Poesie personali


Scritta da: Fragolosa67
in Poesie (Poesie personali)

Solitudine

Pini innevati e strette strade di montagna.
Scuri aperti, chiusi i vetri appannati mentre
l'odore del legno brucia in vecchi camini
di case di pietra.

Corre il cane giù per la via
dove il mio passo rallenta e si ferma.
Rotto è il silenzio dai tasti di un piano
soave melodia che attraversa i monti ed è festa.

Torri grandi, finestre ampie, chiuse.
Freddo che penetra fin dentro le ossa
e vie di festoni vestite:
la città.

Fermi i cani nei viali di spogli ontani
grigi volti veloci vanno in case bianche di nebbia
dove lo smog dalla porta entra.
Il mio passo accelera.

Canti e pranzi di famiglie vicino a pini
di palle agghindati.
Gorgheggi di bimbi e di tate,
Natale.
Composta lunedì 21 ottobre 2013
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Se solo tu mi amassi di più

    Se solo, tu mi amassi,
    un po' di più,
    se solo ti fermassi un momento,
    ad ascoltare,
    ti girassi,
    e mi vedessi,
    fermo tra la gente;
    col mio dolore,
    col mio silenzio,
    con dei giorni,
    di troppa solitudine;
    se solo tu,
    mi amassi di più;
    e non te ne andassi via,
    presa dalle tue cose;
    non riesco a fermare la tua corsa;:
    te ne vai,
    te ne vai.
    Composta lunedì 21 ottobre 2013
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      Scritta da: A. Cora
      in Poesie (Poesie personali)

      Affari del cuore

      Non
      t'accecare
      d'un sole, che già
      calato altrove

      Non t'immischiare con gl'occhi,
      che non sanno vedere il
      mistero

      Non allearti a qualche gioviale pensiero
      che tutto pensa
      a colori

      Nel giudicare un'amore, tra tutti gli
      altri il migliore

      Non sempre d'oro è il luciare, spesso è
      solo argento, nel tempo ossidato
      che s'è il volto
      lavato

      Non badare sguardi e parole
      che amano il cielo
      toccare

      Sono affari del cuore
      che nessuno potrà
      cambiare
      Composta martedì 22 ottobre 2013
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Ma siamo liberi

        Liberi,
        siamo liberi,
        l'uomo nasce libero,
        è la società,
        e lo stato,
        che ci rende schiavi;
        siamo liberi,
        m a non tanto;
        alla maggiora parte,
        la libertà non piace,
        specie, quella degli altri;
        non è facile essere liberi,
        tutti quanti,
        te la vogliono togliere,
        la libertà;
        liberi,
        per la libertà,
        bisogna lottare
        ogni giorno un pochino,
        m a non è facile,
        e spesso,
        si è soli,
        non capiti;
        contro un mondo,
        di pecore ammaestrate;
        non è facile,
        essere liberi.
        Parlare di libertà,
        è un conto,
        ma essere liberi
        sul serio,
        è un altro.
        Composta domenica 20 ottobre 2013
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          Scritta da: Hannele
          in Poesie (Poesie personali)
          Dio,
          dicci dove sei, nostro dio
          dicci come fai a restare fermo
          immobile, inerme, stoico, esterno.
          Dicci come fai a vedere
          questo tuo sacro mondo cadere,
          distruggersi, cospargersi
          in pezzi ridicoli e sparsi.
          Quest'africa sfruttata, odiata, maltrattata,
          amata, adorata, venerata, giocata
          a dadi o in un'unica estrema puntata.
          Quest'America che si stende
          come un velo bianco e congiunge
          i due poli che reggono il mondo.
          Ma di poli in realtà nel profondo
          ne ha miliardi e continua a deteriorarsi
          nel nome di un baratto d'oro e intarsi.
          Quest'oriente e la cara mezzaluna
          solo i telegiornali al chiaro di luna
          occupa costante senza turbare
          nessuna mente che vada a pensare
          nel buio di una stanza al male che canta.
          Quest'infanzia lasciata e compianta
          protezione, amore, luce, candore,
          dolcezza, arcobaleno, sole, tepore
          spariti, rubati, svaniti o devastati?
          Assenza di verbi e piccoli pianti
          di pace e abbracci fortificanti
          tutto ribellato a questi falsi cantanti.
          La fame nei campi, la sete sui ponti,
          la stanchezza sui letti e la disillusione...
          Questa vecchiaia in contemplazione
          della morte e della pensione.
          Le giunture si spezzano,
          la dignità spazzano,
          la fallace felicità dimenticano.
          Questi valori imprescindibili
          sotto culi deplorevoli,
          il nostro sangue svergognato
          una volta così rosso ambrato,
          il nostro tono imbarazzato
          ferito e derubato,
          una voce squillante,
          quella del potere sfavillante
          del petrolio culminante,
          del denaro o dell'Aspromonte,
          del dolore mio regnante,
          del candore più buio e urlante.
          Dio, dicci dove sei,
          dicci come fai,
          dicci se ci sei,
          dicci se farai.
          Dacci almeno il tuo stoico immobilismo
          o tienitelo quest'ultimo,
          siamo già barricati nel vittimismo,
          un orrido cannibalismo
          di futuro e nuovo umanismo.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Che ne sarà di noi?

            Che ne sarà di noi?
            Il tempo scorre è crudele,
            ma l'amore non invecchia mai!
            Che ne sarà di noi
            quando le rughe solcheranno
            i nostri tristi visi?
            Al dì del sipario
            al di là del binario
            che tranciò ogni speranza
            c'è ancora il tuo profumo
            che aleggia nella mia squallida
            stanza, tempio di un passato
            amore mai più vissuto!
            Che ne sarà di noi?
            Quando le stagioni
            soffieranno come bora
            sulle foglie dei ricordi?
            Che ne sarà di noi
            dimmi amore?
            Tutto e destinato
            a marcire in questo tempo,
            perché nessuna cosa
            ha valore
            se non il passato
            vissuto con te!
            Composta domenica 20 ottobre 2013
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