Poesie personali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie personali)
Ascolto,
ascolto il battito
della mia anima,
e cosa sento?
dolore,
dolore,
ed ancora
dolore,
cosa e'che
ferma questo battito
che lentamente svanisce
nel nulla?
Forse il senso di un
non senso
che non mi dà pace,
e che non lascia vivere
quest'anima
in pena,
quest'anima che
non riesce più a volare
oltre il dolore,
Dolore,
che mai cancella,
persa nel mare
dei perché,
mentre nel silenzio
ne cerca le parole,
parole
che portino
quest'anima, a
riprendere il suo
volo
oltre il dolore
che persa resta nel
mare dei perché!
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    Scritta da: Sannino Michele
    in Poesie (Poesie personali)
    A volte nemmeno le preghiere
    Arrivano lassù
    e resti in balia dei perché
    Ci sono dolori cosi forti
    Che non riesci a sposarli
    e nemmeno le preghiere ti salvano
    Perché lassù non arrivano
    e fermo li a cercare il perché
    e aspetti, aspetti mentre il tempo passa
    e non sai nemmeno cosa aspetti.
    Sembri abbordo di un treno che corre veloce
    Sulla vita e preghi che si fermi ma le preghiere li su non arrivano perché non hai più voce per gridare.... Aiuto.
    Composta martedì 15 ottobre 2013
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      Scritta da: Rosanna Tafanelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Danzerò per te

      Danzerò per te
      sul far della sera
      in un campo di grano maturo,
      tu suonerai un violino
      dalle magiche corde
      nel sole morente.

      Ebbra d'aria e d'amore
      ondeggerò con ali di colomba
      e sfiorerò il tuo corpo,
      la musica ci farà da cuscino,
      la sera, con le sue stelle, da coperta
      ed ai nostri baci esulteranno gli angeli.
      Composta sabato 31 agosto 2013
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        Scritta da: Ciro Orsi
        in Poesie (Poesie personali)

        Visioni in bianco e nero

        Rossi tramonti di spiagge deserte
        follie di sogni
        abbandonati al destino
        di giorni fuggiti senza lasciare
        traccia del tempo
        era ieri soltanto
        o forse sarà domani
        che senso ha guardare
        quei luoghi senza tempo
        dove hai vissuto i tuoi anni più lievi.
        Visioni in bianco e nero
        affiorano dai gorghi
        di un'area protetta,
        un codice mai dimenticato
        che solo tu potevi incidere
        nella mia mente lacerata
        dai mille voli in libertà
        come un gabbiano spinto
        da un istinto di sublime
        si leva dalla riva
        senza pensare al suo destino
        fiutando l'aria che gli viene incontro
        nei lunghi vortici
        tra il cielo e il mare
        fisso quel punto dove
        troverò il tuo fragile segno
        per un approdo sicuro
        fra le tue braccia di madre.
        Composta domenica 13 ottobre 2013
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Autunno e noi

          Ci sediamo sulla panca,
          insieme,
          stiamo vicini,
          e parliamo un po',
          mentre giace l'autunno,
          come il manto di foglie per terra,
          ammucchiate e colorate;
          con le castagne, che
          caracollano sopra le macchine con un tonfo;
          freddino,
          aria pungente,
          hai una faccia triste,
          cosa c'è che e non va,
          tristezza fra noi,
          per il tempo che passa,
          e l'inverno che arriva;
          ho i miei anni,
          m a tu non lo puoi capire,
          tu capisci solo la tua giovinezza,
          e la tua libertà,
          e non mi senti,
          non mi senti;
          mi appari lontana,
          dove stai andando,
          giorno triste,
          autunno tra noi,
          tu ti allontani,
          da me,
          da me,
          tristezza.
          Composta domenica 13 ottobre 2013
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Gioni sfumati

            Famelico
            dei giorni sfumati
            che mai hanno chiesto
            condono

            Continuo me stesso a cercare
            nel'essenza più vera d'un uomo, che
            nei tratti d'una vita
            sottile

            Più volte se stesso ha smarrito
            Vago pianure colline, le strade che mostrano il mare
            ove senza calzari, orme vaghe affilate, tra sabbia
            solcata ho lasciato

            Nel tratto più ardito di vita, finché me stesso
            ritrovo, in attesa d'un
            semplice volo

            Senza il mio nome chiamato, senza un
            messaggio arrivato

            Solo, un confuso deserto di sabbia
            il breve cammino da
            fare

            Come uno scritto lasciato, sul
            bianco d'un muro
            sbiadito

            Forse non sono mai
            nato, forse mai
            esistito.
            Composta lunedì 10 dicembre 2012
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              in Poesie (Poesie personali)

              E piti, piti, piti...

              Sfilacciato e consunto
              alla sorte resiste lo stame
              riposano le divine Parche.

              Nulla più è rimasto vivo
              in noi e tra di noi
              oltre il cenere avvenuto
              nulla se non la traccia
              lignea di due sgorbi incisi
              sbiaditi già da un tempo
              infecondo e vorace.

              Del sommerso passato
              solo codesto emerge oggi,
              velato ci riparla forse
              di un amore andato in malora.
              Ah come tutto va al niente
              mentre un interno attrito
              brucia e consuma le nostre vite!

              Anche senz'acqua attorno
              per mora greve di sogni
              si può annegare e morire.

              Perso direzione e meta
              esuli per le tenute dell'ignoto
              guadiamo un vuoto in piena.
              Attaccati da una bufera
              ci afferrerà il turbine
              finiremo il nostro viaggio;
              ci ghiaccerà la morte.
              Composta giovedì 10 ottobre 2013
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