Scritta da: Francesca Zangrandi
in Poesie (Poesie generazionali)
Siamo nati per essere assassini.
Per quanto l'uomo tenda ad identificare un assassino come colui che uccide un altro uomo, non cambia il fatto che siamo tutti assassini.
Uccidiamo ogni giorno
quindi mi domando:
Perché il creatore ha fatto si che in natura esistessero esseri più forti e grandi di altri?
Perché siamo così potenti da decidere la continuazione della vita o la morte di qualcuno?
E la nostra coscienza perché agisce in maniera differente?
Se uccido un ragno nessuno dice nulla, anzi chi ha paura dei ragni non fa altro che incitarmi a commettere l'omicidio.
Ma quando si tratta di un uomo o di un essere grande ecco che la coscienza propria, o quella collettiva, si fa avanti.
Sarà perché più l'essere è visibile e grande più l'uomo osserva la sua opera?
C'è anche da dire che pure gli esseri piccoli hanno le loro armi, come il veleno.
Organismi perfetti fatti per compiere funzioni perfette che ci permettono la vita, e tuttavia:
Il grande uccide in un attimo il piccolo
come il piccolo annienta il grande
tutto in un omicidio perfetto.
Perché noi possiamo decidere la morte ma non la nascita?
Semplice...
perché siamo nati per essere assassini.
Composta lunedì 1 febbraio 2010