Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Sarà come vedere l'inverno svanire

Potrebbe esser l'infinito
di una stella
una cometa
che spegne il volto
in un assurdo vento
di una dolce melodia
così la canteremo
a lei penserai
come un angelo
che scurisce
soltanto se lo vuoi
chiudi gli occhi
che succederà
più bella la vedrai
affacciata al balcone
ti sorriderà
fra vasi
gli occhi spunteranno
scrutandoti dritto
verso le nubi del cielo
che si guarderanno
e mentre lo fanno
sarà come vedere l'inverno
svanire nei fiori fioriti
coltivandoli il cuore
rinasce con te
Vi guarderete
quando il buio vedrete.
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    Scritta da: Alisia7
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Possano certe raffiche di vento aiutarti ad asciugare le tue lacrime, che escono dal tuo profondo del cuore.
    Possano certe piogge accompagnarti nella solitudine, facendoti compagnia.
    Possano certe nevicate, farti apprezzare il silenzio, là dove non esistono più le parole.
    Possano certe nebbie, calate nel tuo spirito, insegnarti a vedere senza occhi.
    Possano certi uragani d'amore, che ti hanno ferita, cessare senza spazzare via le tue emozioni.
    Possano certe giornate di sole abbaglianti, aiutarti a capire, che in fondo il buio può sempre finire!
    Possano certe tempeste dell'anima, farti apprezzare la vita...
    Composta martedì 5 marzo 2019
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      Scritta da: Sabina Nuzzo
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Abbi cura di te

      Abbi cura di te
      del tuo cuore fragile
      dei segni lasciati dal tempo
      indelebili
      Abbi cura dei tuoi sogni
      quelli più stupidi
      irrealizzabili
      E dei tuoi occhi
      che hanno versato lacrime
      di gioia e di tristezza
      Abbi cura di te
      e non farti calpestare
      o recidere
      sei un fiore fra i più belli
      i fiori vanno curati
      amati
      protetti
      Abbi cura di te donna
      perché sei donna
      e lo sei sempre.
      Composta martedì 8 marzo 2016
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        Scritta da: Alessandra Tessarin
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Quelle belle in tivù
        hanno i capelli che non hai più tu
        le ginestre e il cappello
        sulla testa mica vuota.
        Quelle zitte e operose
        sanno fare mille cose
        quando arriva la grossa luna
        a lei chiedono fortuna.
        Quelle sole e malaticce
        danno tutto con il cuore
        brucia alta la loro fiamma
        sulla strada di chi resta.
        Quelle sono delle donne
        senza lingua né colore
        sempre ricordate
        per le carezze e l'aria stanca.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Nuvole nuvole

          Vagano per l'aere,
          riempiendo il cielo
          bianco,
          nuvoloni matrigni,
          lividi,
          bluastri,
          e vorrebbe cadere qualche goccia,
          freddo inverneo,
          brividi,
          brividi,
          il sole è pallido e se ne va,
          giorno mezzo invernale,
          aria gelida,
          grigiore e noia,
          si s tà in casa,
          vento protervo,
          fa sbattere le imposte,
          e manda per aria cartacce,
          e foglie essiccate;
          nuvolo.
          Composta venerdì 8 marzo 2019
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            La lunga strada della libertà

            Libertà
            non è solo una parola,
            non è un modo di dire,
            non è un fazzoletto in tasca,
            libertà
            che si difende un
            po' ogni giorno,
            libertà di vivere,
            di pensare,
            di fare,
            o non fare,
            di stare fermo,
            di dire no;
            e c'è sempre chi ti vuol fregare,
            chi ti vuole limitare,
            in cattiva fede,
            vuole solo comandarti;
            ma io non rinuncio
            e non cambio,
            voglio solo libertà,
            adesso e sempre,
            libertà
            libertà.
            Composta giovedì 7 marzo 2019
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              Scritta da: Marta Emme
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Inquietanti simmetrie

              Mi riscuote, in un attimo, una sferzata
              di vento, mosso da un fitto nugolo di
              uccelli (storni) che d'improvviso viran
              nell'aria, poco sopra, e quasi mi
              spavento, mentre disegnan geometrie
              a loro piacimento o solo si tengono in
              allenamento. E lì il cuore si sente
              stranamente scontento, che vede in
              quel superbo spettacolo (superfluido)
              un altro segno del tempo, ed è
              sgomento per quanto quelli (storni)
              sian tanti, da oscurare il cielo, da non
              saper come sfamarli tutti quanti.
              Capisco che l'uomo non ha mai agito
              con gli altri esseri in guanti bianchi
              (ha creato squilibri) e or a niente
              servono amari pianti se la Terra più
              non fornisce al viver di ognuno risorse
              bastanti.
              Composta domenica 3 marzo 2019
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Silenzio

                Momento che
                s'eterna,
                e vorrei si prolungasse
                ancora
                e ancora,
                pascermi di questa quiete,
                dopo le tempeste,
                e il dolore,
                e le parole vane
                e le opinioni sordide
                della gente;
                stanco,
                del sociale,
                delle chiacchiere,
                di regole futili
                di gabbie,
                di gente che mi vorrebbe prono
                a comando;
                silenzio
                dolce m'è il silenzio,
                fuori da questo mondo pazzoide,
                da gente squallida,
                e dimenticare il male,
                almeno per un po',
                lontano da tutto.
                Composta martedì 5 marzo 2019
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Abisso notturno

                  Davanti la notte lunga
                  e perenne,
                  non passa mai,
                  ore piccole,
                  pensieri,
                  ricordi,
                  ieri,
                  domani;
                  il sonno scappato,
                  non so neanche io
                  cosa voglio,
                  galleggiano le idee,
                  silenzio diafano,
                  nulla notturno,
                  un colpo di vento,
                  fa correre le foglie,
                  domani,
                  domani,
                  presto sarà domani,
                  solo qui,
                  pensando a tutto e a niente.
                  Composta lunedì 4 marzo 2019
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