Poesie generazionali


Scritta da: Rossella Di Venti
in Poesie (Poesie generazionali)

Ricordi

Guardiamo orizzonti inafferrabili
che sfioriamo come mari in tempesta...
amori travolti da onde incavalcabili...
gabbiani in cerca di spazi infiniti
ma traballanti nell'apprezzare ciò che il
mare potrebbe far loro riaffiorare.
Orizzonti lontani ma sempre vicini...
soggetti di fotografie che mai sbiadiranno
nel cuore di chi li ha saputi immortalare
donando loro un mare su cui volare.
Composta lunedì 11 gennaio 2016
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    Scritta da: Rosita Matera
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Costellazioni

    Le foglie portarono nel petto
    quello strano fuoco che le arse,
    e come piccole fiammelle
    non smisero di illuminare
    la strada buia del viandante
    che le vide tramutarsi
    in costellazioni ambrate
    da cui echeggiano
    le voci degli avi, dei miti
    e di quegli uomini
    che portarono nel petto quello strano fuoco
    che brilla su per il cielo
    dove respirano ancora
    in infinite costellazioni.
    Composta martedì 9 gennaio 2018
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      Scritta da: Rosita Matera
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Vuoi catturare le nuvole?

      Oggi i rami
      confabulano storie
      e trattengono le nuvole
      tra i loro sottili pensieri.
      Non vogliono più
      lasciarle andare
      quelle bianche e sospese barche
      che sembrano trattenute da ancore invisibili.
      "Ma le nuvole appartengono a me"
      sembra mormorare il cielo
      al ramo che le trattiene con tutte le sue forze,
      bizzoso bambino che non vuole saperne.
      E il vento, incurante,
      trascina le nuvole dove vuole,
      su e giù, per le onde di un cielo invernale.
      Così le nuvole, libere, riprendono il loro viaggio,
      poiché nulla, qui in terra, potrà mai trattenere
      ciò che per natura
      non gli può appartenere.
      Composta martedì 9 gennaio 2018
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il grappino

        L'acero è giallo come un Simpson
        e discreto si propone il calicanto.
        Si muove l'aria in odor di vino
        sottoterra si rifà il futuro.
        L'ombra delinea le cime
        si spiccia la sera a fare scuro.
        Dal portone esce il giovane trottando -
        rincasa il vecchio
        solo
        riverito dal ricordo
        e aiutato da un grappino - s'incrocia
        con la notte.
        Composta lunedì 8 gennaio 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Dicembre è il nostro mese più bello del calendario cristiano
          quando l'umana speranza apre gli orizzonti in cerca di pace,
          la natura veste gli alti monti di bianco, la nebbia ci abbraccia
          silenziosa per sussurrarci una breve preghiera nata dal cuore.

          Gli alberi li vestiamo di luci a colori per illuminare la nostra notte,
          alle finestre mettiamo un messaggio scritto sui vetri e una stella
          che illumina le strade dell'uomo che va in cerca di amore celeste.
          Gli adulti ritorniamo bambini giurando a noi stessi di essere buoni.

          Appendiamo i nostri sogni scritti su un albero verde pieno di luci
          per avvicinarci alle alte montagne dove ascoltiamo il silenzio di Dio.
          Compriamo regali per adulti e bambini per far sbocciare un sorriso
          sul volto degli umani che una volta l'anno ritorniamo tutti bambini.

          Dicembre: tempo di freddo, di neve, di nebbia e di tanto amore
          lo aspettiamo con giubilo per unire il cielo e la terra con la stella
          che ha segnato da sempre il cammino per l'uomo abbracciare Dio:
          lo troviamo nella gioia e nel dolore, nel donare e baciare l'Amore.
          Composta venerdì 1 dicembre 2017
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