Poesie generazionali


Scritta da: Md_85
in Poesie (Poesie generazionali)
7 Agosto 2009 ore 12:45 e 56 secondi, sull'orologio.
Posso osservare la sequenza 12:34 56; 07/08/09 Ovvero:
1 2 3 4 5 6 7 8 9. Non accadrà mai più nella mia vita.

Questo esempio determina il presente, il tangibile, l'effettivo, il REALE. il tempo utile di cui dovremmo tenere conto.

Lascia il passato agli storici ed il futuro a i profeti,
lascia le preghiere agli angeli e gli inganni ai demoni.
Lascia la pioggia cadere sul tuo volto mentre percepisci Dio, tocca le tue mani con gli occhi... e le distanze col cuore.
Non è per chiedere soldi che dobbiamo abbassare il capello ma per ringraziare il pubblico di aver battuto le mani anche se lo spettacolo è stato un disastro.
Un sorriso per chi è morto e questa rosa per chi è ancora vivo;
un bacio al lebbroso, le spine ai bimbi;
che imparino a piangere prima di poter ridere delle piaghe altrui.
Composta venerdì 12 marzo 2010
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    in Poesie (Poesie generazionali)
    Quando cala l'estate e i tratti della vita sfumano e mentre il cielo grigio si riga di pioggia

    Dove tutto sfuma in lontani ricordi fatti di bianco e nero...
    e dove tutto sembra una vecchia cartolina, dove il presente e il passato si fondono insieme...

    Sarà che la vita con i suoi ricordi ti stava inseguendo già da giorni o forse anni e poi ti raggiunge solo quando ti sei fermato o quando sei assente o occupato a riprendere un po' di fiato.

    Sarà che nel grigiore del inverno le giornate sono diverse, perché si vive nell'aspettativa...
    Del sole di un abbraccio che ci scaldi di una parola che ci guidi

    Invece oggi...
    le emozioni che scorrono sulla pelle di un tempo vissute hanno lasciato il poeta senza tracce e colori...

    E allora pensi e ripensi

    Sul come... quando... dove è stato

    Ed è' come crogiolarsi al sole d autunno e lasciarsene accarezzare mentre il suo tepore ti penetra e graffia l anima

    E poi ti accorgi che per certi versi non ci sono parole, che per certi ricordi una lacrima non basta

    Ma che certe emozioni si possono vivere solo nel silenzio di una stanza illuminata dallo sguardo di chi ci ha amato.
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Il sangue

      Il sangue è...
      Scorro dentro le tue vene,
      sono fonte vitale
      ed in ogni caso di bisogno
      sono pronto ad aiutare.
      Sono un Dna.
      Sangue, il nome d'eccellenza,
      una squadra sempre pronta
      in ogni caso d'emergenza.
      Una goccia di sangue,
      un momento di vita
      se tendi la mano di certo non è finita.
      Un po' di pazienza, solo pochi minuti
      poi ti sentirai felice perché il mondo aiuti.
      Il sangue è nuova vita
      che si può trasferire a uomo, donna o bimbo
      che potrebbe anche morire.
      È la cosa più bella per chi lo riceve
      e chi dona il suo sangue
      non fa altro che bene.
      C'è chi non vuole fare a meno
      di bucarsi la vena per introdursi veleno
      e ridursi a far pena.
      Noi invece siamo quelli che si bucano la vena
      perché ne valga davvero la pena!
      Ogni goccia di sangue è un battito del cuore
      che all'impulso non langue l'affetto e l'amore.
      Se dato con il cuore è la cosa più gradita
      per chi in triste momento crede che sia già finita.
      Fortunato chi lo riceve e fortunato chi lo dona
      ringraziando come si deve quest'anonima persona.
      Allora vieni e non avere timore
      ad aiutare una vita con il tuo amore.
      Sostenendo la Fidas con l'atto del donare
      tante persone potrai aiutare.
      Non credere di esser solo perché siamo in tanti
      dai, coraggio, non temere fatti avanti!
      Vieni a iscriverti anche tu
      e nel gioco della vita donerai sorrisi in più.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il dono della vita

        Ciao Maria, benvenuta in questo mondo.
        tu sei il frutto di un desiderio, la realizzazione di un sogno.
        I tuoi due fratellini non vedono l'ora di abbracciarti
        e di donarti la loro culla che hanno tinto di pesco per te.
        Molti si chiederanno perché ho deciso di metterti al mondo,
        a loro risponderò di guardarti semplicemente negli occhi.
        Forse per poterti crescere dovrò rinunciare a molte cose
        ma chissà quante emozioni mi sarei perso se non fossi nata tu.
        La tua Mamma ha rischiato molto più di me, per metterti alla luce,
        ma ha trovato persone buone ed esperte, medici ed infermiere,
        che lavorano nel silenzio, e che ogni giorno,
        nel silenzio interrotto solo da un vagito, regalano un sorriso.
        Presto questo vagito tornerà a riempire di gioia la nostra vita,
        e come in un film, presto crescerai e diventerai grande.
        Così mentre i colori di queste pagine sfumeranno, col tempo,
        si tingeranno d'argento i miei capelli, tu diventerai donna,
        ed io un giorno, dovrò regalarti il mio ultimo saluto.
        Quel giorno, i nostri occhi brilleranno, solo guardandosi,
        ci saranno momenti indimenticabili da ricordare,
        ci saranno tutte le emozioni che abbiamo vissuto insieme,
        ci saranno le gioie ed i rimpianti, e tu mi ridarai la mano,
        proprio come oggi quando per la prima volta hai stretto il mio dito,
        Quel giorno come oggi, sarò ancora li con te,
        per ricordarti questo messaggio,
        affinché tu di fronte ad una scelta,
        non avrai mai dubbi nel decidere
        che il dono della vita è una cosa meravigliosa!
        Composta giovedì 9 settembre 2010
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Un momento di vita normale

          -Un momento di vita normale-
          Era semplicemente un momento di vita normale...
          ma nn potevo immaginare che quello sguardo entrasse dentro fino a nn farmi più ragionare...
          adesso sognavo, si che sognavo...
          e quello sguardo si impadroniva di me, fino ad avere due nuovi occhi con cui poter guardare...
          il tutto prima era niente...
          era solo costrizione, finzione, forzatura...
          tutto adesso diventava normale...
          essere naturale...
          questo sì che è un momento di vita normale...
          Composta sabato 28 agosto 2010
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Magica atmosfera

            Splendida, incantevole immagine
            Immagine immortalata nei ricordi di mamma, del profumo di borotalco, della pelle pura, candida di neonato
            Carezze, carezze ricevute, carezze date, carezze di mamma
            Dal sapore di quiete, dal sapore di pace, dal sapore di mamma e di bambino
            Culla di mamma strige a se il suo bambino
            Piccolo, tu ti cullavi nelle acque del suo grembo
            Magica atmosfera.
            Composta martedì 24 agosto 2010
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              Scritta da: Vincenza Molvetti
              in Poesie (Poesie generazionali)

              A te Amore mio

              Siamo entrambi matite nelle mani dell'uno e dell'altro...
              sta a noi disegnare l'arte più bella e fine che esista, quella dell'Amore...
              sai sorprendermi, sai rendermi felice, sai essere speciale e sai farmi sentire tale.

              Ti ho cercato nei sogni, nei libri delle fiabe, perfino in un cartone animato.
              Ti ho cercato da tempo, in luoghi visibili al cuore e oscuri alla mente.

              Pensavo tu non esistessi ma mi mancavi già prima di conoscerti.

              Esisti Amore... esisti qui in fondo al mio cuore
              nei cassetti della mia mente, negli angoli della mia anima.

              Esisti nei miei giorni, nei miei sogni... mi conquisti di volta in volta con la sola cura dell'Amore
              e mi ami così come sono.
              E ti amo così come sei.

              nel profondo della mia anima, c'è inciso un nome, il Tuo Amore mio.
              Composta mercoledì 18 agosto 2010
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)
                Vorrei dirti cose,
                che non ti ho ancora detto,
                non ti ho confessato;
                cose di me,
                i miei pensieri,
                i miei dolori,
                il mio segreto,
                i guai che mi crucciano;
                vorrei tu,
                ti fermassi un momento,
                per capire,
                per ascoltare,
                per darmi una carezza,
                un sorriso,
                di quelli che danno conforto;
                vorrei tu ti fermassi,
                per capire,
                il mio silenzio,
                il m io dolore...
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                  Scritta da: Davide Bidin
                  in Poesie (Poesie generazionali)
                  Gente, il sesso non è mai stato
                  altro che una miscela
                  di corpi che fanno l'uno
                  per l'altro
                  ciò che piace
                  a loro e all'evoluzione
                  fare
                  per desiderio
                  o disperazione
                  o necessità
                  Non hanno alcun scopo
                  se non l'amore
                  e lo scopo della vita
                  I sessualisti
                  sono prodotti del sesso
                  Siamo fatti del sesso
                  Il sesso ha fatto l'Esercito della salvezza
                  Siamo sesso
                  Non c'è nulla di Oscuro
                  intorno a questa magia
                  E quelle fitte di desiderio
                  che vi fanno star male
                  Quei sogni impensabili
                  che vi riempiono di dubbi
                  - finché gioie selvaggie sgorgano
                  da uno spirito entusiastico
                  mangiate la polvere! GRIDATE!
                  Grazie a Dio i pensieri
                  eccitano quanto la carne
                  Grazie a Dio c'è un posto
                  in tutto questo lui e lei
                  e lui e lei
                  e lei e lui
                  per un me e me -.
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                    Scritta da: Francesca Zangrandi
                    in Poesie (Poesie generazionali)
                    Non ti dirò non drogarti.
                    Non ti dirò di non farti perché ti fa male.
                    Non ti dirò che è un tunnel senza ritorno.
                    Non ti dirò nulla per prevenire la droga, anche se sono parole vere.
                    Ma ti dirò di ascoltarti dentro, di capire da cosa vuoi fuggire.
                    Ti dirò che nella vita bisogna tirare fuori i coglioni perché
                    "nessuno può pisciare al posto tuo" come diceva il mio psicologo.
                    Ti dirò che la vita non è più tua, che tu non sei più una persona ma una droga.
                    Ti dirò che tutto è recuperabile ma che bisogna iniziare a recuperare.
                    Sinceramente ti dirò cose che non sarai pronto a sentire e te le dirò quando non sarà il momento giusto.
                    Sbaglierò a cercarti in mezzo alla folla e trovarti sereno.
                    Mi illuderò di aver mosso qualcosa dentro di te.
                    Ma ci proverò...
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