Poesie personali


Scritta da: Walter Infusino
in Poesie (Poesie personali)

Discorso con la Luna

Ogni sera parlo con te luna
ho tante domande da farti
vorrei tanto ascoltare la tua voce
è bello essere accarezzato dalla tua magica luce
è bello sapere che ci sei
se un giorno deciderai di parlarmi
non fermarti, raccontami tutto
e continua ad accarezzarmi
come solo tu sai fare
forse non merito tutto questo
non sono una stella
sono solo un uomo che sta imparando a cadere.
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    Scritta da: Luigi Principe
    in Poesie (Poesie personali)

    I miei e i tuoi desideri

    Desidero te innanzitutto
    te prima delle tue avvenenze
    l'essenza prima del tuo sesso.
    Desidero il tuo sapere, la tua storia
    entrare in te, scontrarmi con la tua vita
    e farci l'amore.
    Desidero conquistare ciò che sei oggi.
    Ti desidero perché sei più Donna di quanto io sia Uomo
    perché strafatto dei tuoi orgasmi
    riderei degli altri miei vizi,
    perché è motivo di vanto, per me
    il tuo desiderio di me.
    La sede del desiderio
    è situata sotto l'epidermide
    quella del peccato
    in una parte remota della mente,
    entrambi fanno da tramite
    fra le mie mani
    e il tuo cuore.
    Composta venerdì 28 dicembre 2012
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie personali)

      Linea di confine

      Già segnata,
      scolpita
      marcata
      dall'orina
      di un'anima dalmata.
      Laggiù
      ad un passo dalla battaglia
      che s'espande pesante,
      il disprezzo scalcia
      nella pancia del mattino.
      Equilibri che cadono
      vittime di guerra
      sulla linea di confine
      tra due terre
      care e straniere
      abili galassie
      a nascondersi
      per poi collidere.
      Migrano sovente
      popoli e parole
      su convogli di enigmatiche città.
      Non tutti reclamano le chiavi
      di questa parte di mondo,
      colonne di un Ercole
      dal cuore di piuma.
      Composta venerdì 28 dicembre 2012
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        Scritta da: Maria Teresa Porta
        in Poesie (Poesie personali)
        Tu eri il mio tutto,
        il mio amante e il mio bambino
        il mio credo e il mio vangelo
        la mia aria e il mio nutrimento
        la mia alba e il mio tramonto

        la mia più bella poesia
        il battito più forte del mio cuore
        il mio respiro più profondo
        il mio sorriso più sincero

        Tu eri
        il mio sostegno e il mio sprone
        Il sole dei miei giorni a venire
        il mio bastone della vecchia
        lo scrigno delle mie certezze.

        Tu eri, qualcosa è cambiato,
        tu sei cambiato,
        un perfetto sconosciuto
        hai mostrato la tua vera identità

        Tu eri, ora non più.
        Composta venerdì 28 dicembre 2012
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          Scritta da: Alessandro Mancini
          in Poesie (Poesie personali)

          Inizio

          Sorgo,
          nuovamente.
          Senza dei e senza rimpianto,
          culto a me solo noto.
          Da levantine vette m'alzo, su scheletri di torrenti
          e creste di acque inquiete balzo,
          matido erpice usurato, a smuovere zolle di speranza.
          Prendo quota goffamente, nell'eco di stelle fuggite via
          non mi do pace.
          Erro per i tratturi del giorno, mi soffoca questo sudicio giogo,
          affresco di colori e dolori
          seminati con cura per far fiorire cipressi.
          Che senso ha tutto questo splendere?
          Quando la notte è già in agguato,
          a cosa serve inseguire l'orizzonte?
          Rifletto,
          non solo la luce.
          Scaglio dardi sottratti alla faretra di Dio e
          scaldo talami di fortuna ancora lerci di piacere.
          Sorgo
          Nuovamente...
          e mi maledico.
          Composta venerdì 28 dicembre 2012
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            Scritta da: il barbaro sognante
            in Poesie (Poesie personali)

            Natale 2012

            Pare indecisa l'ispirazione
            Una musica senza convinzione
            Titubante la rima
            Quasi fosse una vita effimera
            Ma una magia discende da questo tempo
            E per un attimo mette a tacere lo scempio
            Del mondo e del domani di cui sembriamo orfani lontani
            È la magia del Natale
            Uno spirito insito in noi, surreale
            È un'anima che mai ci deve abbandonare
            Un figlio da cullare e vegliare
            Ecco la speranza come un dono
            E al materialismo (ironicamente) chiedo perdono.
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