Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Le catene non sono solo per le ruote

Nevica nevica e nevica che velo di gioia sul giorno
IL bigben ci ha detto che è soleggiato e leggere nevicate
Rendono tanto affascinante IL Tamigi che ciò che mi vede
È IL SaintMark a come ci arrivo e come ci arriva
L'allarme gelo ha dimostrato un bellissimo panorama da monti
Ma passo e chiedo come stia quel Luigi come stia
Curiosità senza pensieri ch'io m'importi di tanto gelato caldo
E lieve zuccheravano i fiocchi di neve che di panna le piante
Sono di chioma di giglio come angeli le ali silenti cigni morenti
Ch'io sappia ho voglia di scrivere e disegnare Luigi ma
Non è chiodo o idea da stella polare.
Mi piace decantare la maestria e la follia, ma del resto anche me
IL mio occhio preferito che gira e gira e gira è tutto un ghiacchio
La torre IL cetriolo la cipolla verde che si perde nell'immensità
Del paesaggio e Liverpool che sembra surreale colorata viva
Ed i castelli scozzesi i fiumi belli le dighe i ribelli ciuffi degli alberi
O bretagna innevata sempre con tanto amor ti ho sognata
Non sei minimamente paragonata all'immensità della adorata
Passione di te che mi hai stregato IL cuore e del tichettio del
BigBen come miagolii un canto per Ulisse che disse che qui per
Sempre da te Bretagna in nome di Beatrice follemente vivamente coloratamente esplicitamente alla luce del sole per sempre ti visse.
Composta sabato 3 marzo 2018
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Una lenta ma brava

    Parlo a nome della mia poesia
    E ti decando giovane amore mio affettuosissimo affetto
    Quanta gioia nei tuoi occhi nel vedermi e quanta ansia
    Celata in una flemma e rallenty dolce amorevole moviola
    Se frenaste l'ira degli aghi di quella volta al mese
    Ivi s'eclissa la luce del sole che di man bassa d'opera
    Ed omissioni che vada tutto bene si è sbizzarrita fin troppa gente
    Forse ne sarai tan grata che di boccali di sorgente dal legno
    Mi disseta come le arance del lontano oriente
    Che scorgano le fonti da questo monte di boccali
    Affluiscano nella gola a diluvio universale
    Mi disseterò stanne certa ma ritrira gli aghi mia signora
    Che a padron della mia paura ne sono nata già pronta e degna
    Ma stanne pur certa che di salute scoppio come un motor
    Rombante come i cieli delle notti più incantevoli e tempestose
    Tempestando di suspance i tichettii dell'orologio dicendo solo
    Che è un'innocente puntura della durata di soli dieci secondi
    Un ergastolo del tempo che fugge cade si chiama Luigi
    E credimi mia signora è più lungo dell'incubatrice ove poggio
    IL collo a parer mio ritiri le truppe degli aghi a mio conto ed a mio
    Luogo appartato ed isolato d'eclissata luce solare e di speranza
    Finalmente libera che l'angolo di paradiso respiri in fondo alla valle
    Della schiena di un uomo di polso eleganza e azione
    Sedici lettere di emozione otto di nome ed otto di cognome
    Di Faenza ai suoi occhi mia signora
    Ritiri le truppe degli aghi e lasci respirare la terra di fondo.
    Composta sabato 3 marzo 2018
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Santa pazienza!

      La pazienza è l'attesa sapiente di chi
      non ha piani* (strategie) ma una
      fiducia così travolgente che alla fine
      pure il demonio ad essa s'arrende.
      Così, siccome qualcosa conta, torni
      a cavalcar la vita sulla sua
      spumeggiante onda e in quel respiro
      del mare impari quanto importante
      sia stato sperare. Ma se la pazienza
      è rivolta al male, che con esso
      sprofondi, fino ad annegare. E che in
      quel marasma* (decadenza di valori)
      possa sempre rivelarsi il malvagio,
      ben prima del suo fetente miasma*
      (effetti dannosi).
      Composta giovedì 1 marzo 2018
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        A mia figlia

        Quando mi sveglio
        con la tristezza
        tu mi sorprendi
        con tenerezza.
        Quando stanca
        io mi sento
        e il mal di vivere
        ha il sopravvento...
        Guardo i tuoi occhi
        di bambina
        e si riaccende
        la mia mattina.
        È incredibile
        il potere che c'è
        in questo sorriso
        che è solo per me.
        Dimmi amore,
        come fai...
        a render tutto
        più dolce che mai?
        Qual è il tuo segreto
        figlia mia?
        A nove anni
        hai gia l'empatia?
        Mi abbracci
        e il mondo tace...
        capisco il senso di tutto,
        mi sento in pace.
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          in Poesie (Poesie generazionali)
          Giudicatemi pure.
          Non importa.
          Sto in disparte,
          è vero.
          Abbasso lo sguardo
          davanti alla gente
          e ancora mi imbarazzo
          se qualcuno mi osserva.
          Ma finché sarò in grado
          di emozionarmi
          davanti ad un tramonto,
          leggendo i versi
          di una poesia
          o ascoltando le note
          di una canzone,
          potrò sempre
          avere la certezza
          di stare vivendo.
          E voi...
          tenetevi pure tutto il resto.
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Viaggio

            Che voglia d'esser
            su isole tropicali,
            poter visitare
            paesi orientali,
            andare in America
            per tutti gli stati,
            gettare lo sguardo
            su prati innevati.
            Sarebbe bello
            trovarsi in crociera,
            fluttuare nel cielo
            su una mongolfiera.
            Purtroppo
            non ho la possibilità
            di viaggiare tanto
            e spostarmi qua e là.
            Ma una cosa certo,
            la posso fare...
            aprire un libro
            e iniziare a volare.
            La fantasia
            mi porta lontano,
            insieme al romanzo
            che tengo in mano.
            Non disturbarmi,
            sembro presente,
            ma leggere
            è un viaggio della mente!
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Cose che non ho

              Non ho una villa
              con la piscina.
              Non ho nemmeno
              una casa in collina.
              Non ho una Ferrari
              testa rossa.
              Non ho neppure
              una macchina grossa.
              Non posseggo
              vestiti firmati,
              né scarpe di lusso
              e tessuti pregiati.
              Non indosso
              gioielli preziosi,
              né posso cenare
              in ristoranti lussuosi...
              Miliardaria non sarò,
              ma una cosa
              io ce l'ho.
              Non un bene
              materiale,
              ma qualcosa
              di speciale.
              È l'amore più profondo.
              Quello che sorregge il mondo!
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Tornerò

                Un giorno tornerò dov'ero prima
                che gli occhi miei si aprissero al fato,
                dove l'amor divino ha posto in cima
                quelle cose belle che per noi ha creato.
                E lascerò questo mondo crudele
                fatto d'invidie, di odi e rancori,
                di guerre e di intricate ragnatele
                che gli uomini hanno posto nei cuori.
                Ma lascerò anche un'immenso amore
                per le persone da me tanto amate,
                per ritrovarle in altre dimore
                in altri luoghi di anime popolate.
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