Poesie generazionali


Scritta da: scrivo
in Poesie (Poesie generazionali)

Gli occhi

In realtà,
ricordo il primo giorno,
i miei occhi si sono sempre chiesti cosa volessero i tuoi...
in quel momento in cui si incontravano,
ogni giorno scrutavo e li trovavo lì immobili su di me
pochi attimi intensi.
Ricordo preciso,
i miei ricaddero sui tuoi
occhi scuri, belli
una luce mi scosse,
mi voltai,
ritornai
e ti riguardai,
così l'esplosione della musica fermò i corpi
le luci si spensero,
e i nostri cuori producevano suoni paradisiaci
le nostre labbra tremavano di parole,
i nostri corpi vibravano...
scoppiò il caos nel anima,
uscì in pista e si unì alla tua...
un lampo, uno squillo, spense questo film
mi ritrovai seduta a guardarti.
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    Scritta da: Luigi Principe
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Ma come si fa? Io non ci riesco

    Ci avessi chiesto
    semplicemente di rispettarci,
    avresti usato un mezzo diverso
    capace di raggiungere lo stesso fine.
    Eventualmente...
    Il mondo non sarebbe di una virgola
    diverso da quello che è,
    ed io sarei in minor misura
    in debito con la tua volontà.
    E invece no!
    Hai voluto fare l'onnipotente
    dicendoci d'Amare il prossimo.
    Così da rendere più netta
    la differenza
    fra me e tuo Figlio.
    Composta giovedì 6 giugno 2013
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Strada d'attesa

      Aspettami lì,
      dove l'ultima volta
      ti voltai le spalle.
      Aspettami lì
      dove ti trovo ogni volta che sogno,
      e sento quel coltello alla mia schiena.
      Aspettami lì
      al posto di sempre.
      Mi sentirai arrivare,
      anche quando sarò ancora lontano,
      schiocchi di frusta a cavalli sognati
      e tempesta di rabbia ad annunciarmi.
      Prepara un sorriso,
      va bene anche falso,
      come quel dente che hai di traverso,
      coperto d'oro e di falsità.
      Tieni in mano la tua lanterna
      perché ti possa vedere bene.
      Non impaurirti se ti accorgerai
      che sei bloccato,
      non ti puoi scansare,
      sarò veloce nel passare,
      sarà un niente.
      Ti troverai sdraiato
      con la lanterna accesa
      accanto a te
      a vegliare
      sul tuo corpo morto
      da lasciar marcire.
      Composta martedì 4 giugno 2013
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