Poesie personali


Scritta da: Barbara Brussa
in Poesie (Poesie personali)

Ultima poesia

Scriverò per te
l'ultima poesia,
prima di slegare
l'invisibile nodo.

Oblierò i canti
delle sirene di Ulisse,
e i tonfi
delle onde d'amore
sul mare dell'anima.

Stapperò il cuore
dalla bottiglia di champagne,
che lo solletica -
in un incantesimo -
con  bollicine di magia.

Affamate,
le mani che cingono
il vuoto della mancanza,
scriveranno per te
l'ultima poesia.

Non ora, non oggi.
E forse, nemmeno domani.
Per morire c'è ancora tempo.
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    Scritta da: Barbara Brussa
    in Poesie (Poesie personali)

    Chitarra gitana

    Pigramente si spegne
    la melodia di una chitarra gitana.
    Il tempo severo
    sbiadisce persino il ricordo

    che, ostinato, si veste di luna
    per illuminarsi
    ai bordi delle tenebre.

    Cosa resta, cosa resta di noi?

    Le dita del cuore stringono
    l'istantanea del Momento,
    quello scatto irreale
    che immortalò il volto divino
    dell'anima, distesa placidamente
    su un letto d'occhi di fiaba.

    E non ti cerco più
    nello scorrere lento e crudele
    del tempo che tace e occulta.

    Solo ti trovo
    in un morso di labbra
    tra lenzuola di seta;
    nell'ultimo volo, sublime
    e perfetto, della Farfalla.

    E se mi mordo le labbra,
    sento ancora il sapore dolce
    e folgorante di te.
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      in Poesie (Poesie personali)

      La pioggia

      Sera piovosa amici,
      così van le stagioni!
      Guardo gli alberi
      le foglie lacrimano
      su tappeti di rami secchi!

      Odo le gocce
      irrorano le finestre,
      nelle mie mani un libro da spiegare!
      Il silenzio dell'angoscia
      traspare dall'anima
      chissà se anche la natura
      possiede una anima di vetro?

      Meditando i miei pensieri
      vagano nel vuoto
      come sugheri su acque sospinte!

      Tutto questo male
      solo per te amore
      spine del passato
      ferite che verranno.

      Sera di pioggia amici...
      in un grigio cupo
      gli occhi annegano
      in speranze pregate
      in speranze depredate!
      Composta mercoledì 9 ottobre 2013
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        Scritta da: A. Cora
        in Poesie (Poesie personali)

        Amicizie smarrite

        Ignoro
        colui che m'ignora
        come del nulla, il colore

        Che passa e non lascia un
        saluto, un cenno sottile
        minuto

        Non amo sprecare parole, che sono
        dettate dal cuore, che non potrò
        più ritrovare

        Anche se un poco fa male, anche se mi
        coglie stupito, anche se
        spegne qualcosa

        È troppo distante quel tempo, che ci
        ha visti insieme giocare, coi nostri
        gioviali pensieri, di vera amicizia
        vestiti

        È troppo tardo il meriggio, per
        fermarmi ad atterder parole
        che non potranno arrivare

        Da colui che ha smarrito
        d'un tempo, chiassori
        sorrisi del cuore.
        Composta mercoledì 9 ottobre 2013
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          Scritta da: Martina Pace
          in Poesie (Poesie personali)

          Effetti collaterali

          Sta divorandomi e si nutre dall'interno
          attimo per attimo
          come un vampiro assetato
          con i suoi artigli affilati nella gola
          come un ago nelle vene e nell'anima
          dilaniando e mordendo questo filo
          sospeso di vita che si spezza
          rapidamente in questo mondo
          che mi capovolge al contrario
          facendomi volteggiare sulla ruota della vita
          non ho armi di difesa per risalire su
          e la vita scivola tra le mani.
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            baita

            Azienda agricola di montagna,
            cascina alpestre,
            la guardo passando
            dalla strada montagnosa;
            la legna sparsa ad asciugare,
            e tagliata a ceppi,
            l'inverno che arriva;
            il pollaio col casino delle galline;
            la stalla
            e le pecore,
            arnesi agricoli riposti,
            la ruspa per la neve;
            fattoria montana;
            ai piedi di una vallata;
            intorno le montagne verdeggianti;
            avanza l'autunno.
            Composta mercoledì 9 ottobre 2013
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              Scritta da: Hannele
              in Poesie (Poesie personali)
              Una doccia calda di sapone
              per sentire questo metallico sapore
              di sangue, di lacrime e amore
              disdegnato, rifiutato, violentato
              dal figlio più bello ma isolato
              nella sua cristallina base
              di gabbie fallaci e afose.

              Una doccia di pianto
              del colore dell'orizzonte,
              un urlo disperato
              per un sorso di sana fonte
              dell'ingenua giovinezza
              e della più pura redenzione
              in sprazzi di docile carezza.
              Una speranza di disperazione.
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