Poesie generazionali


Scritta da: Angela MORI
in Poesie (Poesie generazionali)

Giovani genitori

E ti osservava poco distante,
Come Paride la bella Elena
Ti ammirava nei tuoi abiti color dell'empireo,
Con l'espressione di riverita adorazione.
Il suo sguardo lodava i tuoi contorni,
E l'ebano dei tuoi capelli,
Che sfiorava il viso stanco,
E le tue labbra scarlatte,
Che asserivano emozionate,
Mentre i tuoi occhi,
Come noci d'autunno,
Irradiavano aurei abbagli,
Agli ultimi fasci del sole.
Ti spiava con amore e venerazione,
Finché le tue mani gesticolavano adagio,
Femminili le dita affusolate,
Alla pesantezza dei finti diamanti,
Non si soggiogavano.
Gratitudine nel suo cuore,
Per chi ti fece tanto bella,
E ancora grazie nei suoi pensieri,
Per te, che gli donasti,
La cosa più desiderata.
Giovane, tenera genitrice,
Vita che da vita,
Giovane, orgoglioso padre,
Innamorato di figlia e madre.
Composta venerdì 6 settembre 2013
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    Scritta da: Enrico Giuffrida
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Ciao Antonio

    Come un fulmine al ciel sereno,
    in un tranquillo pomeriggio di tiepido autunno,
    l'ombra del destino crudele
    sul calesse della morte ti attendeva.
    Era lì, accanto a quel terrificante macigno.
    D'un tratto, nell'ora IX,
    quell'ora in cui anche il Cristo tornò alla casa del Padre,
    mentre la fatica aveva sottratto forza
    a quel tuo esile corpo fanciullesco,
    costei, con far fulmineo e glaciale,
    intimò a quella terra etnea che ti diede i natali,
    di cedere alla sua devastante fermezza.
    Compiesti l'ultimo incommensurabile gesto d'amore
    strappasti colei che ebbe l'essenza di te,
    a quell'impronta gelida ed infausta;
    D'improvviso l'armonia di quel corpo ricco di speranze,
    iniziò a volteggiare
    e la mano assassina di quella tetra sorte
    dispiegò quel grande ed infausto macigno,
    che chissà da quanti secoli
    sua Maestà il Mongibello, l'avea adagiato.
    Fu un maledetto secondo;
    Ti spegnesti sotto quella lavica roccia,
    per accenderti come L'Alpha
    nel blu del cielo infinito
    per guidare la nostra ormai vuota esistenza
    sulla via dell'amore, dell'umiltà e della pace
    emblemi della tua fugace vita terrena.
    Ti spegnesti sulla terra,
    ma ardi come viva e dolce fiamma
    nei nostri cuori.
    Caro Antonio,
    come Angelo sei volato,
    ma nei cuor di chi ti ha amato,
    Dio dolcemente ti ha posato.
    Ciao Antonio!
    (Ad una settimana da quel tragico evento)
    Composta sabato 16 novembre 2013
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      Scritta da: Gabriella Stigliano
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Resurrezione

      In questa notte assetata ho chiesto
      chi sei e chi sei.
      Perché la tua carne è triste come un legno opaco
      e perché hai la bocca piena di spilli.

      E lentamente, stanotte ti ho separata
      come un albero d'amore, dalle altre donne,
      e facendo del mio sangue acqua, ho battezzato
      i tuoi dolori e i tuoi piaceri.

      E ho detto alla morte che non può uccidermi!
      E ho detto alla vita che non mi può sconfiggere!
      E ho detto alla terra che se riesce a seppellirmi,
      dove mi seppellirà verrai a prendermi!
      E ho detto al nulla che se riesce a spegnermi,
      tu, con i tuoi grandi baci, tornerai ad accendermi!
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