisati come quando
Sorge lo spirito dal sognante altare

Dei memori sentieri
Assorbo le fragranze del tuo seno
Le grazie dalle caviglie al grembo
Così sempre eternamente all'unisono

Semplicemente.
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    Scritta da: Mariella Buscemi
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Fermami un istante prima ch'io ti scappi
    spezzami il braccio s'occorre
    stampa il terrore della mia schiena allontanarsi
    e fa tremare i tuoi nervi
    come a sentirsi vedovi
    per la mia perdita

    Urlami il nome
    ed implorami il ritorno
    anche se ti sono vicina
    ma già di spalle
    come se i capelli fossero ostacolo
    ed il volto ormai ricordo

    Stringimi il polso
    a bloccare il sangue
    come dovessi io irrorarmi
    attraverso la tua stretta.
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      Scritta da: Antonio Dati
      in Poesie (Poesie generazionali)
      La mia anima insaziabile, già stanca di tutte le cose,
      immerso in una solitudine
      con un gatto per compagnia, mi fissa
      con i suoi occhi sarcastici, quasi di sfida,
      mi guarda e con fredda indifferenza si lecca i baffi.
      Rassegnato ormai, senza nulla osare, la mente non si abbandona
      l'ansia di stringere tra le mie braccia il suo corpo
      le sue labbra livide di baci
      il collo segnato da dolci morsi
      un amore nutrito nell'anima, prima ancora di conoscerla.
      Il suo volto, il suo viso, le sue guance
      al colore di lillà.
      L'ebbrezza disperata di un amore nutrito con ardore
      nel mio animo.
      Vorrei la mia anima si liberasse di tale sofferenza
      mi mancano ormai le forze,
      non ho più la capacità di guidare me stesso.
      Chiudo gli occhi alla vita per non pensare.
      Una piccola luce si accende nella mia mente.
      Avvolta in canditi veli, spalle e braccia vidi.
      Appena visibili i seni soltanto per delicate carezze.
      Il ventre liscio.
      Perfetto il fianco giovanile.
      Tutto per essere lodato, senza più un pensiero carnale,
      alla contemplazione di un corpo.
      In spirito e di carne avvolta nelle sue vesti di seta,
      il suo viso soave di fanciulla.
      Apro gli occhi ed ancora lui che mi fissa con il suo sguardo di ghiaccio
      e con sempre più indifferenza si lecca i baffi.
      In alto il cielo è pallido, una stella tremolante appare... vorrei addormentarmi
      in questo meraviglioso turbolento sogno.
      Composta lunedì 5 maggio 2014
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        La tua foto un placebo in mezzo al petto

        Invano attenuo il dolore del tuo distacco,
        placebo la tua foto in mezzo al petto
        umida del sudore del silenzio
        sgualcita dalle dita,
        sul mio cuore una ferita!
        M'invento cento cose
        per distrarmi
        inutile mi riaffiori
        prepotente!
        Se smetto di pensarti
        sono un folle
        in mente tu ci viene
        dolcemente!
        Allora invoco il tuo
        nome nella mente
        odo un eco
        rimbombare
        follemente
        il mio cuore
        lo hai legato
        lo hai stregato!
        Sono qui che t'aspetto
        nella notte
        fosse anche un sogno
        io lo aspetto
        nel mio letto!
        Composta domenica 4 maggio 2014
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          Scritta da: Caraddia
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Se il mio cuore potesse parlare

          Se il mio cuore potesse parlare
          ne avrebbe di cose da sussurrarti.
          Parlerebbe per ore intere
          della mia vita passata e futura
          da quando ero un punto in mezzo agli alberi
          a quando sarò vecchia
          e non potrò più parlare
          con le dolci parole di sempre.
          Se il mio cuore avesse degli occhi
          vedrebbe chi sei
          cosa vuoi
          cosa cerchi.
          Vedrebbe che il tuo viso è in ombra
          che si è rassegnato
          che è rigato di lacrime che sanno più di quanto si dovrebbe sapere.
          Vedrebbe che le tue labbra non hanno più un'anima
          non hanno più un colore
          perché troppe volte hanno gridato
          verso un mondo sordo
          muto
          e cieco.
          Vedrebbe che le tue mani
          le tue gambe
          i tuoi fianchi
          che tanto hanno donato
          ora dormono su un letto di rose e spine
          perché le fatiche e i doveri che hanno affrontato
          ormai sono vuoti incolmabili
          perché le tue gambe e le tue mani
          riposeranno per sempre.
          Se il mio cuore avesse un cuore
          saprebbe perché ti ho amato
          perché hai sofferto
          perché la tua anima non trova pace.
          Conoscerebbe le emozioni infinite che palpitano nel mio cuore
          quando vedo i tuoi occhi neri
          e si commuoverebbe quando sfiorerei il tuo volto
          così bello e irraggiungibile.
          E tutto ciò che manca al mio cuore
          è un mistero che mi tormenta.
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            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Esilio

            Distante dalle tue labbra
            in balia di orme confuse.
            Non conosco altra dimora
            che non sia un tuo abbraccio.
            Carezze destinate a sfiorire,
            delicati petali
            guidano fragili sguardi
            verso la più vigliacca delle rese.
            Tanta meraviglia intorno!
            Sento il cielo che non sono
            stringo la pace che non ho.
            Sprecati
            come poesia
            in pasto al silenzio,
            assonanze di rimpianto.
            Oramai,
            solo la solitudine
            viene a farci compagnia.
            Composta sabato 3 maggio 2014
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