Poesie generazionali


Scritta da: Sasha
in Poesie (Poesie generazionali)

Io ti amo

Fermo a fissare le onde,
a parlare con chi tre le onde ci viveva,
Sorpreso a parlare delle mie paure,
con chi le mie paure già le sapeva.
Affascinato da chi con un solo gesto ha saputo rubarmi il cuore.
Innamorato di chi mi ha insegnato cos'è l'amore.
Preso da quella donna con gli occhi della terra.
Tremante davanti a lei, ripetendomi "Com'è bella!"
Questo amore, dolce, immenso, di bellezza rara...
Non è un semplice sogno,
è la mia dolce Chiara.
Quindi è vero credimi, non è per niente strano,
Se davanti al mondo ogni giorno grido,
Io ti amo!
Composta domenica 24 ottobre 2010
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    Scritta da: Jack Newhouse
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Nella semplicità di un gesto

    Chissà cosa c'è nei tuoi occhi che mi porta verso te,
    sarà l'inesplorato,
    sarà la tua calda voce,
    sarà la musica che mi rende ubriaco di te.

    Se l'ho fatto, non è per rivendicare tenebre del passato
    Ma per indirizzare le strade del mio futuro

    Mi piaci,
    da sempre, e forse te lo confesso solo adesso
    prima,
    non ne avevo il coraggio

    Buonanotte occhioni
    chissà se stanotte mi penserai.
    Composta mercoledì 13 ottobre 2010
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      Scritta da: laura74
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Due parole

      Vorrei conoscere tutte le parole per poterle mettere insieme e dedicarle a te
      Potrei chiamarti amore passione o semplicemente col tuo nome
      In questa notte mi sento persa
      notte come tante senza te
      e il sonno viene meno
      perché pieno del tuo pensiero
      AMORE quante follie, quanti folli per amore...
      eppure ecco che l'abbraccio, l'ho raggiunto... mi sfugge
      più mi avvicino più si allontana
      poi...
      quando diviene impetuoso mi prende stringe l'anima in una tempesta un uragano che travolge ogni parte di me...
      NO! fermo ti prego... è troppo! ho paura...
      Tutto all'improvviso diventa dolore, esasperazione shock
      che quasi vorrebbe sciogliersi in lacrime
      lacrime che però
      non trovano spazio sul mio volto
      tutto preso a sorriderti
      Vorrei conoscere tutte le parole per metterle insieme e dedicarle a te... ma posso sceglierne solo due: TI AMO.
      Composta domenica 25 aprile 1993
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        Scritta da: Elena Sorà
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Sparo sulla folla, ne colpirò uno solo
        sei solo tu a dover morire in un canale di scolo
        Illuso vuoi cambiare il mondo
        e per questo presto sarai morto
        non capisci che qui non ce n'è uno che abbia torto
        ognuno vuole la sua riscossa
        e intanto tu te ne vai in una sottile linea rossa
        il cellulare suonerà
        ma nessuno risponderà
        così sprechi il tuo respiro
        non prenderti in giro
        non mi commuovi
        tanto è ufficiale morirai
        ma ancora non capisco come fai
        a lasciarti ammazzare
        per uno stupido ideale.
        Composta mercoledì 13 ottobre 2010
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          Scritta da: Alessandro Celato
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ali della felicità

          Disteso in silenzio riposavo in un incantevole prato verde
          alberi e fiori ornavano un profumo intenso che mi ondeggiava
          sulla pelle, - le foglie cadevano accarezzando il mio corpo
          immobile, - un canto di uccelli festosi dolcemente mi riempivano
          di gioia il cuore, - un sorriso-, una lacrima gioiosa mi accarezza
          il viso, - alzai gli occhi verso il cielo un belvedere lucente di nuvole
          sembravano tante stelle cadenti, - leggero come un petalo di rosa
          una forza misteriosa mi trascina nell'immensità del cielo azzurro
          posandomi sulle ali della felicità...
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            Scritta da: Julia
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Ma Simplicitè

            Troppo figli di menti ottuse,
            tra terra e polenta, tra mare e lavoro
            nipoti di guerre tra isterici poveri,
            confusi e nevrotici, noi, siamo instabili.

            Perché troppe, son le idee confuse,
            silente e violenta, ipocrito coro
            siam svegli cadaveri
            anemici, erotici, noi... siamo instabili.

            E nonni morranno con labbra socchiuse,
            non andranno all'inferno...

            vetri cadranno per porte mal chiuse,
            "ci mando il governo"!

            Troppo figli di menti ottuse,
            tra polenta e terra, lavoro e poi mare
            troppe idee son state confuse,
            non volevi la guerra, ma solo... giocare...
            Composta lunedì 11 ottobre 2010
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              in Poesie (Poesie generazionali)
              Mi abbracciano teneramente
              gli alberi che tremolano nella brezza della tramontana
              sul sentiero magico,
              che inclina ad un laghetto vaporoso,
              dove la neve si scioglie prima di posare sopra,
              correvo, cantavo,
              ridevo di poco di nulla,
              con i bambini di via Beloianis,
              felici immensamente nella innocenza d'infanzia.
              Sembra mi conoscono quei alberi vecchi ancor ben barbicati nella dolce terra,
              io, si,
              gli conosco,
              e con palpiti di cuore gli saluto.
              Odo un leggero crepito di foglie che tentennano nello spiro dell'autunno,
              forse mi stanno salutando,
              forse lo sanno,
              che devo andar via.
              Composta domenica 10 ottobre 2010
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Dolcemente lei

                Dio, com'è bella!
                Occhi verdi, come fronde d'albero,
                viso dolce come il profumo di primavera
                esile, minuta la sua figura, eppure
                un gigante ella appare nella sua forza
                di grande guerriera, combatte con demoni,
                che dell'umore, spesso rattristano il suo
                giovin cuore.
                Anima in pena, eppure ribelle, la sua dolcezza
                d'incanto rapisce, la sua energia di piccola donna
                irraggia il mondo, allieta lo sguardo.
                Se la conosci non puoi non amarla,
                l'animo suo mutevole è al tempo, ora serena
                ora mossa dal vento, mare agitato in grande tempesta
                dopo un bel pianto lei dolce ridesta la sua mitezza
                ed il suo candore lasciano segno profondo nel cuore.
                Io la conosco, l'ammiro, la scruto, dentro nell'anima
                le ho letto il passato, lei mi rapisce in un mondo incantato
                fatto di abbracci, di pianti e tristezza, fatto di baci, sorrisi
                e carezze, io la conosco e ne sono fiero, dentro il mio cuore
                lei vive davvero.
                È come un fiore, se lo sai amare sempre più bello si potrà conservare.
                È come terra fertile e buona, ed i suoi frutti al mondo lei dona.
                Io la conosco, la conosco davvero...
                ecco, io l'amo d'amore sincero.
                Composta lunedì 5 ottobre 2009
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