L'amore,
oh l'amor,
godersi
il silenzio,
la gioia,
la bellezza del
questo momento.
Ecco cos'è l'amore!
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L'amore,
oh l'amor,
godersi
il silenzio,
la gioia,
la bellezza del
questo momento.
Ecco cos'è l'amore!
Non voglio
pensare
alla felicità.
o come conquistarla
la felicità non è
una conquista,
quel che voglio,
sei tu,
ed è quello che
mi rende
felice
averti
qui,
con me adesso
e la felicità
che sorge in me,
è semplicemente
essere noi!
Pensiero,
bello il pensiero
di noi,
un attimo
adesso,
ora,
io e te
avvolti
dalla felicità
del nostro amore!
Oltre tra le nuvole
vive qualcosa di me.
Nostalgia, desideri,
oltre le nuvole,
ci sono io perché oltre le nuvole
c'è una parte di me
che mai portoro lasciare
oltre le nuvole.
Ho un brutto cielo dentro.
C'è temporale,
e sono i tuoni,
i lampi.
Un uomo corre a ripararsi.
Sono l'albero che ripara l'uomo
ma ha paura del fulmine.
Sono l'uomo
che si ripara sotto l'albero
ma ha paura del fulmine.
E ti osservava poco distante,
Come Paride la bella Elena
Ti ammirava nei tuoi abiti color dell'empireo,
Con l'espressione di riverita adorazione.
Il suo sguardo lodava i tuoi contorni,
E l'ebano dei tuoi capelli,
Che sfiorava il viso stanco,
E le tue labbra scarlatte,
Che asserivano emozionate,
Mentre i tuoi occhi,
Come noci d'autunno,
Irradiavano aurei abbagli,
Agli ultimi fasci del sole.
Ti spiava con amore e venerazione,
Finché le tue mani gesticolavano adagio,
Femminili le dita affusolate,
Alla pesantezza dei finti diamanti,
Non si soggiogavano.
Gratitudine nel suo cuore,
Per chi ti fece tanto bella,
E ancora grazie nei suoi pensieri,
Per te, che gli donasti,
La cosa più desiderata.
Giovane, tenera genitrice,
Vita che da vita,
Giovane, orgoglioso padre,
Innamorato di figlia e madre.
Il potere dell'amore
è la forza che mi rende
sensibile.
Il potere dell'amore
è quello che mi rende
felice, ma triste allo stesso tempo
quando hai il broncio.
Il potere dell'amore
è quando ascolto il mio cuore
e sento il battito del tuo cuore.
Il potere dell'amore
porta il tuo nome.
Lo sai quanto mi manchi,
ma se ascolti sentirai
nel tuo cuore
che mi manchi.
Non smetto di aspettarti,
perché questo cuore
non smette di volerti bene.
Come un fulmine al ciel sereno,
in un tranquillo pomeriggio di tiepido autunno,
l'ombra del destino crudele
sul calesse della morte ti attendeva.
Era lì, accanto a quel terrificante macigno.
D'un tratto, nell'ora IX,
quell'ora in cui anche il Cristo tornò alla casa del Padre,
mentre la fatica aveva sottratto forza
a quel tuo esile corpo fanciullesco,
costei, con far fulmineo e glaciale,
intimò a quella terra etnea che ti diede i natali,
di cedere alla sua devastante fermezza.
Compiesti l'ultimo incommensurabile gesto d'amore
strappasti colei che ebbe l'essenza di te,
a quell'impronta gelida ed infausta;
D'improvviso l'armonia di quel corpo ricco di speranze,
iniziò a volteggiare
e la mano assassina di quella tetra sorte
dispiegò quel grande ed infausto macigno,
che chissà da quanti secoli
sua Maestà il Mongibello, l'avea adagiato.
Fu un maledetto secondo;
Ti spegnesti sotto quella lavica roccia,
per accenderti come L'Alpha
nel blu del cielo infinito
per guidare la nostra ormai vuota esistenza
sulla via dell'amore, dell'umiltà e della pace
emblemi della tua fugace vita terrena.
Ti spegnesti sulla terra,
ma ardi come viva e dolce fiamma
nei nostri cuori.
Caro Antonio,
come Angelo sei volato,
ma nei cuor di chi ti ha amato,
Dio dolcemente ti ha posato.
Ciao Antonio!
(Ad una settimana da quel tragico evento)
In questa notte assetata ho chiesto
chi sei e chi sei.
Perché la tua carne è triste come un legno opaco
e perché hai la bocca piena di spilli.
E lentamente, stanotte ti ho separata
come un albero d'amore, dalle altre donne,
e facendo del mio sangue acqua, ho battezzato
i tuoi dolori e i tuoi piaceri.
E ho detto alla morte che non può uccidermi!
E ho detto alla vita che non mi può sconfiggere!
E ho detto alla terra che se riesce a seppellirmi,
dove mi seppellirà verrai a prendermi!
E ho detto al nulla che se riesce a spegnermi,
tu, con i tuoi grandi baci, tornerai ad accendermi!