Poesie generazionali


Scritta da: jeppo
in Poesie (Poesie generazionali)
Scriverò di te parole antiche.
Scriverò senza indugio la speranza che hai dato al mio cuore, scriverò delle nostre notti tra lenzuola di seta e organza.
Scriverò di una donna che mi ha rapito l'anima, scriverò delle stelle che immobili illuminano il mio futuro.
Scriverò della dolce falce lunare che ispirato il mio essere.
Scriverò di valli arrossite dal tramonto e di fiumi che suonano come flauti.
Scriverò di te dolce musa.
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    Scritta da: Lillanica
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Innamorata di te

    Guardo le stelle... mi ritrovo i tuoi occhi.
    Guardo le nuvole... mi ritrovo le tue labbre morbide.
    Guardo il fuoco... vedo il tuo cuore ardente!
    Tutto ciò chemi circonda mi ricorda te.
    Guardo la mia immagine nello specchio...
    e vedo che sono pazzamente, follemente
    innamorata di te.
    Composta martedì 8 dicembre 2009
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      Scritta da: LORD
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Ricorderò sempre il primo bacio
      Un'emozione da conservare
      Il profumo dei tuoi capelli
      l'imbarazzo del tuo sguardo
      Il calore delle tue labbra
      Le nostre mani intrecciate
      i nostri corpi uniti
      i nostri cuori che si accarezzavano.
      Composta giovedì 10 dicembre 2009
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        Scritta da: BrutalBruzzi
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Lament tonight... (in the pub Mephisto)

        Ombre che danzano
        Luci soffuse
        Fumo denso che entra nella pelle,
        tanti piccoli puntini rossi
        come lucciole
        che volano nella stanza...
        Gli occhi nel buio
        Intermittente
        Nel fuoco di una candela
        Tante parole
        Che penetrano nei cento timpani
        Voci che escono dalle labbra
        Tintinnio di bicchieri
        Il portacenere è pieno...
        Butterò ancora birra nella pancia
        Franco porta la benzina,
        ed è bello rimanere in questo tavolo
        così piccolo così infinito
        un universo costruito su mille universi...
        calore umano
        il contatto della pelle
        Raoul trova il perché di un concetto
        Roberta porta un Americano
        Il fumo è denso
        Giulia e Simone giocano alla Guerra
        Tra scacchi e pugni
        Chiedono una rossa
        Che presto diventa calda
        Come il loro Amore
        Rosso passione...
        La porta si apre
        Si chiude si apre
        Le ombre danzanti escono
        entrano
        Una è Renato
        Si è un po' ristretto
        Solo il suo Cuore
        è rimasto grande...
        Franco riporta benzina
        Renato si è seduto...
        Claudio tatuato
        Tra birre e pizze si coccola
        Il suo piercing
        Risata contagiosa
        Occhi erotici come i capelli
        Di Raoul...
        Grazie di esistere o grazie comunque...
        Tua sorella Silvia è delicata
        come una perla...
        i miei occhi cercano la Fata Spacca Ossa
        Elena non entra più spesso
        nei nostri universi
        ma sempre rimarrà la nostra Miss...
        Arriva poi Petacchi
        Ma è troppo silenzioso
        Ha un castello...
        Mirko non esagerare
        Fumo e birra fanno male
        Simpatia evidente
        Non andare a casa
        la notte ti vuole ancora con sé...
        Matteo Vanelli si spara
        la sua solita focaccia strana,
        anche il tuo stomaco vuole birra...
        Cacciatori ci si è perso
        pure un cellulare...
        Capita di vedere anche un ombra
        Familiare
        è il Crì Torri e allora si fa festa...
        Roberta facci il pieno
        è arrivato il giangio
        Subito tra le ombre danzanti
        Ci si spara un bel teorema...
        Troppo complicata la vita
        Meglio continuare a bere...
        La bionda vampira
        Ti ama?
        Forse la ami anche tu alla follia?
        Non ci pensiamo
        Alessandra è il nome di un sentimento
        e il fumo è ancora più denso...
        Come due stelle cadenti
        Entrano Nicolino e Martina
        Sorrisi illuminanti
        Un saluto
        Franco a caccia dei bicchieri vuoti
        Invece è una meteora
        Quando passa il Vannucci
        Entra beve poi va
        Non sta a noi sapere dove...
        Roberto alias Campari
        Con la pelle colore del deserto
        Da inizio al suo show...
        Martina svuota il portacenere
        Ma chi c'è stasera Roberta o Martina?
        Mentre Valentina esce nel silenzio
        Una voce grida Simonissima
        Sensibilità e grande persona
        Eleonora qualcuno ti osserva
        Con gli occhi del Cuore
        l'Amore è cieco
        l'Amore fa male...
        Eccolo
        Come un fantasma
        Il biondo Giuseppe appare ai nostri occhi
        Ci sei mancato
        Non sparire
        Carlo vuole una birra
        Tatto e gentilezza
        Riservatezza
        Roberta porta un'altra pizza
        Farina dov'è?
        Mitica risata
        Ogni tavolo è un pianeta
        Di sentimenti emozioni parole sguardi
        Ombre femminili
        Ombre maschili
        Nicola rasta non beve mai alcolici
        Ma la sana follia non gli manca
        Arriva Massimiliano
        Di cognome fa Spagnoli
        Bontà e allegria...
        metalgiuliano racconta
        Delle sue vacanze
        Ti ha mai detto nessuno
        che somigli a Dave Mustaine?
        Claudio stai attento
        Laura ti vuole bene...
        Laura lo sai...
        Che Claudio al Pub beve e poi sta male?
        Laura stò scherzando era una battuta...
        Raoul quando
        La tua Alessandra torna tra noi?
        Ci manca il suo Sorriso...
        Renato ha portato Sara
        Stanno bene insieme
        Una bella coppia...
        Le lancette scoccano le ore
        Passano troppo in fretta qua
        Martina porta una media
        Ma il Pignatone che fine ha fatto?
        Ci mancano le sue risate
        Cavernicole
        Anche Enrico Topolino da Gesù
        il saccentemente troppo colto
        è assente ingiustificato
        ci mancano le sue frullate di cervello...
        Roberta un altro portacenere
        Rasta anche lei
        Fai impazzire Roby stai attenta...
        Comprati un gatto
        Siamo vicino alla chiusura
        Non possiamo andare via così
        Franco devo pagare
        Mi tappo le orecchie con le dita
        Non voglio sentire quanto ho bevuto...
        Non voglio lasciare la notte
        Non voglio lasciare questo tavolo
        Bicchieri vuoti
        Martina pulisce la cucina
        Franco impera ragazzi si chiude
        Sono le tre
        o le quattro
        Non ha importanza siamo sempre in finale
        Di serata
        Roberta fa a gara con la lavastoviglie
        Le luci si spengono
        Martina soffia sulle candele
        l'insegna è buia
        Raoul accendi la macchina
        Claudio portami a casa
        Scacco matto
        La Plaza
        Attrazione o Imperiale?
        Magna e Tromba
        Coppetta vai a fanculo!
        Ancora birra nella pancia
        Fuori ci sono le stelle
        Tra poco ci sarà il sole
        Grazie ragazzi
        Bella serata
        Con voi sono sempre belle serate
        Ogni persona è unica nel suo genere
        Saluti
        Schiamazzi
        Macchine che sfrecciano
        Autoradio
        Ogni sera è sempre diversa
        Quando si uniscono i tavoli
        Gli universi
        Tra le cicche
        La macchinetta imbroglia
        Orologi che corrono in fretta
        Che ore sono?
        Troppo tardi
        o troppo presto...
        Andiamo a letto
        c'è chi inizia a lavorare
        Venerdì Sabato Domenica
        Giorni
        Settimane
        Mesi
        e arrivano altre serate
        Altre albe
        Altri tramonti
        Altra birra nella pancia
        è tardi è tardi
        Dai ho capito
        Buona notte a tutti...
        Composta lunedì 12 agosto 2002
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          Scritta da: patty59
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Amore mio

          Amore mio...
          come vorrei poter dire queste due parole,
          come vorrei che il destino non mi allontani sempre più da te.
          Amore mio...
          non c'è giorno che non pensi se tu esisti,
          non c'è giorno che non speri
          che in qualche parte del mondo tu sei lì che aspetti me.
          Oh amore mio sconosciuto
          e invisibile ancora al mio sguardo
          che è costretto a posarsi su tutto ma non te.
          Sei nei miei sogni, nel mio cuore, nella mia anima,
          ma non nella realtà...
          vieni da me e cerca di colmare questo grande vuoto
          che giorno per giorno diventa sempre senza fondo.
          Amore mio...
          come vorrei dire queste parole...
          almeno una volta...
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            Scritta da: albix
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Ci avevano detto
            tornatevene a casa
            ripiegate le vostre bandiere
            dimenticate i vostri slogans!

            Il sessantotto è già finito
            ritorna la quiete
            vi sia servito di lezione!

            Cambiare il mondo
            ma che pazzia
            e non a caso son capelloni:
            qui ci vorrebbe chi dico io!

            Ecco li vedi
            questi drogati
            che scendono in piazza
            a gridare stronzate!

            E poi che c'entra il Vietnam?

            Finalmente si sono decisi
            ad usare il pugno di ferro:
            disperdete quella folla!



            Olà compagni
            uscite di casa
            rispolverate le vostre bandiere
            torniamo a urlare i nostri slogans!

            Il '68 non è mai finito
            e ancora adesso, vogliamo la pace
            crocifiggiamo chi dico io!

            I nostri nemici
            di ieri son qui
            per lottare al nostro fianco
            per costruire un mondo migliore!

            E voi baroni
            cominciate a tremare
            il vostro dominio
            ha i giorni contati:
            fuori i baroni dalla scuola!
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              Scritta da: Elena Fraquelli
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Come un'immagine scolpita nella mente così indelebile rimane il tuo viso, dolce sguardo fisso nei miei occhi, mentre deliziosi leggono come un libro la mia anima innamorata di te. Stravaganti parole ne scaturiscono, complessi sentimenti si esaltano, ma rimane lampante un amore folle scritto tra le righe, in ogni battito del mio cuore sempre chiarissimo echeggia il tuo nome e per sempre, scolpito su esso, rimangono incise le parole "ti amo".
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