Poesie generazionali


Scritta da: Giuseppe Catalfamo
in Poesie (Poesie generazionali)

Emilia

Sbaglio non fecer i genitori tuoi
al nome darti alla venuta luce.
Perch'impersoni quell'Ital terra
per gentilezza e bontà, detta Dotta.

Nobil Emilia ch'in terrena vita
niun sacrificio ti scoraggia,
nell'assolver quei doveri sacri
per la tal fede che professi insegna.

Di Cristo insegnamenti osservi
nel lenir l'altrui sofferenze
con sentimento, amor e affetto
ripudiando qualsiasi compenso.

Tal sublim esempio fosse eseguito
da tutti color che sù terra vive
à miser che fatal destino impose
quelle ferite sarebbero guarite.
Composta giovedì 19 luglio 1973
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Metropolis

    I ragazzi che imbrattano i muri,
    sporcano la città!

    ... i ragazzi che fanno i graffiti
    cercano la porta dell'immortalità:

    i ragazzi che fanno i graffiti
    colorano un mondo nascosto
    su universi di cemento,
    lasciano la traccia
    che sfida le porte del tempo,
    a volte scambiano la neve per nettare,
    cercano dolcezza nell'etere.

    I ragazzi che fanno i graffiti, forse,
    non li hai mai capiti!
    Composta mercoledì 20 febbraio 2008
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      Scritta da: Alessia Salvetti
      in Poesie (Poesie generazionali)

      amore da stazione

      Confuso tra i volti di chi aspetta, tra gli sguardi di chi cerca
      Mezza vita a rincorrere un sogno, un cuore
      Lì dove i pensieri e le paure vanno più veloce dei treni
      Lì dove mille volti aspettano un arrivo o una partenza
      Loro hanno deciso di restare, di far battere il cuore più veloce di un treno
      Il loro amore è nato lì tra chi viene e chi và, passanti spettatori di un amore che ha deciso di restare.
      Composta domenica 30 gennaio 2011
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        Scritta da: Costa
        in Poesie (Poesie generazionali)
        ... L'amore.

        Il sole non più caldo inondava la mia calma.
        La malinconia, un brivido, mi aveva guardato,
        senza vedermi, impietrita,
        aspettava una mia lacrima, per sempre.
        Ma io, come ogni tempo, la stupirò.
        Le dirò: "Non vedi?... Non sarò mai solo."
        C'è lei accanto a me.
        L'amore è amore, anche quando lei dorme.
        Composta mercoledì 15 dicembre 2010
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          in Poesie (Poesie generazionali)
          Se solo sollevassi questioni interessanti
          sarei spesso solo se sobrio dal disprezzo
          se solo in apparenza dimostrassi sprezzo
          muoverei l'attrezzo con persone interessanti;
          se solo la solitudine non fosse sì noiosa
          in quest'esistenza sperimenterei l'inesperienza
          e smosso da entropia e da una pia tolleranza
          sarei nella mia stanza col corpo che riposa;
          se solo non volessi volgere al fin questa poesia
          avrei ormai terminato di studiare storia
          se non fosse per la boria e la fama per la gloria
          sarei in giro in compagnia con una canna di maria...
          Composta lunedì 17 gennaio 2011
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Inspira.
            Fai entrare l'aria nei tuoi polmoni e sentine il rumore.
            Sei vivo...
            Inspira.
            Non entra aria.
            Amare...
            Tutti si domandano cosa sia eppure tutti saprebbero dare una definizione a questa parola.
            Ma dove finisce l'amor proprio e inizia l'amore per l'altro?
            Inspira...
            A volte bisogna insegnare a respirare.
            Incredibile no? Quando una persona soffre dimentica le cose più semplici, non riesce più a godere del cibo, del bere, e non sa respirare.
            Abbiamo perso la nostra natura.
            Non riusciamo più a sentire!
            Respiriamo si, ma respiriamo i nostri vuoti, i nostri tormenti.
            Non troviamo più conforto nelle persone che divengono solo specchi indifferenti o impiccioni di quello che noi stessi siamo.
            Li portiamo a combattere contro un'illusione che sembra non ci appartenga finché arriviamo al punto in cui capiamo che siamo noi la nostra illusione e proviamo rabbia per questo... perché lottano contro di noi, per noi.
            Li portiamo a reggere questa illusione a volte odiandoli perché lo fanno.
            Li portiamo a soffrire a combattere le nostre battaglie.
            Impediamo anche a loro di respirare.

            "Cosa vuol dire amare?"
            Inspira... Inspira...
            "Devo insegnarti a respirare."
            Composta lunedì 17 gennaio 2011
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              Scritta da: pazzo di lei
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Il mio cuore, i miei occhi

              Il mio cuore,
              è ormai stracolmo d'amore...
              della principessa si è innamorato,
              e da quel momento è rinato...
              quando la vede va in fibrillazione,
              incredibile sensazione...

              gli occhi miei
              brillano quando vedon lei...
              sarà la sua bellezza,
              o la sua grande dolcezza,
              ma si dilatano dalla contetezza...

              le mie gambe,
              tremano entrambe...
              le sento venir mencare,
              sarà questa la sensazione dell amare?

              la mia mente,
              non fa che pensar a lei costantemente...
              ad occhi aperti mi fa sognar,
              e alla principessa sempre mi fa immaginar.
              Composta venerdì 14 gennaio 2011
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                Scritta da: Patrick Garrinella
                in Poesie (Poesie generazionali)

                L'Attesa

                L'attesa è un qualcosa di speciale, un qualcosa che è bello vivere, affrontare.
                L'attesa rende ancora più bello il momento del raggiungimento di un grande obiettivo.
                L'attesa ci permette di continuare ad emozionarci ed apprezzare le cose e le persone che ci circondano.
                L'attesa. Come una bambina che aspetta un qualcosa di speciale, aspetta la carezza della mamma prima di addormentarsi.
                Composta lunedì 3 gennaio 2011
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