A volte
A volte,
solo per una volta,
vorrei che qualcuno leggesse
i miei occhi,
e dicesse:
lo vedo che stai piangendo
anche se sorridi
ma
non temere
ci sono io
ad asciugare
le tue lacrime!
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A volte,
solo per una volta,
vorrei che qualcuno leggesse
i miei occhi,
e dicesse:
lo vedo che stai piangendo
anche se sorridi
ma
non temere
ci sono io
ad asciugare
le tue lacrime!
S'aggira
per le strade
quest'anima inquieta,
senza casa
e senza padrone,
sotto la pioggia
canta una canzone
che si confonde
con l'odore
di asfalto bagnato
senza alcun colore.
Felino il passo
corre veloce
senza rumore
né ardore
sotto la pioggia,
freddo è il sapore
dell'acqua sporca
sulla pelle
che ormai
non fa più stupore.
Oh poesia, di me piagato conforto
mio canto di amore e di morte, esistendo
come feroce ho dissacrato il tempo e la vita.
Ti contemplo e mi rapisci quando tutto fugge
nel sereno o nella burrasca restami accanto.
Oh depositaria segreta delle mie confidenze
se mi sfiori, in me ti effondi!
Vivendoti, alata eccelsa e sublime
come e quanto l'anima ti ha cercato
fissando un cielo infinito!
La tua identità del tutto mai mi rivelasti
eppure il cuore sempre ti riconobbe
nella gioia e nell'indomito dolore
nel respiro furioso o sereno del mare,
nell'ondeggiare di una speranza attesa
in un volto perduto e mai più ritrovato
nello stelo che cresceva o nella rosa che moriva!
Miracolosa palpitante, trabocco di vampa
che infuochi, il tuo calore diventa il mio
quando incandescente me solo accompagni!
Discendi come puoi nei miei giorni
addolcisci la mia sorte
l'anchilosi del sentire mai senta.
Che ti veda e ti crei e ti tocchi
e ti suoni se intorno un nulla si spalanca;
alla fine di un deludente vissuto
formicoli un raptus per altro respiro.
Poesia, dentro o fuori di me che tu sia
non posso non corteggiarti e amarti!
Dài sollevami allettami e distraimi
se stemprato mi accovaccio ai tuoi piedi
risparmiami un'ansima se al buio
mi abbatte un amor di vivere perduto
e nulla più intorno vedo rifiorire!
Il seme con gran cura il contadino piantò,
ed una zucca con amore dalla terra poi spuntò.
Di vari tipi in giro ce ne son,
ma solo dal duro terreno poi buone esse son,
Ogni tanto di altre zucche si parlavan,
come a scuola che i maestri sovente battevan,
per vedere se tali "zucche" vuote risuonavan.
Alla Festa di Novembre una zucca si svuotava,
un lumino acceso in essa si poneva
dopo gli intagli che la mano esperta lavorava,
al balcone poi la si esponeva,
e la gente che da lì passava
quanta paura si prendeva!
Una prelibatezza essa può diventar,
se dal cuoco prima la si fa passar.
Per i raffinati che la sapranno assaporar
diviene una gioia di sapori da degustar.
Nel suo diventar la zucca a primavera nasce,
per tutta l'estate essa così cresce,
in autunno poi svuotandola si guarnisce,
infine l'inverno i suoi semi le labbra insaporisce.
Ma la zucca più bellina ed interessante,
affabile, gentile, dolce e conciliante,
la quale sa essere anche intrigante,
sei Tu, quella Zuccottina, con il tuo sorriso così smaliante,
ove negli occhi una luce risplende sfavillante,
che sa far divenire il suo Zuccotto errante
una persona veramente importante.
Non credevo ai miei occhi
quando ti avevo visto entrare
nel locale del mio amico,
io ero troppo coinvolto
dagli ultimi eventi
che il tuo arrivo
mi aveva letteralmente
sconvolto!
Tu eri l'ultima persona
che mi sarei immaginato
di rivedere ancora,
in quel ritrovo d'amici
venuti a festeggiare
il mio ritorno in patria!
Dopotutto quello che era stato,
mi sarebbe spiaciuto
di non aver l'opportunità
di salutarti come si doveva,
ma per lo più
come io volevo!
Con te non ho mai saputo
come comportarmi,
anche se non ti avevo mai
veramente capito,
ho sempre sperato
che tu eri molto di più
di una effimera conoscenza
e che io non ero
un ingenuo puritano
non infatti disposto
ad una nuova esperienza
sentimentale!
Io ero così contento
della tua gradita sorpresa
che mi ero dimenticato
in quei momenti d'adorazione,
la nostra burrascosa passione
mentre prepotentemente guardavo
nei tuoi bellissimi occhi
e finalmente notavo,
in quel blu stupendo,
l'aura così splendente
della tua vera personalità!
Non avevo più alcun timore,
per la prima volta,
tu eri vero
quindi io ti vedevo
come eri davvero,
un ragazzo attraente
che mi stava trattando
in modo decente;
percio'del nostro passato
non mi interessava più niente,
mi bastava quel momento
del presente...
tu eri lì per me
ed io ero pazzo di te!
Alla fine di quella allegra
ma maliconica serata,
non ero riuscito a mantenere
il mio pesante segreto,
avendo già da troppo tempo
oltrepassato il punto di cottura,
non ero solo ben cotto
ma addirittura bruciato
a tal punto che ti avevo
persino confessato
la mia infatuazione per te!
Anche se tu avevi sminuito
quellla mia intima rivelazione,
pur dicendo che la mia sbandata
con l'andare del tempo
mi sarebbe passata,
quel futuro non si è ancora avverato
come tu avevi
preannunciato!
Sono trascorsi diversi giorni,
i sentimenti di quel momento
per me esistono ancora,
mi sa che non scompariranno
così facilmente
dalla mia mente,
ma sicuramente
rimarranno sepolti
nell'angolo più remoto
della mio cuore!
Continuo sempre
pensare a te
ed immaginare,
come tu hai vissuto
il mio ultimo comportamento
dopo che avevo dimenticato
il mio pentimento
degli ultimi inconcludenti incontri,
fuori sul pavimento della strada
quando ti avevo salutato
con sentimento,
lontano dagli occhi indiscreti,
ti avevo baciato
come non avevo mai fatto
con nessuno altro ragazzo
mentre ti dicevo
che tu mi piacevi
davvero!
Anche se le nostra labbre
erano entrambre smorzate
dalle nostre paure,
le nostre bocche
erano stracolme
di reciproca
e repressa passione
quando si erano appoggiate,
l'una con l'altra
soltanto per un fugace
e toccante istante!
Ma del resto
io non volevo lasciarti così.
non in quel modo lì,
dopo che tu mi avevi confermato
che anch'io ti piacevo
per davvero!
Io non volevo più partire,
non senza dire addio,
non senza più sentire
dentro il mio cuore
quel rovente adore
della tua corporeità
e almeno sognare
che quel istante
nella realtà,
era nel mio cuore
un'eternità!
Chissà,
mio caro ragazzo
dagli occhi blu,
come questa storia finirà,
nessuno di noi sa veramente
che cosa ci succederà;
magari il nostro destino
ci riserverà qualche novità,
o una fortunata conclusione
alla nostra favola incompiuta
che finora abbiamo interpretato
senza quel risultato!
Come due grandi attori
in un film sentimentale
abbiamo solamente vissuto
un incredibile momento
di genuina passione,
ma in una plausibile
e sublime continuazione
noi potremmo vivere
la fine della storia
come due protagonisti,
felici e contenti,
alla luce d'un sole colorato
di un splendido tramonto
dorato!
Ed io mille volte
[odio]
con le ginocchia sbucciate
e le mani ferite
a graffiar le parole
[da sempre]
io nasco
seme di rabbia
sbocciato in lacrime
di rugiada e pioggia
inquieta [mente]
vestita a festa.
Ti spoglio,
Mentre ti spogli dell'imbarazzo,
Siamo due corpi immersi nella passione,
Chiudiamo a chiave il nostro orgoglio.
Ti spoglio,
E perdo l'uso delle parole,
Non servono, sento smarrirmi nei tuoi occhi,
Nelle curve maledette che contornano il tuo corpo.
Rendiamo questa notte infinita,
Abbandoniamo il mondo intero,
Altro non ho bisogno, oltre al tuo calore,
Indeciso se mi trovo in paradiso o all'inferno.
Ti spoglio,
Mentre ti spogli dell'imbarazzo,
Siamo due corpi immersi nella passione,
Chiudiamo a chiave il nostro orgoglio.
Ti spoglio,
E perdo l'uso delle parole,
Non servono, sento smarrirmi nei tuoi occhi,
Nelle curve maledette che contornano il tuo corpo.
Rendiamo questa notte infinita,
Abbandoniamo il mondo intero,
Altro non ho bisogno, oltre al tuo calore,
Indeciso se mi trovo in paradiso o all'inferno.
Si può esser amico di una donna
come lottare con il vento;
si può amarla all'infinito
come imbavagliare il fuoco
in un unico tormento.
Cosa darei
per non sentirle
il pianto,
quel silenzioso
rigagnolo
segnarle il volto.
Oh begli occhi
che mai bellezza
avete visto
vorrei strapparvi
da questo
dolore, ma non
so farlo
possiamo insieme
attendere il giorno
che porti via
quest'ennesima
ombra.