Poesie personali


Scritta da: A. Cora
in Poesie (Poesie personali)

La stessa collina

Il
tempo
che scorge nei
giorni la vita, più forte
fuggire

Non lascia agl'occhi stupiti, ancor
un'istante, quel caro passato
osservare

Quei monti, dalle cime più chiare, quelle, estese
pianure, quelle già brulle
vallate
Ove la nebbia d'ottobre pareva avesse
la casa

Quel rotolato riavvolto rumore del mare, ch'allora
faceva i pensieri più dolci
volare

Sempre la stessa collina, più verde nei giorni
col sole, più scura le notti
di luna

E del fiume che scorre, tra i
tanti rimpianti
tesori

Sempre lo stesso
rumore.
Composta mercoledì 30 ottobre 2013
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    in Poesie (Poesie personali)
    Da tempo vado matto per una vettura,
    è limpida di un candido colore
    che a me appare come un bianco candore
    e per la sua particolare targa,
    son certo, la riconoscerei tra mille.
    Appena da lontano l'intravedo
    le faccio l'occhiolino con gli abbaglianti
    ma pure lei come la padrona al volante
    di me non si cura e passa avanti.
    Solo quando è sola nel parcheggio
    mi permette tutto e, lungi da occhi indiscreti,
    si lascia anche con dolcezza accarezzare.
    Adesso, però, sempre più io mi domando...
    la Musa non sarà mai una megera
    se mi ha così davver tanto stregato?
    Un dì la presi in prestito mentale
    solo allo scopo di diventar poeta
    seppur un pensierino ce l'avevo,
    ma visto che pure lei è un'arpia
    d'ora in avanti mi terrò a distanza.
    State certi, però, che per il mio gran canto
    un bel dì, di sicuro, mi pagherà il conto.
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)
      Preghiera del giorno.
      Signore,
      vorrei tanto che ci sia la pace,
      pace tra la gente, pace nella vita,
      pace quotidiana, pace in tutte le famiglie.
      Vorrei che impariamo dai propi errori a evitare infiniti dolori.
      La Vita è una sola,
      non abbiamo un'altra opportunità.
      Dobbiamo cercare di superare tutte le avversità.
      Dobbiamo cancellare lacrime,
      dobbiamo cancellare la falsità,
      dobbiamo amarci di più.
      La guerra non porta altro che infinito dolore.
      Rimettiamo sul viso attonito dei bambini,
      dell'umanità un bel sorriso,
      tanta pace,
      tanta bontà.
      Composta martedì 29 ottobre 2013
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        Scritta da: Fedel Franco
        in Poesie (Poesie personali)

        Medaglietta

        Medaglietta regale. Scoperta dinanzi a sacro portale.
        Potenti fasci di luce si irradiano dalle sue mani.
        Una madonna sormontata da una croce<.
        Eterno premio consolatore per chi ha ascoltato
        la santa voce;
        preludio del castigo
        che toccherà al feroce.
        Due cuori colpiti duramente<. Quello del figlio
        cinto dalle spine dei pagani;
        il suo, trafitto dalla pugnalata del peccato.
        Dodici stelle, fulgidi astri degli apostoli
        e delle tribù di israele
        testimoniano l'immensa fede nella beata vergine;
        degli stolti è redentrice;
        dei peccati del mondo corredentrice;
        oh maria, dacci la grazia di essere degni
        del tuo celeste amore.
        Illumina la strada di chi, confuso
        e scellerato, si è smarrito nel peccato.
        Perché in ogni tuo figlio
        mai si spenga tra dure prove
        l'ardore, il coraggio e il fervore
        di celebrare ogni giorno la tua gloria.
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          Scritta da: marina61
          in Poesie (Poesie personali)
          Due fiori delicati il giglio e la rosa
          la purezza la semplicità
          il profumo e le spine
          simboli della donna
          fiore da tenere fra le dita con molta cura
          da proteggerla amarla rispettarla
          anche nei momenti più crudi della vita
          quel fiore deve sempre sentire il calore
          la gioia di averla accanto.
          Nel mondo ci sono tante donne
          che già da bambine hanno conosciuto
          il tunnel nero del maltrattamento
          dell'abuso e se lo porteranno per tutta la vita
          la paura di ogni uomo che a loro si avvicina.
          Signore fa' che questi orrori vengano
          definitivamente annientati
          rendi inermi quegli uomini violenti senza cuore
          metti in loro una tua luce che li illumini
          li freni ogni qualvolta che le loro mani
          non sono guidate dalla ragione ma dall'odio
          conservato e maturato sin da quando
          erano a loro volta vittime o spettatori innocenti
          di violenze non comandate da chi ha fatto violenza
          dettata dall'ignoranza dalle brutture della vita
          che li ha resi dei protagonisti negativi.
          NO alla violenza all'abuso di potere e alla superiorità del denaro.
          Rispetto comprensione e amore SÌ.
          Composta venerdì 8 marzo 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            È la quiete

            Valli lontane,
            luna d'argento e lagna d'un cane.
            Il venticello profumato di croco carezza il silenzio;
            vagan le nuvolette spolverando la luna.
            Nella cuna di querce e nell'orto assonnato l'incessante grillio.
            È il silenzio.
            Dorme il pollaio ricoperto di penne,
            dormono le viuzze stanche,
            dormono i campi di stoppie,
            la casetta con le grate sull'aia dorme;
            dormono i fiori, riposan le rose, le cose tacciono:
            è la quiete.
            Sonnecchia il paese e l'uomo riposa.
            Ma qualcuno veglia,
            posa il mento sul palmo e guarda,
            contempla e pensa, riflette l'infinito.
            Composta mercoledì 1 gennaio 1958
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              in Poesie (Poesie personali)

              Chi siamo

              Seme del cielo
              ci culliamo in terra sconoscenti.
              Perle del tempio allor,
              ora tarli del bello.
              Sterpi sballottati al vento,
              siamo fabbri del fango,
              e quel ch'è brutto,
              schiavi di questo e del suo frutto.
              Pulci nemiche del leone,
              caparbi.
              Rigettiam le messi perché buone
              confusi e sbalorditi,
              scrutiamo il sole inebetiti
              e non preghiamo.
              Infaticabili talpe,
              al buio lavoriamo per nulla
              e la meta sviamo.
              Ciechi.
              Siamo tomba di pensiero inerte,
              superbi.
              Composta lunedì 10 marzo 1958
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                Scritta da: Walter Girardi
                in Poesie (Poesie personali)

                Essere Genitore

                Ci sono situazioni, ci sono dei momenti
                in cui non servono parole per esprimer sentimenti

                Detto con gli occhi, dettato dal cuore
                un sorriso, uno sguardo, pieno d'amore

                Tra le mie braccia, dolce creatura
                tu non temere, non avere paura

                Ti insegnerò a ridere, ti insegnerò a parlare
                leggere, scrivere e camminare

                Ti sarò sempre accanto, in ogni momento
                per ogni problema, per ogni tormento

                Nei momenti di gioia sarò con te a festeggiare
                nella tristezza ti saprò consolare

                Sarò la tua guida, d'amore fonte infinita
                Ti starò accanto per tutta la vita.
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