Poesie personali migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

12 Settembre 1966

Sei comparsa al portone
in un vestito rosso
per dirmi che sei fuoco
che consuma e riaccende.

Una spina mi ha punto
delle tue rose rosse
perché succhiassi al dito,
come già tuo, il mio sangue.

Percorremmo la strada
che lacera il rigoglio
della selvaggia altura,
ma già da molto tempo
sapevo che soffrendo con temeraria fede,
l'età per vincere non conta.

Era di lunedì,
per stringerci le mani
e parlare felici
non si trovò rifugio
che in un giardino triste
della città convulsa.
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    Scritta da: Armando Martino
    in Poesie (Poesie personali)

    Sei tu

    Mi spingi oltre i miei limiti
    e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
    in te ho incontrato me stesso
    e ho guardato oltre,
    oltre ogni inimmaginabile limite.
    Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
    cercando di comprenderti
    ma, ho visto tutto quello che di me
    mai avrei voluto vedere.
    Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
    i miei sensi di colpa e i miei complessi
    le mie paure e la mia insofferenza
    ho visto le mie tenebre e i miei demoni
    allora, ho guardato ancora oltre
    e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
    un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
    e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
    Ho provato piacere e orgoglio
    nel capire quello che oggi provo
    nel sapere chi oggi sono veramente
    adesso so che amo le cose belle
    so che amo tutto quello che la vita mi offre
    e una di quelle sei tu.
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      Scritta da: manu1976
      in Poesie (Poesie personali)

      Stima

      Io ti assegno
      i miei giorni,...
      i miei istinti
      più solidi.
      Ti assegno il presente
      e il futuro.
      Ribelle stima
      senza falsità.
      Grandezza dei miei sogni.
      Vento della verità.
      Io ti dono il mio cuore
      e la mia mente
      spirito e anima.
      Eterna utopia...
      Libertà ed emozione
      io ti porgo...
      Non buttare il tuo mondo
      a inutilità.
      Io ti affido
      la mia libertà.
      Composta venerdì 9 settembre 2011
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        Scritta da: Elisabetta
        in Poesie (Poesie personali)

        Non disprezzare il poco

        Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza
        L'umile, il non visto, il fioco, il silenzioso
        Perché quando saranno passati amori e battaglie
        Nell'ultimo camminare, nella spoglia stanza
        Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara
        Ma braci, un sorso d'acqua, una parola sussurrata, una nota
        Il poco, il meno il non abbastanza.
        Composta martedì 8 maggio 2012
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          Scritta da: Elisabetta
          in Poesie (Poesie personali)

          Buonanotte

          La vita ti sorprende
          Sempre
          Lenta, tranquilla e monotona
          scorre
          Poi
          improvvisamente
          Una situazione imprevista
          E Imprevedibile
          Accade!
          ti esplode in faccia
          Un problema
          Tutto si capovolge
          In un attimo
          Tutto cambia
          L'animo in tumulto
          Si dibatte in questa nuova lacerante
          Condizione...
          panico... ansia... confusione...
          rabbia... ricerca... delle soluzioni possibili
          il cuore batte forte
          il sangue pulsa nelle vene
          e mentre ti senti barcollare e stai per crollare
          quando ormai non credi più di farcela...
          ecco la soluzione!
          Arriva improvvisa!
          ACCADE!
          tutto si sistema
          ogni cosa al suo posto
          la vita riprende
          a scorrere
          e tu
          torni a darle un'altra possibilità.
          Composta giovedì 11 agosto 2011
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            Scritta da: manu1976
            in Poesie (Poesie personali)

            Lacrime...

            Lasciata sola con il mio tormento.
            Una lacrima scende e sfiora il mio volto.
            Fuori la pioggerellina cade senza far rumore.
            Le lacrime districano il cuore.
            Sbroglia i groppi in gola.
            La pioggerellina si placa.
            Ed io ritorno a sorridere.
            Il dolore si attenua.
            Per poi scomparire.
            nel nulla.
            Lasciate libere di scendere.
            Sfiorano con amorevolezza.
            Mi rimangono.
            Soltanto due.
            Solchi impalpabili.
            Sul mio volto.
            Composta domenica 16 ottobre 2011
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              Scritta da: Cristallina
              in Poesie (Poesie personali)

              Le cento città

              Ognuno ha le sue prigioni
              ognuno ci convive
              ma quando le pareti cominciano a
              restringersi
              le facce diventano anonime
              quando lo specchio comincia a darti del
              tu
              quando i marciapiedi ti provocano
              vertigini
              e la strada sembra il tuo tappeto rosso
              metti insieme il tuo bagaglio
              riempilo di ricordi
              speranze
              parole
              storie vissute e storie da vivere
              riempilo di emozioni
              musiche
              liti
              illusioni d'epoca
              domande e risposte
              provati un amico e comincia la
              condivisione
              vai a caso
              lascia le tue lacrime sul cuscino
              incontrati con la vita
              scontrati con il dolore
              ruba l'amore
              non avere una meta ma cento
              prova a ritornare
              perché il ritorno da senso al viaggio
              pensa a Polifemo e alla sua solitudine
              e rispetta la solitudine altrui
              gira intorno al mondo
              non girare con lui
              affrancati da te stesso e dal'attesa
              per amare la vita bisogna tradire le
              aspettative
              guardati intorno
              e guardati da chi si professa libero
              il sapore della libertà è a paura
              solo chi ha paura della libertà ha il
              coraggio di
              inseguirla.
              Composta mercoledì 24 ottobre 2012
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                Scritta da: Elisa M.
                in Poesie (Poesie personali)
                Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni...
                Però ciò che è importante non cambiare; la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
                Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
                Dietro ogni linea d'arrivo c'è una linea di partenza.
                Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
                Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
                Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
                Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
                Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
                Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
                Quando non potrai camminare veloce, cammina.
                Quando non potrai camminare, usa il bastone.
                Però non trattenerti mai!
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                  Scritta da: Elisa M.
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Auschwitz - la canzone del bambino nel vento.

                  Son morto con altri cento, son morto che'ero bambino
                  passato per il camino e adesso sono nel vento.
                  Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
                  nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel vento.
                  Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio
                  è strano non ho imparato a sorridere qui nel vento.
                  Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello
                  eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento.
                  Ma ancora tuona il cannone e ancora non è contento
                  di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento.
                  Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare
                  a vivere senza ammazzare e il vento si poserà.
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