Poesie generazionali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie generazionali)

In viaggio

Un cinese (Xi Jinping-segretario PCC) che
così strategicamente intavola (apre il
discorso con: "la nuova via della seta) a me
fa pensare a una bella favola (istruttiva
come sono le favole cinesi). E se taluni
(UE, America contrari che l'Italia aderisca)
non son d'accordo è perchè non gli
perviene (questa stravagante utilità) nè gli sovviene (gli torna) e, senza aver ragione,
han certo torto o temono solo di finire fuori bordo (scalzati). Così guardiam con interesse alla Cina e al fatto che si debba coglier l'opportunità di viaggiare, sempre, in classe prima (al centro di vantaggiosi scambi). Ma
per gestir la cosa, sia ben chiaro quel che
insieme a lor si posa (costruisce), infatti,
per non farsi sopraffare, è necessario
davvero e bene poter contare. La Cina,
dell'Italia, ha certo stima, e or su queste
basi sia da dimostrar, senza uscir dai vasi
(rispettando gli impegni presi), veramente
che non siamo fessi, ma col cervello sempre
finemente connessi (nel memorandum).
Del resto la Cina s'è già affermata in tante
realtà (in Europa), perchè solo a noi
dunque l'altolà? Insomma, usiamo la
nostra testa, non la teniamo chiusa in
una cesta. Guardiam al mondo con un po'
di allegria, evviva una saggia diplomazia.
Composta giovedì 14 marzo 2019
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Corpo

    Il tuo corpo,
    la tua persona,
    mi piace troppo,
    e per me,
    ai miei occhi,
    sei sempre bellissima;
    le gambe grosse,
    le dita piccole e agili,
    un sedere pronunciato,
    i fianchi belli abbondanti,
    sei paffuta e rotonda,
    bene in carne, paciosa rubiconda,
    e sprizzi salute dappertutto;
    mi piaci così come sei,
    e non ti cambierei mai.
    Composta mercoledì 13 marzo 2019
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie generazionali)

      A mali estremi

      Una donna vista come tentazione (di possederla carnalmente) è cosa che non ha dizione (spregevole) quando
      porta a massacrare (stupro) un essere (la donna) nella sua
      più angelica espressione (incolpevole). E siccome, costui, a un demone (onnipotenza) ha fatto metter lo zampino (ha ceduto) ciò lo ha reso un aborrevole e perfetto cretino tanto da disonorar il fatto d'esser quel gran bel genio (intelligente), che è scritto nel suo destino (di umano). Così chi ragiona pensando col ce l'ho duro, in fondo, si merita d'esser trattato col bromuro (privato della libertà che sfregia nel prossimo-contrappasso). Anche per un po' soltanto perché, per il mal che ha fatto, ha meritato tanto.
      Composta domenica 10 marzo 2019
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        Scritta da: Giancarlo Iandolo
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Proiezione di un film
        che ha sempre inizio e non ha mai fine...
        nasce da sceneggiature complicate,
        da nuove modalità di comunicazione,
        da incontri strani e inconsueti,
        da intrusioni in mondi sconosciuti...
        generando confusione, illusioni, delusioni...
        provocando valanghe di emozioni che fanno rotolare in su a monte...
        e forze imprevedibili che riportano giù a valle.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Il peso della libertà

          La libertà
          non è mai un fatto scontato,
          una cosa certa,
          indeformabile,
          una cosa inviolata,
          la libertà,
          bisogna difenderla un po',
          ogni giorno,
          e c'è sempre chi te la nega,
          chi te la vuol togliere,
          chi rompe,
          chi dice menate;
          la libertà
          non è comoda,
          non è facile,
          comporta un prezzo,
          spesso vieni scansato,
          deprezzato,
          messo da parte,
          bollato;
          e la gente odia non quello che
          appari,
          o cosa fai,
          ma quello che rappresenti,
          la libertà, che loro non hanno
          più e a cui hanno rinunciato;
          ed allora cercano di f arti il vuoto,
          di fregarti,
          di costringerti,
          di farti correre
          e ripudiare tutto,
          la libertà non è facile,
          come tutto in italia,
          è un gran casino.
          Composta lunedì 11 marzo 2019
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            La lunga strada per la libertà

            Per la libertà
            è una lunga strada,
            irta,
            scoscesa e piena
            di accidenti,
            quella che porta alla libertà,
            in Italia è tutto uno schifo,
            e non c'è niente di facile,
            tutto è un esigenza e ogni cosa costa
            sacrificio e casini,
            la strada della libertà,
            è ostruita di imbecilli,
            e schiavi pecoroni,
            che sono gelosi,
            della libertà altrui,
            e non gli dire mai che sei libero,
            perché altrimenti,
            ti prendono di mira e farebbero
            qualunque cosa,
            pur
            di schiacciarti,
            opprimerti;
            la gente odia la tua libertà,
            perché rappresenti,
            quello che loro,
            non hanno mai avuto;
            la gente becera,
            ha paura della libertà altrui,
            si credono di averla,
            e si danno arie;
            la libertà è una cosa privata,
            personale,
            non bisogna mai farla capire,
            non bisogna mai dire;
            starsene per conto proprio,
            e fregarsene di tutto.
            Composta lunedì 11 marzo 2019
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Se piangi se ridi

              Io sono sempre qui,
              vicino a te,
              ti ascolto,
              ti sento;
              se piangi sono con te,
              e mi preoccupo
              e soffro per te,
              ti penso,
              e non ti dimentico mai,
              il mio cuore resta con te,
              e piango un po' anche io;
              cerco di f arti coraggio
              e penso a come
              fare
              per aiutarti,
              se piangi se ridi,
              io sto vicino a te,
              non mi importa del mondo,
              cosa ne sa,
              non capisce niente,
              se piangi se ridi,
              io non ti lascio mai,
              non me ne vado,
              sono qui,
              sono qui,
              vicino a te.
              Composta domenica 10 marzo 2019
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Mare

                Mare, mare
                È bello rivederti,
                dopo l'inverno
                lungo,
                ti osservo di sbieco,
                lungo la costa frastagliata
                da pietroni immani,
                scogli,
                colpiti dai marosi,
                onde nervose di marzo,
                si infrangono nella battigia,
                rumore di risacca,
                i gabbiani volano
                a capofitto,
                berciando e strepitando;
                nuvole immense,
                che portano temporali,
                gente che passeggia
                col cane,
                sotto un sole debole,
                mentre spira un vento
                ruvido,
                mare,
                ricordi dell'infanzia,
                quando bambini,
                guardavamo le onde,
                le cabine chiuse,
                la barche in secca,
                ricordi di mare,
                infanzia.
                Composta sabato 9 marzo 2019
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