Poesie generazionali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie generazionali)

Compleanno

Lo aspettavi da tempo,
e all'improvviso
eccolo qui,
è arrivato,
manca poco,
la tua festa,
il tuo momento,
un altro anno è passato,
il tempo vola,
gli anni rotolano via
rolling stones,
e siamo ancora qua,
e siamo insieme come sempre,
io e te,
ti dico buon compleanno,
auguri,
un pensiero,
vorrei regalarti chissà cosa,
ma i soldi sono pochini,
lo sai,
meriteresti una festa,
e invece,
solite cose,
commissioni da fare,
posti da andare,
pensiero di te,
siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
ci vogliamo bene
e basta.
Composta giovedì 14 marzo 2019
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Primavera nell'aere

    Si diradano le foschie
    Della notte,
    s'avanza lento il giorno,
    con il suo mistero
    e le sue incognite,
    aria tersa,
    gelida con resti d'inverno,
    ma si sente,
    odore di erba novella,
    di erba fresca,
    di prati,
    di ridestarsi delle cose,
    si sente la forza
    della natura,
    l'energia dei cieli,
    coi nuvoloni minacciosi,
    primavera nell'aria,
    nuovo inizio,
    il tempo è passato,
    il tempo è passato.
    Composta giovedì 14 marzo 2019
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Giornata a marzo

      Scende la tenebra sulla città,
      luce scema lentamente,
      e il giorno dura un po' di più,
      giornata di sole,
      un po' debole,
      un po' pallido,
      con un vento che spira
      freddo
      e severo
      fa caracollare le foglie,
      agita il bucato,
      sferza i passanti;
      ma la primavera,
      è qui,
      è qui,
      ormai.
      Composta giovedì 14 marzo 2019
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        I tuoi occhi

        I tuoi occhi così vivi
        e spiritosi,
        cangianti e mobili,
        inquieti
        e ombrosi,
        a volte tristi,
        a volte rannuvolati;
        i tuoi occhioni su di me,
        che mi fissano così
        pregni di luce,
        di vita,
        come te,
        sei colma di vita,
        di forza,
        di inquietudine,
        non ti fermi,
        come i tuoi occhi,
        sempre nervosi
        e ridenti;
        i tuoi occhi.
        Composta giovedì 14 marzo 2019
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          Scritta da: Marta Emme
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Festa (del babbo) col rewind

          O babbo, caro babbetto
          fammi entrare per un poco
          nel tuo letto (idealmente,
          nella tua interiorità). Vò
          parlar un po' con te, anche
          se oggi par diventato
          demodè. È ver che sono
          ormai grandina, eppur mi
          sento ancor bambina. E un
          abbraccio costa poco, ma
          può scaldare più del fuoco.
          Arriva alla mente che non
          son sola tra la gente, che
          non sono un incidente, che
          con te non scade mai la
          mia patente (di essere a
          modo). Di questo ho
          bisogno, anche se, or, tutto
          ciò, lo posso viver solo in
          sogno (non ci sei più). Ma
          a poco a poco, così, son
          diventata grande (forte e
          consapevole) e anche oggi
          non terrò chiuse, grazie a
          te, le mie serrande (i miei
          occhi e la mia mente sono
          aperti al mondo, per un
          futuro che vuol esser
          fecondo, luminoso, se mai
          possibile).
          Composta domenica 17 marzo 2019
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie generazionali)

            La capa tosta

            Eccome se mi ripeto! Ma di essermi
            seccata non lo nego. I dissalatori
            non sono uno spreco, dobbiamo
            farli davvero, che dal mare siamo
            circondati (vedi Italia) e a morir di
            sete condannati noi, le piante
            (colture) e tutti gli animali
            (allevamenti). Se questo non si
            capisce la nostra vita presto
            incupisce e infine perisce. Questa è
            una cruda verità che per voi però
            (scienziati e amministratori) non ha
            credibilità, ma non è bacata la mia
            testa e il tempo in fretta lo dirà.
            Ullallà (scossa)! Non è tempo di
            sbandar (vuol essere un appunto ai
            potenti). Perché se non son pieni i
            fiumi e i laghi non lo saran neanche
            gli invasi (la vostra soluzione). E se
            anche per voi è, tal pensiero, un
            azzardo bello e buono io non lo dico,
            lo tuono.
            Composta venerdì 15 marzo 2019
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Mi incateno alla spuma del mio letto
              per dirmi che non sono della notte,
              non sono fatto della sua sostanza
              le pupille si sono dilatate
              gettano ombre mostruose sul didentro
              uccidono chi passa con la luce
              di un sogno falso, le ossa sono sbarre
              di una prigione che aspetta il colpevole,
              fingendo di riceverne una visita
              breve, estemporanea come piuma
              mossa dalla pazzia quieta del vento,
              dalla belva sopita senza labbra,
              dal nemico minore da temere.
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                Scritta da: Marta Emme
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Le buone cose

                Ciò che non costruisce è quel
                che avvilisce. Dunque, sulla
                strada del domani, di frutti
                saran piene le tue mani se avrai
                dato, senza aver fatto piani
                (senza niente in cambio), anche
                solo un po', del bene che hai nel
                cuore, perché c'è e non fa clamore.
                Quel bene che apre la strada al
                giusto (cose giuste), col suo
                chiarore; quel che mostra, del
                mondo, sempre la sua parte
                migliore; quel che ti ha reso e
                sempre ti renderà onore
                (dà rispetto, considerazione),
                anche quando il buono non fa
                rumore (sembra scontato).
                Composta giovedì 14 marzo 2019
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