Poesie personali


Scritta da: FRANCO PATONICO
in Poesie (Poesie personali)

Sbocciano i fiori nel deserto di Gaza

Fermo il mondo sotto i miei piedi
e osservo la notte.
In questo nero dipinto vedo balenar le stelle,
ma sono lontane, troppo lontane.
Tutto sembra lontano, irraggiungibile.

Poi la luce vince sul buio
ed assorbe le ombre lunghe
fino a scoprir l'immensa distesa
di luccicanti granelli di quarzo.

Questo deserto, inospitale e vuoto,
par che non voglia lasciar lo spazio
al giorno che viene, sembra infinito,
ma io penso al futuro ancora nascosto
dietro le dune dell'orizzonte.

Respiro la brezza che placa l'arsura
e che il sole basso del fresco mattino
ancor non prosciuga.
Quasi improvviso spunta un fiore,
un altro fiore, un altro ancora.

Sbocciano i fiori nel deserto di Gaza
e nel silenzio, dove tutto tace,
odo solo il vento: un leggero brusio
che accarezza la sabbia
e il mio sogno di pace.
Composta domenica 29 settembre 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Tu non lo sai, nemmeno io lo so

    Smarrito nella burrasca della tua apatia,
    a curarmi le lesioni del cuore!
    Le tue fatue attenzioni,
    puerili,
    acclamate dalle tue labbra scarlatte,
    sagge a profanare
    il sacro diritto dell'amore.
    Della mia anima,
    mai contaminata,
    hai teso funi d'inganno,
    la tua mascherata dolcezza
    celava veleni d'egoismo.
    Tutto è svanito
    nell'abisso del dolore
    "gioie, ricordi e speranze"
    le hai inghiottite,
    con esse il passato hai trafugato,
    lo lascio ai tuoi posteri
    alla tua collezione di fantasmi
    tali sono i tuoi amori
    spiriti morti!
    Tu più cinica di una mantide
    hai lasciato vivere
    un cuore frantumato
    ingabbiato in celle di dolore
    rinchiuso in languide mura
    umide di pianto,
    orfane di un tuo segno,
    di un tuo cenno.
    Ad amare con inganno
    lo hai saputo fare!
    Composta martedì 1 ottobre 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Caro cielo

      Caro azzurro,
      sto disegnando le nuvole con un dito,
      il quale diventa un pennello,
      con la mia mano disegno armonia speranza e gioia.
      Caro rosso,
      potrò mai raggiungerti nel lontano orizzonte?
      Dove il sole bacia l'acqua? Dove i sogni delle persone delle persone riflettono delle profondità del mare?
      Tu, custode
      delle lacrime e dei sorrisi
      fammi toccare le stelle
      cosi prossime a te.
      Caro blu,
      sei decorato
      come tanti fuochi d'artificio,
      ogni giorno regali una vita nuova
      mentre guardi i brindisi e i baci dettati dall'amore,
      ma anche alle persone
      che non riescono a cogliere
      la stella
      che velocemente attraversa
      il loro destino.
      Composta martedì 1 ottobre 2013
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        Scritta da: Lino
        in Poesie (Poesie personali)

        Cuori solitari

        Cuori Solitari,
        sempre in cerca di un amore,
        di quell'amore trasportato via dal vento
        rinchiusi dalle loro apprensioni,
        non danno il via alle proprie emozioni.
        Cosi inerti d'innanzi al mutare delle cose,
        attendono invano la stagione delle rose,
        e mentre la pioggia bagna i loro leggiadri corpi
        i cuori solitari pregano affinché l'amore ritorni.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          cicala

          Questo amore,
          che non è mai,
          come vorrei;
          tu sfuggi via,
          vai avanti e indietro senza posa;
          non ti fermi mai,
          non guardi me,
          non ti curi di me,
          non capisci,
          non mi senti;
          sei affaccendata nelle
          tue piccole cose;
          come una farfalla e cicala,
          alla fine dell'estate,
          cantando vai,
          e non pensi a nessuno;
          capisci solo la tua libertà;
          e tante cose avrei da dirti,
          tante cose,
          e poter fermare la tua corsa,
          e farti capire,
          il mio dramma,
          il mio amore;
          ma tu vai spensierata,
          come una cicala,
          e di niente di curi,
          finché non muore il giorno.
          Composta martedì 1 ottobre 2013
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            Scritta da: Fabrizio Coccia
            in Poesie (Poesie personali)

            Il confine

            Dove molti guardano e non vedono,
            io miro i miei sensi
            e scopro meraviglie!
            Parte il mio spirito, inarrestabile!
            Vola oltre le barriere,
            attraversa distese,
            sorpassa le nuvole,
            irrompe nel mare.
            E tutto dopo quel muro,
            che per gli altri è confine
            e per me è sorpresa!

            Forse predestinato
            ad un misterioso progetto.
            Forse illuminato
            da qualche fulgida luce.
            O forse, in fondo...
            terribilmente normale.
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Pioggia settembrina

              Pioggia settembrina,
              cade a catinelle,
              viene giù a secchi;
              pozzanghere dappertutto e
              conche d'acqua;
              le foglie fradice per terra;
              calpesto castagne cadute;
              ogni tanto dei lampi;
              oscurità fosca,
              freddino,
              umidità;
              la pioggia di settembre,
              biglietto da visita
              dell'autunno.
              Composta lunedì 30 settembre 2013
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                Scritta da: Rosanna Tafanelli
                in Poesie (Poesie personali)

                Ad un'amica nel giorno del compleanno

                Noi ridevamo
                e il tempo non passava,
                belli, solari, generosi ed amici,
                vivevamo giorni di luce e d'allegria.

                Noi sognavamo
                un viaggio affascinante,
                scintillante futuro sconosciuto,
                il mondo attendeva solamente noi.

                Il tempo si è fermato,
                ti ho di fronte,
                mi specchio nel tuo viso come allora
                e niente è cambiato, cara Amica mia.

                Mi racconti la vita,
                attraverso occhi limpidi e sinceri,
                mi dici quanto amore ti circonda,
                quanto entusiasmo vivi in ogni giorno.

                E se la vita è un viaggio
                e chi ti ama viaggia assieme a te,
                il tuo treno è un lunghissimo convoglio
                su cui fin dall'inizio noi ci siamo.

                Con un sorriso ancora,
                chi ha la fortuna del tuo affetto vero
                ti augura solo bene, gioia e amore
                nello stupendo viaggio della vita.
                Composta domenica 29 settembre 2013
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                  in Poesie (Poesie personali)
                  Non so cosa io sia o sembro
                  né mi congratulo con me stesso
                  o mi infirmo o mi confermo;
                  fuscello trasportato dal tempo
                  subisco le fole dei suoi attimi
                  e so che vivere
                  è un grattacapo da vertigini;
                  distinguere, se sei stato
                  fosti o diverrai so che è un azzardo
                  e riferirlo semmai potrà
                  forse solo il cielo.
                  Così senza orientamento ondeggio
                  subendo le maree del destino,
                  tra intrighi di supposizioni vago
                  tra altri me stessi mai compresi.
                  Imperfetti o perfetti
                  monchi ci si declina
                  a secondo del momento
                  e il distinguersi in chiaro
                  è solo ameno artificio
                  per raggirare un nulla cenere
                  che senza fisionomie ci ritrae.
                  Se talvolta trovi il verso
                  della tua vita svalutata
                  c'è sempre qualcuno
                  pronto a mostrarti il recto
                  e così tra conversioni e coni
                  per apprezzarti ti ingegni
                  ma il titolo non cambia
                  a seconda del contesto
                  e per la precarietà non ci sono cure
                  né le parole ancor dispongono
                  dell'obiettivo con cui scattare
                  le istantanee che in originale mostrino
                  le luci, le ombre e i colori
                  dei paesaggi attraversati dal cuore.
                  Composta sabato 10 marzo 2001
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