Poesie personali


Scritta da: Rosanna Tafanelli
in Poesie (Poesie personali)

Frammenti di una foto ingiallita

Mi guardi, bianca,
dalla tua antica lontananza
e spingo la barca della mente
al largo del mare grigio dei ricordi.

Una piccola mano sulla tua,
quante volte accarezzata nei miei sogni,
rimane fredda, inerte e abbandonata,
priva del tuo calore e dei tuoi baci.

Occhi fissi negli occhi,
domanda muta e preghiera d'amore,
ma la scintilla del mio sguardo chiaro
non bastò mai ad accenderti un sorriso.

Un sepolcro il tuo cuore,
dove moriva il tesoro del mio affetto
e più ne davo e più non ne tornava
come pianto che terra arida assorbe.

Vorrei con la mia barca della mente
navigando quel mare di silenzio,
giungere a te, capire il tuo mistero
e perdonarti e farmi perdonare.
Composta lunedì 4 novembre 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Livido Nero
    in Poesie (Poesie personali)
    Se te ne vai cosa mi resta?
    Un baule pieno di ricordi,
    un armadio di stampelle vuote,
    una stanza risonante di paure,
    un balcone che s'affaccia sul nulla.
    Se te ne vai cosa mi resta?
    Un nido di paglia bruciata,
    un tramonto insignificante,
    uno specchio troppo vero da accettare.
    La vita da questa finestra
    sembra troppo veloce da inseguire,
    la luce è troppo forte
    da poter sopportare,
    la consapevolezza degli errori
    è troppo pesante da portar da solo.
    Composta martedì 5 novembre 2013
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Lella Frasca
      in Poesie (Poesie personali)

      A Lucilla e Renato

      Dopo n'amore disperato
      Lucilla e Renato cianno provato
      e proprio la notte dell'Epifania
      Renato ja detto: Tu sarai mia!
      Senza più er fiato è rimasta Lucilla
      basita e tesa come nà spilla.
      Dopo tre anni erano marito e moje
      e pè Renato sò iniziate le doje
      lavori pè na bella casetta all'inizio
      e così piano piano ha messo "giudizio"!
      Da Bali a hong Kong er viaggio de nozze
      e tanto amore, chiavate e carezze.
      Ogni giorno, ogni notte era rocambolesca
      e da lì a poco nasce Francesca.
      Lavoro duro, consegne ar negozzio,
      tutti i giorni proprio nò strazzio;
      Altri viaggi, altre vacanze: da su a giù,
      dove Renato lascia er core a Corfù!
      All'improvviso i primi dolori
      che je strappano er core e li lasciano senza colori!
      Tutt'ambotto, che culo, grazzie a na cura ipertonica,
      la panza se gonfia ed esce Veronica!
      Renato è cocciuto, Lucilla paziente
      perché lui è sordo e manco ce sente.
      Je vò tanto bene perché è un gran bell'omo
      ma soprattutto perché je fa er "maggiordomo"!
      Lei è dolce e gentile con i clienti
      ma ar giornalaro je strapperebbe li denti,
      adora i gatti e non ha difetti
      e a sua insaputa rompe le palle a tutti i suoi affetti!
      Mò se sopportano da venticinquanni
      e stanno bene assieme malgrado l'affanni!
      25 anni dove hanno costruito il loro ieri,
      l'oggi e il domani superando tutti i pensieri!
      Hanno purtroppo vissuto momenti brutti da mal di cuore
      che hanno affrontato solo coll'anima del loro Amore!
      Oggi tutti!: fjie, parenti e amici
      ve fanno l'auguri e ve vonno felici
      con emozioni tutte da scoprire
      ed assieme sempre pronti a ripartire....
      Questo "sì" rinnovato è un ber trampolino
      pè seguità il vostro lungo cammino
      e pe gustavve tutto il vostro capolavoro
      che giorno dopo giorno vi avvia verso le nozze d'Oro!
      Auguri felici!
      Composta mercoledì 23 ottobre 2013
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Livido Nero
        in Poesie (Poesie personali)
        Un vento gelido alla schiena,
        gocce pesanti sulla pelle,
        l'aria fredda che brucia nei polmoni,
        insensibile al dolore.
        Neanche una luce a scandire la strada,
        neanche una stella a spezzare il buio,
        solo una panchina sudicia,
        una bottiglia mezza vuota,
        quel che resta d'un pacchetto,
        pochi cerini inumiditi.
        Risate isteriche e singhiozzi laceranti,
        attimi di incoscienza rovesciati a matita
        su un foglio spiegazzato in tasca.
        Questa notte non voglio essere,
        domani sarà un altro giorno.
        Composta martedì 5 novembre 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Enzo Di Maio
          in Poesie (Poesie personali)

          L'approccio

          Che faccio, monto?
          Bisogna vede dove, fjarella mia,
          pe no strappo a casa monta,
          nun ce sò problemi,

          laddove pensi, invece, a n'antra cosa
          bè, nun sarai mica scema?
          Se c'avevi un ucello nel cervello
          potevi ferma' qualche  pischello,
          li si che trovavi robba dura.

          A mè da mò che è crollato er palazzo
          e co lui pure l'impalcatura.
          Composta venerdì 4 febbraio 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Lucia Quarta
            in Poesie (Poesie personali)

            Donna Insoddisfatta

            Oh donna, che ti resta solo il pianto
            per quell'inverno che hai dentro,
            oggi il tempo ti pesa tanto.
            donna che vestivi alla moda,
            sempre più in alto volevi arrivare
            non ti importava quanto potesse costare,
            con gioielli e diamanti e serate sempre brillanti.
            Inviti a cena e a ballare
            sentivi la vita come volare,
            non si sa come un giorno
            ti incominciasti a drogare.
            Non ti bastava più vestire alla moda
            non ti bastavano più i diamanti
            e quelle sere brillanti.
            Scesa da quel castello che avevi costruito
            hai capito che avevi sbagliato:
            era la semplicità che non avevi mai avuto.
            Oh donna, fai cambiare il mondo
            fai nascere il sole nel tuo inverno,
            donna che un giorno avevi perduto la strada
            e con il sole l'hai ritrovata.
            Oh donna, il sole anche per te brillerà.
            Composta venerdì 16 febbraio 1996
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Livido Nero
              in Poesie (Poesie personali)
              Il ringhio sopito di una primordiale rabbia
              il gutturale ruggito di un'anima frustrata,
              l'esplosiva violenza di una forza incatenata.
              Un cuore reagisce d'istinto,
              non importa quanto faccia male,
              non importa quanto sangue deve versare,
              non importa quanto dolore deve incassare.
              Non c'è posto per la sconfitta,
              non c'è tempo per il pianto.
              Raccogli le forze,
              vivere è una scommessa,
              vincila qui, vincila ora.
              Composta martedì 5 novembre 2013
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Lucia Quarta
                in Poesie (Poesie personali)

                Mille lire

                Quante cose potevi comprare,
                con quei soldini ne compravi di cose,
                quando guardavi nei borsellini
                ne vedevi di soldini.
                èquando mi avvicinavo
                alla nonna,
                con quella lunga gonna,
                lei metteva le mani
                sotto il suo scialle di lana,
                che quando si muoveva
                si vedeva anche un po' la sottana.
                Mi dicevi vieni piccola mia,
                che ti devo regalare,
                i soldini ti devo dare,
                sentivo la sua mano calda
                che emanava calore.
                Quanto erano belle quelle lire
                eravamo più contenti,
                e ci facevano anche dormire.
                Composta lunedì 4 novembre 2013
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Fedel Franco
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Parole preziose

                  Non hai bisogno di parlare: l'ho letto nei tuoi occhi.
                  Non piangere adesso, mi renderesti essere inutile.
                  vuoi regalarmi delle lacrime che io ho versato per te.
                  All'ombra di un piccolo giardino,
                  dinanzi a un tavolino che sa tutto di te.
                  L'angoscia padrona, memore dell'ironia
                  che vuol sopraffarla, si camuffa da serenità.
                  Ho in tasca le tue parole.
                  Sono oro e argento
                  per il fidato custode.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Michele Gentile
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Per favore il conto

                    Sono uscito senza bancomat
                    stasera
                    volevi una vita da scout
                    che mi facesse pena,
                    per favore il conto.
                    Suppongo
                    sia un diritto
                    non rinunciare al proprio habitat
                    per cena.
                    Volevo darti un passe partout
                    e ho digerito bocconi amari
                    per far suonar la sveglia,
                    pesante come un mammut
                    in uno zoo di cristalli.
                    Tu mi accarezzi il cuscino e dormi
                    per favore il conto
                    tu ti accarezzi il pizzo e non parli,
                    per favore il conto
                    tu voti chi gli pare e non ti senti
                    per favore uno sconto.
                    Composta lunedì 4 novembre 2013
                    Vota la poesia: Commenta