Poesie generazionali


Scritta da: Luana
in Poesie (Poesie generazionali)

Ancora un'ora

Ancora un'ora senza te...
Rivedo il tuo volto sempre impresso nella mia mente...
come fare senza te in mezzo alla gente?
Il tuo sguardo dolce, caldo
mi fa sentire protetta solo a pensarlo...
Ma devo stare...
Ancora un'ora senza Te...
Dov'è il tuo calore... e quell'odore
che invase il mio corpo quando mi abbracciasti...
quella prima volta lo ricordi?
Sembra ieri ma...
Ancora un'ora senza Te...
Questo cercarti mi fa sentire spiazzata,
un po' emozionata.
Non capisco il perché
ma in qualunque modo Tu sia nella mia vita,
non posso stare senza Te...
Ma ancora un ora...
Vorrei un'ora di Te...
Composta venerdì 9 ottobre 2009
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    Scritta da: Samuele Bovini
    in Poesie (Poesie generazionali)

    C'è bisogno di un sogno

    Quando non va più come vorresti,
    quando anche le stelle ti franano addosso,
    quando ti manca anche la forza per parlare,
    allora si, c'è bisogno di un sogno,
    con il quale potertene andare.
    Quando tutto corre più veloce,
    quando il fiato si fa corto,
    se la strada ti inghiotte,
    ancora di più, c'è bisogno di un sogno,
    con il quale tirare il fiato.
    Quando ogni passo e ogni frase
    ti sembrano uguali,
    quando, terrorizzato,
    vedi te nei visi degli altri,
    e soprattutto quando ti accorgi
    di essere umano tra le bestie,
    o bestia tra gli umani,
    ora più che mai, c'è bisogno di un sogno,
    col quale poterti distinguere.
    E se sognando avrai buoni frutti,
    siediti e osserva silenzioso
    chi vive senza sogni,
    che impazzisce tra mille vicoli ciechi,
    mentre a te, o sognatore,
    si apriranno sempre
    nuove, splendide strade.
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      Scritta da: Gaetano Toffali
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Miscellanea di un pezzo di viat

      A gaia che verrà (se mi fai un bambino)
      a mio padre (era un bambino)
      Arianna
      ballando sere
      brillano piano
      caro rudi (quanti anni avrò?)
      C'è il tuo spazzolino
      ce l'hanno tutti
      c'è un cielo per te
      c'è un istante
      c'è un sentimento vorace
      ci scappa dappertutto
      dall'altra parte
      dammi il sole
      datemi un cavallo
      dolce amica
      dunque è questo l'amore
      è cosa da occhi chiusi
      è stato bello stasera
      era sera
      fai l'amore con me
      ho detto
      ho i sentimenti aperti
      ho il pigiama addosso
      ho il tuo dentifricio
      i gesti dell'amore
      il tuo viso
      La notte a volte
      la paura
      la stella del passato
      Le parole
      l'età degli anni
      ma stasera
      Melanconia non è dolce
      mi amavi più
      mi hai detto t'amo
      mi prende il cuore
      nel sorgente dell'io
      nella vecchiaia scontento
      nell'aria c'è
      ninna nanna
      Non dire che mi ami
      oggi ho pianto per amore
      piccola per te
      resta
      sabbia
      scelta sbagliata
      Se è stato
      se l'amore non sarebbe
      sono le volte
      te lo voglio dire
      tuoi sono i risvegli.
      Composta venerdì 13 novembre 2009
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        Scritta da: lorena
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Romantico è

        Romantico è...
        Romantiche sono le note di una melodia
        Romantica è la nostra anima che non smette di cercare
        Romantici sono i giorni delle carezze regalate
        e romantico è il silenzio di un bacio
        Romantiche sono le vie che riconoscono i nostri gesti
        Romantica è una mano che cerca nel buio
        Romantici sono i ricordi che si posano e ci fanno compagnia
        Romantico è lasciarsi andare in un volo fatto mai
        Romantiche sono le stelle che ci guidano e fanno sognare
        Romantica è la pioggia che nasconde le lacrime di un addio
        Romantici siamo noi così diversi.
        E romantico è chi ancora spera.
        Composta venerdì 13 novembre 2009
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          Scritta da: Francesca Zangrandi
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Ho paragonato un albero all'uomo.
          In effetti sono simili. L'albero tiene per sé le foglie, le fa crescere, maturare;
          Poi in autunno arriva il momento in cui le lascia andare, libere, incontro al loro destino.
          Molte marciscono lentamente avendo vissuto ogni attimo,
          altre vengono calpestate, bruciate, stropicciate e purtroppo non arrivano alla fine serene.
          Così come l'uomo che tiene per sé tutti i sentimenti, li fa crescere e maturare.
          Poi arriva anche per lui "l'autunno" e li esprime.
          Essi, come le foglie, a volte vengono vissuti in ogni singolo istante, intensamente e serenamente.
          Altre volte vengono feriti, calpestati, violati... e solo chi lo prova sa il male che fa.
          Però nonostante il dolore, la delusione e le ferita, sia l'uomo che l'albero in "autunno" devono lasciar andare le loro foglie...
          al di là di tutto, perché chi si arrende al primo dolore ha perso più foglie di quelle che sono state calpestate.
          Composta mercoledì 11 novembre 2009
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Mi sono sempre sentita diversa,
            odiavo la mia diversità.
            Avevo tanti pensieri ma non gli davo forma.
            Mi sentivo impazzire.
            Vedevo il mondo diverso ma non dicevo a nessuno quello che vedevo.
            Poi ho provato a disegnare, a scrivere e i miei pensieri si sono alleggeriti.
            Mi sono sempre sentita diversa, ho odiato la mia diversità.
            Ma ora vedo il mondo e ho capito...
            Sono la mia arte.
            Io esisto... Io sento...
            Composta mercoledì 11 novembre 2009
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              Scritta da: ANTONIO PISTARA’
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Come un faro

              in una notte tempestosa le onde violente del mare che, scosso, naufraga tutto in un turbine senza scampo.

              Come un faro, che ti indica che non è tutto perso, che laggiù c'è un piccolo bagliore di speranza.

              Segui quella piccola luce, ti guiderà al porto della salvezza, e quando sarà giorno, il cielo tornerà limpido e il mare una distesa blu, infinita... allora tutto tornerà come prima.

              Sono io il tuo faro, ti sto guidando alla gioia,
              insieme e per sempre.
              Ti amo.
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                Scritta da: Piero Valle
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Nebbia

                Nebbia, niente altro che nebbia.
                Immagini che compaiono dal bianco.
                Nel silenzio di una vita che come albero lascia le sue foglie lentamente cadere.
                Un tempo verdi e lucenti adornate di fiori.
                Foglie, ora imbrunite dal tempo, lente, si lasciano andare.
                Come dolce balletto si muovono, volteggiano, volano, come pensieri, per poi andarsi a posare. Per poi giacere l'una sull'altra come pagine di un libro. Pagine scritte di una storia di un giorno passato.
                Ognuna reca una nota di una musica suonata in quel silenzio di un'esistenza vissuta.
                Un albero nella nebbia che pian piano si dissolve, allontanato dal nostro cammino incessante.
                Le nere foglie che volano in questo bianco mare.
                In questa nebbia che tutto avvolge e che non sa amare.
                Composta venerdì 6 novembre 2009
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                  Scritta da: Paola
                  in Poesie (Poesie generazionali)
                  Per te una collana di belle parole come perle per il tuo splendore...
                  Per te una corona di gioia come raggi di sole per la tua anima...
                  Per te un lenzuolo di bellezza universale come magica musica per il
                  tuo cuore...
                  Per te una lucente stella come folgorante ti amo sulla tua bocca...
                  Composta giovedì 5 novembre 2009
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