Scritta da: Roberta De Santis
in Poesie (Poesie generazionali)
E dimmi che tornerai qualche volta
al di là delle nostre guerre
perché l'amore ci ha travolto e ucciso
ma ci ha donato ali di farfalle.
Composta mercoledì 26 giugno 2013
E dimmi che tornerai qualche volta
al di là delle nostre guerre
perché l'amore ci ha travolto e ucciso
ma ci ha donato ali di farfalle.
Il nostro amore è un sasso
lanciato lontano da un bimbo incauto e spensierato.
Il sasso tenta il volo e ineluttabile affonda
ma il suo cuore forte
in eterno batte negli abissi.
Arriva:
il vento passa per l'ultima volta frai rami
con una delicatezza quasi intimidita.
Le ultime grida echeggiano nell'aria
mentre gli uccelli si apprestano al lungo sonno.
Di fronte a lei anche l'infinito del cielo arrossisce
per poi oscurarsi e finire nel freddo buio della notte.
Culla il merito
segui la trama,
il nido è luce.
Solidi gli attimi, allevia animi,
tenace curiosità del nostro incedere
sulla rotta innocente.
Rebus maturato
e l'armonia degli occhi tuoi in delizia
sazia la fame di draghi cortesi,
in attesa delle nuvole che
accorse
hanno raccolto la tua voce.
Ci insegnano a dire la verità
e alla prima nota sul diario, mentiamo.
Ci insegnano a desiderare la pace nel mondo
e giochiamo con i soldatini.
Ci insegnano che rubare è sbagliato
e scegliamo di fare il ladro
quando giochiamo a guardie e ladri.
Ci insegnano a rispettare i nostri spazi
e quelli altrui
e ad un due tre stella
non restiamo fermi.
Siamo una ellisse,
due poli,
due fuochi,
due forze contrapposte e necessarie
l'una all'altra.
Pazienza, volontà e amore
per formare un'altra ellisse
e completare il cerchio.
Vorrei essere libero come una farfalla,
per poter volare sopra il tuo cuore,
la lontananza che ci divide
con le mie ali la farei sparire,
ogni giorno ogni ora
ti porterei il mio bacio di persona.
Mi manchi, mi mancherai.
Ti manco, ti mancherò.
Approdati sulla stessa spiaggia del non ritorno.
Orgoglio ferito.
Lasciate le ali mentre si spiccava il volo, siamo caduti come angeli dal cielo.
Vite parallele, vite spezzate, vite rubate, vite separate... per sempre.
Orgoglio ferito.
Il cuore si ribella, passa il tempo il ricordo di noi è sempre più bello.
Mi manchi, ti mancherò.
Indietro non tornerò.
Ho conosciuto te, semplice e bella, piccola,
Piccola dal carattere ribelle.
Piccola che raccontavi che facevi tante cose belle.
Piccola sempliciotta.
Ti trasformavi in donna elegante quando avevi un evento importante.
Piccola
Ti vestivi jeans e maglione anche se c'era il sole.
Piccola
Giocavi a far la donna, quando invece avevi poco più gli anni dell'adolescenza.
Piccola
La storia, come va a finire fino in fondo non si sa.
Il tempo può trasformare, se il tuo cuore dice di amare.
Ma a che gioco vuoi giocare?
Legare una persona a te, per farle male?
Gioco pericoloso!
Gioco astuto!
A differenza dei tuoi anni, che non sono tanti.
Ferisci e poi riprendi cio che resta, di un amore che ti ha dato alla testa.
L'amore non è un gioco.
L'amore non va maltrattato.
L'amore è la parte migliore che c'è. Ti fa sentire regina o re.
E se poi è un amore in conflitto allora dai un taglio al passato.
Vivi il presente se è quello che ami di più veramente.
Ascolta il tuo cuore, hai fatto un po' di confusione.
Se il tuo cuore è stato rapito, corrili incontro il vero amore non è finito.
Se invece vince l'orgoglio hai gettato l'amore sullo scoglio.
Adesso ascolta bene l'amore non ha catene, vive libero nel tuo cuore.
Solo tu sai se è vero amore.
Lo specchio dell'anima mia sonnecchia e dorme
nella immagine ove le mani sono le coperte
ove incantevoli sogni prendon forme
ove la delusione è a braccia aperte
verso un mondo disobbediente ed assente
o io che non voglio vedere per puro capriccio
o io che a volte sono un impiccio
di tutta un'allegra e solare rimpatriata
di ciò che la notte sono lacrime a cascata
rivoglio indietro il mio ottocento
ma per fortuna mi accontento
che ogni giorno sia una sfida per minuto ed ore
per decide anche contro me stessa di essere di buon umor.