Poesie generazionali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie generazionali)
Nuda è la quercia, rinsecchita e gelata
la sua ampia chioma è scomparsa
i suoi intricati rami spogli sembrano
cercare aiuto nel cielo, ma non tutte le querce
fanno cadere le loro foglie gialle,
le trattengono anche in inverno, fino a quando
spunteranno i boccioli in primavera
la quercia tiene attaccate a se, le sue vecchie foglie
le ama incondizionatamente, come ama l'umanità,
enzimi luccicanti, che la quercia dona, dalla sua corteccia
amore, energia, potenza di vita, che trasmette
con un abbraccio.
Composta giovedì 1 febbraio 2018
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Pensieri invernali

    La luce è andata via
    e la luna non si vede
    le nuvole celano il bell'astro al mio sguardo

    il gelo avvolge ogni cosa,
    in questo ultimo giorno di gennaio
    nel pieno dell'inverno, con i pensieri che volano

    il mondo cambia, con il tempo che passa
    ci si sente più soli dopo che, le persone amiche
    da sempre, sono volate in cielo,

    il magico inverno fa ricordare molti istanti, passati,
    da dietro i vetri appannati, silenziosamente
    le persone andate ritornano nella nostra mente

    loro sono nella luce ormai...
    incanto, suggestione, di pensieri nebbiosi
    ma vivere la magia del nostro tempo

    è qualcosa di straordinario, anche con malinconici
    paesaggi misteriosi, che circondano il nostro spirito
    mentre gli occhi osservano, circostanze e situazioni invernali.
    Composta mercoledì 31 gennaio 2018
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Gennaio

      Gennaio è entrato euforico
      con il suo forzuto cielo burrascoso
      con la luna che fa capolino tra
      ostili nuvole nere, la sua luce rischiara
      la campagna silenziosa che sembra morta
      appare ogni cosa fosca e tempestosa,
      solo la luna sembra brillare intensamente
      quando riesce a uscire da un cielo
      bieco, temibile, truce, ringhioso...
      pioggia e neve sono padroni di questo tempo
      alternandosi, mentre il crepitio del fuoco
      dona sicurezza e calore, tra il luccichio delle fiamme
      vagano i nostri pensieri, i nostri ricordi
      le nostre sensazioni che nonostante il tempo che passa
      non scivolano mai via.
      Composta mercoledì 31 gennaio 2018
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        Scritta da: Luigi Berti
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Nostalgia

        Mi manca la domenica in famiglia
        quando non si chattava ma si parlava,
        bastava una scintilla per entrare in discussione
        e la tavola si animava senza la televisione.

        Ricordi di un passato che ormai son perduti
        sul volto di mia figlia non li ho riconosciuti,
        il mondo va veloce e supera i ricordi
        i figli son gioielli gli mancano solo quelli.

        Di corsa giù per strada a giocare a nascondino
        non trovi più nessuno nemmeno il tuo vicino,
        racchiusi in una stanza soli e connessi
        in un mondo virtuale sono tutti a navigare.
        Composta domenica 4 febbraio 2018
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          Scritta da: Marta Emme
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Rotta di collisione

          In un viaggio che ha importanza*
          (vita) gente di sostanza* (che vale,
          senza grilli) si pone a scrutar bene,
          in quel disteso mare, il pel
          dell'acqua, così può afferrar la
          verità quando viene a galla, ciò di
          cui è sicuro e non si sbaglia. Questo
          fa viaggiare col vento in poppa*
          (dalla parte giusta) sol se non si
          indietreggia* (non ci si scoraggia,
          non si rinuncia al viaggio) quando
          un ostacolo* (inganno) nel vivo* (la
          parte vitale) la scocca* (nave,
          persona) tocca* (gli nuoce). Perché
          si sa che, se sul pel dell'acqua si
          rispecchia il cielo, nel sommerso si
          nasconde invece il masnadiero*
          (avversario pericoloso, squalo
          famelico, menzognero).
          Composta domenica 4 febbraio 2018
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Al cimitero no!

            Io non voglio che la fredda terra mi laceri e il mio corpo tormenti. Non sopporterei quell'atmosfera di un cimitero pieno di muti lamenti.
            Io lascio a tutti il mio testamento, ai figli miei e a te moglie cara: le ceneri mie donatele al vento, la mia laguna io voglio come bara.
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Buonanotte Venezia

              Come vorrei essere un gabbiano e librarmi nell'aria per osservare Venezia di notte, con le sue luci, i campanili, le chiese, i suoi palazzi e poi planare dolcemente nell'acqua e guardare la luna spargere i suoi argentei raggi sulla laguna, che si fondono con il verde smeraldo dell'acqua generando brillantini colorati, dove Venezia si specchia prima di coricarsi.
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