Scritta da: Alessandro Barbarani
in Poesie (Poesie generazionali)
La notte è fonda e metto a nudo i miei versi,
solitari e a tratti... astratti,
dietro me calpesto petali cosparsi di pensieri
Anima che fiorisci come
un giglio, una rosa o un cigno,
forse un arcobaleno,
tu che viaggi nel tempo e navighi inquieta
Tra i sospiri di una vita
ruggisci tra le rocce
mentre il tuo eco... silente si allontana.
Anima, che scorri tra le vie del futuro
Nella ricerca leggiadra di un cuore
Capace di ascoltare e sognare
Anima che osservi una stella
e ti lasci cadere
Per ammirare per osservare
Per sfuggire...
tu che quando piove ti lasci andare tra le pieghe di un labbro,
chiedendo ad un sorriso
di dischiudere le sue paure
tu, che a volte sei libera e infinita
in ampi spazi,
ma che ti
perderesti
in un profumo,
in un sospiro,
in una foto... in un ricordo
tu che sei nascosta tra le pieghe del mio cuore
e cerchi un ombra su cui viaggiare
tu che tutto sai e tutto neghi,
tu che sei litigio e amore...
accarezza la mia mano
prendila
e vola giù con me...
per volare più in alto.
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