Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Cucina di campagna

Fresca, cucina di campagna,
un tavolo, le sedie, una credenza e la "tomanà
dalla finestra il primo sole del mattino,
un cane, un occhio bianco, uno nero
e fuori
odor di rosmarino.
I ricordi sorgon freschi dalla vita,
come il profumo di bucato
che nella tinozza strapazzando,
i miei ricordi lei, dolce andava trastullando.
La vita, senza ricordi, non ha senso.
Ed è per questo che anche tu mi manchi,
se resto sola con me stessa,
e io penso.
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    Scritta da: Francesca Zangrandi
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Avevo scritto "sono tornata qua perché qua ho lasciato il mio cuore."
    Ma non era vero.
    Non era il cuore che era là ma le ferite la paura.
    Ho dovuto fare un viaggio dentro di me per capire.
    Sono dovuta tornare nel mio passato per vedere quello che c'è nel mio presente.
    Ti ho dovuto perdere per capire che non potevo perderti.
    Ho ripreso il mio cuore,
    è fragile
    è delicato
    come se fosse appena nato.
    Ho ripreso il mio cuore e ora, dopo anni, è finalmente tuo.
    Composta martedì 28 maggio 2013
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie generazionali)

      La dedico a te

      La dedico a te.
      Incuriosita adesso leggerai
      Vuoi scoprire cosa ho da dirti?.
      Non posso permettermi di continuare a vedere, e far finta di non aver visto.
      Non posso permettermi di continuare a sentire, e far finta di non aver sentito.
      Non posso permettermi di essere tanto ipocrita, al nostro incontro sorriderti ogni volta.
      La tua è una grande carognata.
      L'amore non si compra.
      L'amore non s'illude, tu lo illudi.
      L'amore non si raggira, tu lo raggiri.
      L'amore non si beffa, tu lo beffi.
      L'amore non si deride, tu lo deridi.
      L'amore è finito, oh! non è mai esistito.
      Condannato per averti incontrato, amore malato.
      Maledetto quel giorno per lui benedetto.
      Non so come ti senti ogni notte che vai a letto.
      Sonnecchi ridendo sperando domani un giorno nuovo cosa darà.
      Adesso ci sono io.
      Accanto a me siamo tanti.
      Per dirti togliti davanti.
      Composta martedì 28 maggio 2013
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        Scritta da: consu1218
        in Poesie (Poesie generazionali)

        La regolare eccezione di me stessa

        Sempre la regola, mai l'eccezione
        non mi sento eccezionale, non mi sento speciale, non mi sento al di sopra
        sono l'abitudine
        sono il numero che precede l'altro
        sono il cobalto del cielo delle sere trascorse
        sono la sabbia della spiaggia
        sono l'acqua che bevi quando hai sete
        sono la vocale all'interno di una parola senza la quale non avrebbe senso
        sono la normalità
        e questo voler essere sempre speciale, sempre unici
        sempre diversi
        mai uguali agli altri
        sempre al di sopra, mai al di sotto
        ma non dovremmo esserlo per poter camminare a testa alta?
        Vogliamo unicità, essere capiti, guardati, compresi
        amati sempre in modo diverso e mai uguale
        vorremmo essere il cambiamento della vita degli altri
        aspettando che qualcuno cambi la nostra
        Uscire da me stessa è la cosa che più desidero ultimamente
        non passa un giorno in cui vorrei essere io
        non passa un giorno in cui non mi domando perché
        perché sono cosi, perché sono cosi maledettamente e costantemente Io
        sono la regola e mai l'eccezione
        sono il peggior nemico di me stessa
        sono tutto ciò che non vorrei fosse chi metterò al mondo
        sono la regola
        la storia che leggi sui libri e già sai come finirà
        sono la sensazione che provi quando dici "me lo sento"
        e poi succede
        sono la puntuale attesa ad un semaforo rosso che da origine ad un pensiero e lo fa finire al verde
        e quel pensiero poi svanisce
        e non lo ritrovi più
        sono l'accantonare di riflessioni la sera nel letto prima di addormentarsi
        e che il giorno dopo fai fatica a ricordare
        sono questo?
        Non sono l'eccezione per nessuno se non per me stessa.
        E questa cosa si aggiunge ai motivi di devastazione interiore
        non sono prima in nulla mi dico
        non sono prima in nulla pensavo
        e poi mi sono resa conto di essere la prima ad odiare me stessa
        e ho in un colpo raggiunto il primato in qualcosa
        e vorrei tornare ad essere la regola
        in cui sono tutto e nulla
        sono felicità e gioia
        sono autrice dei mio umore
        del mio amore
        io decido cosa mi fa stare bene, cosa mi fa stare male, cosa odio, cosa amo
        sono l'autrice di questa esistenza
        in cui i giorni passano lentamente nella mia sofferenza per ciò che sono
        e velocemente verso ciò che odio essere
        In queste lacrime che quando scendono non so dove vanno e le perdo
        si perde un po' di sofferenza e malessere, e quel nero
        e quasi mi sento più leggera
        e quasi mi viene da sorridere dopo
        e quasi mi amo un po'
        un po'
        per un tempo così breve che non riesco nemmeno ad accorgermene.
        E vorrei godermelo ogni tanto questo Io che mi piace, che amo, che ride
        ma non riesco. Mai.
        Composta domenica 26 maggio 2013
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          Scritta da: Zio Steve
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Il mio cielo,
          è anche il tuo.
          se io, in questo momento,
          vedessi una stella cadente,
          la vedresti anche tu,
          esprimeresti un desiderio con me.
          Mi commuovo io,
          ti commuovi anche tu,
          ci incontreremmo
          in questo oceano dell'Alto.
          Il mio indice punta la luna
          E tocco il tuo dito.
          Gli uccelli afferrano i lembi
          di questa trapunta blu,
          che a poco a poco
          si schiarisce,
          è l'alba, amica da prendere al volo.
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            Scritta da: Patrizia
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Non potrei

            Non potrei immaginare
            la mia vita senza te
            Senza le tue parole
            Che diventano fuoco
            che riescono a svegliare in me la passione
            che si era assopita in questa vita
            piena di incertezze, ansie e paure.

            Non potrei immaginare
            i giorni vuoti senza pensarti
            e pensare tutte le volte che
            che mi hai nella tua testa
            e nel tuo cuore.

            Non potrei immaginarmi
            sola senza il tuo respiro che mi circonda
            sola con la tua assenza
            sola con la voglia di viverti.
            Composta lunedì 27 maggio 2013
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