Poesie generazionali


Scritta da: Marbjena Imeraj
in Poesie (Poesie generazionali)
Amore follia passione
rabbia e odio
di nuovo passione
e la rabbia rabbia
per te di te
ti voglio ti voglio ci sei
ti lascio ti odio e poi ti amo
ti amo amore
non voglio più
non voglio più te
ma poi torni
torno per te
torno da te
ah passione folle passione
desiderio che nn sa
più spegnersi
passione che mi brucia
dentro brucia la mia anima
persa per te persa con te.
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Frammenti

    Ti ho raccolto in ogni frammento di voglie,
    rubando morsi di fiato a sembrare
    sospiri fin nel ventre del ricordo più intimo
    e arrivando alla sacralità della tua anima,
    infinita promessa incisa sulla mia,
    sotto il sudario schiuso della mia carne.
    Composta lunedì 2 giugno 2014
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      Scritta da: Ayesha
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Scava in me
      nel fondale marino
      tra perle d'ostriche
      e 'l canto di balene
      questo che trovi
      note e sapori
      di un'illogica vita
      rosea e scomposta,
      vissuta ad occhi aperti
      nell'abisso del mondo.
      Scendi!
      Non temer la creatura
      che dall'alto t'avvinghia
      è l'ombra di me
      che porto alla cinghia
      non fosse per lei
      qual oceano sarei?
      Scendi!
      Troverai dolcezza,
      pudore e timidezza
      volontà di cera
      e un abbraccio di fragole
      occhi di speranza
      e un pugno di ferite
      poesie inaridite
      da anni scolpite
      in rocce di polvere.
      Scendi!
      È buio quaggiù
      mi vogliono giù
      ma chi osa rischiar
      raschia il suo cuore
      perché al centro di me
      non v'è altro che amore.
      Composta domenica 25 maggio 2014
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        Scritta da: Ayesha
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Un ciliegio
        nella palude d'un sogno
        raduna i cori
        del pianto dei cieli.
        Parole di vento
        tremano
        al cospetto d'un quadro
        la mia anima
        è là
        si dimena
        al centro d'una tela
        la vita
        e m'invita a guardar oltre.
        Dipingere
        con le ali dell'illusione
        quadri a spirale
        scendere
        scendere
        scendere
        finché non basti
        un fior di ciliegio
        a separare il diletto
        dalla poesia.
        Scendi, scendi
        e osserva:
        cosa c'è oltre i colori?
        Cosa c'è oltre questi sapori?
        Un po' d'olio, un po' unto,
        ma diverso: il mio Dio.
        Composta martedì 22 aprile 2014
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          Scritta da: Ayesha
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Ti ho incontrato
          al casello dell'eternità
          all'incrocio con l'infinito -
          lì dove il tempo
          è così debole
          che resta in attesa...
          sfugge un istante
          ma poi si ridesta -
          per tornare in corsa
          riscrivendo le strade e
          azzerando le vie -
          così il mio tempo
          dimentica te
          e il tuo tempo
          dimentica me
          ma noi
          noi ci teniamo stretti
          sulla via per l'infinito.
          Composta lunedì 3 marzo 2014
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            Scritta da: Simone Sabbatini
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Sogni di giorno

            Sorprendo assai spesso me stesso a pensare
            a cose diverse da quelle che vivo:
            son sogni che faccio di giorno: descrivo
            ciò che di diverso potrei voler fare,
            oppure vorrei poter fare: non so.
            Io vedo tutt'altro che quello ch'io ho
            davanti a questi occhi; e poi sento espressioni
            di gente che neanche mi pensa; e poi mangio,
            poi tocco gli oggetti più strani. M'arrangio
            la nuova realtà che mi creo. Le emozioni
            è l'unico aspetto che vivo anche qui.
            Qui poi non lo so che succede: è così!
            Composta martedì 23 febbraio 1999
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              Scritta da: Mariella Buscemi
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Germogliami
              aghifoglia interna
              pungimi e pizzicami
              come riccio irriverente
              fammi molle ed estroflettimi di slancio
              a raccoglierti i semi
              sgusciarti il gheriglio
              toglierti la durezza

              Sii pieno nutrimento
              per la mia vecchia vuotezza
              e fammi nuova di sazietà
              colma in ventre
              e nel sentire duraturo
              humus umido
              mi sei terra forte
              ché m'intreccio ad ogni tua radice

              Vestita di quercia da che mi sei
              e fronde al cielo ad insegnare di nuovo
              alle nuvole muoversi
              incrocio il volo d'aquila
              così
              unisco alto e basso
              dentro e fuori
              in punta d'emozioni
              dal cuore alla periferia.
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