Poesie generazionali


Scritta da: Francesca Zangrandi
in Poesie (Poesie generazionali)
Sono stanca...
Pensavo di averti dimenticato.
Pensavo che non pensandoti, che non dandoti spazio nelle mie giornate non ti avrei pianto.
Pensavo che facendomi un piercing mi tornasse quella voglia di vivere, di scherzare con le amiche, di divertirmi.
Pensavo che lasciandoti un ultimo messaggio sarebbe finita là.
Speravo che dopo tutto quello che ho avuto, sarebbe andato tutto bene, che mi ero costruita una corazza dura.
Ma non è così!
Non ti ho dimenticato,
cerco troppe volte di non cadere nei ricordi che prepotenti invadono il mio essere.
Di non guardare le tue foto, di non ascoltare la gente quando mi parla di te...
e molte volte non ci riesco.
Non riesco nemmeno a vedere le persone intorno a me, non capisco quel'è il loro ruolo e qual è il mio.
Non sento più nessuno nemmeno me stessa.
Non voglio nessuno,
non voglio più parlare, sono stanca di parlare...
voglio scrivere, voglio che sia la mia passione a farmi vivere,
a starmi vicina...

Sono stanca...

Non ti cerco.
Non ti voglio
ma purtroppo ti amo.
Quel amore che ho già provato
e che già una volta mi ha fatta soccombere.
Composta lunedì 8 marzo 2010
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    Scritta da: Poetessa innamorata
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Con lui

    Con lui, starei in mezzo ad una tempesta...
    Con lui, starei sotto alla grandine senza nessun riparo...
    con lui, rimarrei immobile all'ipocentro di un terremoto...
    Con lui resterei al centro più caldo dell'inferno...
    e altro ancora, perché con lui tutto ha un aspetto diverso...
    Una tempesta sarebbe soltanto un pizzico di venticello e qualche gocciolina di pioggia;
    La grandine si trasformerebbe in morbidi cubetti di zucchero filato;
    Insieme a lui, un terremoto sarebbe solo una vibrazione leggera,
    un piccolo brivido e l'inferno potrebbe essere paragonato a una casa accogliente
    riscaldata dal dolce calore di un camino acceso.

    Si con lui tutto sarebbe diverso, più bello... lo sarei anche io.
    Composta giovedì 4 marzo 2010
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      Scritta da: fa
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Immaginando un'altra vita sono finita a viverla...
      immaginando un altro mondo ci sono finita dentro...
      oggi non so se ritornare indietro...
      oggi non sono felice di ciò che avevo immaginato...
      oggi vorrei capire dove ho sbagliato...
      vorrei tornare a sorridere ed avere la certezza
      che da qualche parte nascosta esiste la felicità.
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        Scritta da: Salvatore Riggio
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Mia Principessa, mia regina

        Oh principessa del mio cuore di diamante!
        Lei è la prima che dolcemente sia riuscita a scalfirlo,
        l'unica per la quale vi è permesso entrare.
        Non so come, non so quando ma pian piano è riuscita ad aprirlo
        nonostante vi si presentasse dinanzi un recinto di spine ripugnante.
        Non si è mai lamentata del male che vi procurarono,
        un male che giuro non vi avrei mai voluto arrecare.
        Ora lei sta li, al centro esatto di questo mio cristallo
        ad osservar le mille crepature che dinanzi a lei si presentarono,
        a tale triste panorama lacrime sincere, sentite, caste caddero al suolo
        e il lor tonfo riecheggiò nel mio diamante diventato ormai suo castello,
        il quale ha scelto e proclamato lei come la sua regina,
        oh mia altezza che con attenzione, affetto, dolcezza e col suo amore!
        Ha riempito ogni singola crepatura salvandolo dalla sua rovina.
        Ora brilla, brilla più che mai abbia mai fatto d'una luce accecante,
        luce che non avrebbe potuto esserci senza le sue cure premurose.
        Ora è forte abbastanza da depositar via il recinto di spine ripugnante,
        il quale non ha più ragione di esistere grazie a lei, mia adorata regina!
        D'ora in poi sarò il suo scudo, la sua spada. La terrò sempre per mano
        e ogni suo sacrificio per me le prometto che non sarà stato invano.
        Mia principessa, mia regina, le chiedo perdono... la mia vista
        fu offuscata dalle mie stesse ferite che la sua non potei notare,
        ha visto in me il rifugio per la sua anima straziata, un'anima tradita.
        Son il punto di riferimento che per tanto tempo non è riuscita a trovare,
        ora la prego lasci che sia io a prendermi cura della sua ferita.
        Composta martedì 2 marzo 2010
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          in Poesie (Poesie generazionali)
          Vieni,
          guardami,
          parlami,
          affrontami.

          Non voglio sentire
          le tue parole con un'altra voce,
          non voglio guardare
          per vedere le tue spalle

          voglio, vorrei

          devo

          guardarti,
          ascoltarti,
          per crederti

          credere a quella falsa verità,
          alla mia falsa colpa,
          che le tue labbra sono abituate
          a pronunciare,
          così bene

          come fai a chiamarti mia amica?
          Composta lunedì 1 marzo 2010
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            Scritta da: Gloria Piva
            in Poesie (Poesie generazionali)
            Volevo riconquistare la tua fiducia
            Volevo riconquistarti
            Volevo tornare con te
            Ero riuscita a trovare una goccia di speranza
            Ero riuscita a trovare la grinta
            Grinta che mi faceva dire "si ce la farò"
            Ero riuscita a riprendere il sorriso per te
            e tu hai volto togliermi tutto questo
            Di nuovo...
            Composta nel 2009
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              Scritta da: Samuel Di Lorenzo
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Voi...

              Il vostro sguardo pieno di ardui pregiudizi mai stabiliti...
              pensate di aver la meglio...
              mentre io vago nel vuoto dell'aria dove ogni cosa è vissuta troppo velocemente...
              mentre voi potete giudicare i miei capelli le mie vesti...
              la mia mente sarà pura e incontaminata...
              pensieri infiniti dal quale sorgono queste parole
              che voi ora leggete... forse senza capirne il mio significato più profondo di essere.
              Composta giovedì 18 febbraio 2010
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                Scritta da: orange
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Io... quindicenne

                Una pagina bianca rapisce i pensieri ribelli
                trasforma in parole crudeli la rabbia... che ho dentro
                rabbia... perché? Mi vedete? Son qui
                troppo distratti... non sanno il tormento.
                La penna mi dà il permesso a parole sconnesse
                annulla il confine tra pudore e peccato
                gioia e dolore tra loro intrecciati...
                chiudo il diario... imprigiono parole
                e l'amore... non l'ho considerato
                ma quale amore?... quello sognato... sperato.
                Mai stato... domani... lo invento.
                Composta lunedì 22 febbraio 2010
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                  Scritta da: Enrico Mangialetto
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Un Coeur un Amour...

                  Buona notte mon Amour...
                  a volte vedo me nei miei sogni, li accanto a te al tuo cuore
                  a sussurrare dolci pensieri dolci parole
                  vedo me lì mentre osservo il tuo cuore
                  come se fosse un bimbo indifeso
                  che attende cure affetto amore...
                  io lì sul quel letto accanto a te al tuo cuore...
                  che parla ride e scherza,
                  che cerca di portar calore amore
                  sicurezza e serenità alla tua vita al tuo cuore...
                  io lì accanto a te
                  che pensa e osserva quanto possa essere bello e reale
                  il tuo cuore il mio cuore uniti da un vero amore...
                  io lì accanto a te al tuo cuore
                  per sempre per amore.
                  Composta giovedì 18 febbraio 2010
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                    Scritta da: Stefano Molisso
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    Certo Te

                    Ogni giorno ti cerco, dal mio risveglio fino al tornare a riposare, cerco te in ogni cosa che faccio e che penso. Il sole gira intorno a me e mentre lo fa cerca di darmi luce per confortarmi nella mia lunga ricerca di Te. Il sole va via e chiede alla luna di continuare la sua opre, chiede di guidare la ricerca di questo povero migrante che cerca anche nelle profonde oscurità della notte la sua dolce meta. Si, anche di notte certo Te, notte e giorno ti penso intensamente e ti cerco sempre. Mai potrò fermarmi perché senza Te la mia vita è come un bicchiere senz'acqua, la mia vita è vuota è ogni giorno cerca la sua sorgente di acqua viva che la disseterà.
                    Composta giovedì 18 febbraio 2010
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